26.902.024 i casi accertati di coronavirus nel mondo,879.914 i decessi. Oms:"Vaccinare alcune persone in tutti i Paesi e non tutti in poche nazioni"

Salgono a 35.541 vittime in Iralia.Vergallo:"casi non meno gravi di quelli di marzo-aprile"

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Sono 26.902.024 i casi accertati di coronavirus nel mondo, con 879.914 decessi a livello globale. E’ quanto registra l’osservatorio della Johns Hopkins University, che effettua un continuo monitoraggio dell’andamento della pandemia, dall’inizio dell’emergenza Covid-19. Il Paese più colpito sono gli Stati Uniti, con 6.246.162 di casi e 188.540 decessi.

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"La priorità numero uno deve essere vaccinare" contro il coronavirus Sars-CoV-2 "alcune persone in tutti i Paesi, piuttosto che tutte le persone in alcuni Paesi. Questo è non solo un imperativo morale, ma di salute pubblica ed è anche un imperativo economico. Inizialmente, quando l’offerta sarà limitata, la priorità deve essere data alla vaccinazione dei lavoratori essenziali e delle persone più a rischio, comprese le persone anziane e quelle con patologie" pre-esistenti. A puntualizzarlo è stato oggi il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa da Ginevra.

"Nel nostro mondo interconnesso, se le persone nei Paesi a basso e medio reddito perdono i vaccini contro Covid-19, il virus continuerà a uccidere e la ripresa economica sarà ritardata", ha aggiunto ricordando l’importanza di un accesso equo ai vaccini e lo sforzo che si sta facendo in questa direzione con l’iniziativa globale ’Covax’. "Siamo lieti che 78 paesi ed economie medio-alte e alte abbiano confermato che parteciperanno allo strumento Covax e il numero è in crescita. Invito coloro che non si sono ancora uniti a farlo entro il 18 settembre", ha detto il Dg. "Anche se dobbiamo ancora affrontare molte sfide, l’Oms è incoraggiata dai progressi che abbiamo fatto contro questo nuovo virus in 8 mesi".

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"Noi abbiamo bisogno di ridurre il rischio di malattia grave", ha insistito Bruce Aylward dell’Oms. "Oggi abbiamo una migliore comprensione di chi è più a rischio adesso e di chi può sviluppare forme severe. Quindi non abbiamo bisogno di vaccinare assolutamente tutti all’inizio. Dobbiamo essere sicuri di usare quei vaccini per proteggere il personale sanitario, gli anziani e le persone più a rischio".

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cms_18959/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgAumentano i nuovi contagi. Crescono i ricoveri in terapia intensiva.Dall’inizio dell’emergenza si contano 35.541 vittime e 277.634 casi totali.E’ quanto riporta il bollettino del ministero della Salute, pubblicato sul sito della Protezione Civile.

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"Ho taciuto pubblicamente sui media per un po’, adesso è ora di contrattaccare le stupidaggini di ogni genere e specie". Inizia così il post di Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani, che su Facebook ha riproposto delle sue dichiarazioni.

"La curva epidemica si sta alzando e così anche il numero di persone ricoverate in terapia intensiva. E i malati di Covid-19 che vengono ricoverati in questi reparti non sono meno gravi di quelli arrivati a marzo o aprile", lancia l’allarme. "Non ci convince quanto detto da alcuni che il virus sia diventato meno aggressivo", aggiunge.

Secondo Vergallo, "la curva epidemica sta risalendo, così come i casi in terapia intensiva, che hanno un’età media più bassa. Per fortuna siamo lontani dal livello di allarme rosso dei mesi di marzo e aprile, grazie al contenimento sociale".

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