Per Dante
erano i tempi in cui la verità
s’adagiava sulla carne del vello
e nell’avventurarsi dello scriba
prendeva corpo il verbo; erano i tempi
in cui non fondevamo in deprofundis
il bronzo in canne e schegge di proiettili,
e le campane scandivano l’ora
per orchestrare pena, nati ed estasi;
erano tempi d’albe amanuensi
che sulla pergamena la commedia
avrebbero qui a noi riverberato;
la piuma giace ormai da sette secoli,
e qui del suo Paese poche ombre.