55° FESTIVAL TEATRALE DI BORGIO VEREZZI

Si è svolta on line presso la “Fondazione De Mari” di Savona la seconda conferenza stampa del 55° Festival Teatrale di Borgio Verezzi che è l’orgoglio del territorio. Un paese che deve saper accogliere e cogliere le opportunità.
Erano presenti: il Direttore Artistico Stefano Delfino, il Sindaco Renato Dacquino, Walter Norzi il Presidente della Commissione Artistica del Festival di Cervo.
In collegamento: L’illustratore Sergio Olivotti che ha realizzato la locandina del Festival. Un poster in bianco e nero che lascia spazio a vari significati. Omini instabili che rappresentano il periodo storico che stiamo attraversando ma anche uno sguardo rivolto al futuro. Un’ immagine sintetica e forte.
Piazza Sant’Agostino è un palcoscenico naturale.
Il Festival avrà inizio il 9 luglio e terminerà il 22 agosto. In totale 13 spettacoli di cui undici in prima nazionale.
Presente anche Igor Chierici che insieme a Luca Cicolella, il 6 e il 7 agosto porteranno in scena “Corto Maltese e la ballata del mare salato”.
E’ al limite dell’iconografico. Un connubio tra prosa e musica. L’idea registica è di rappresentare un racconto epico alla stregua di un film d’azione. Verrà poi replicato il 13 agosto a Cervo, nell’ambito del 58° Festival Internazionale di Musica da Camera, gemellato con Borgio Verezzi. Lo spettacolo nasce da un’idea di Sonia la moglie del Direttore Artistico. Rappresenta una sfida molto alta.
In prima nazionale il 14 e il 15 luglio sarà in scena “Slot” con Paola Quattrini, Paola Barale e Mauro Conte. Scritto da Luca de Bei che cura anche la Regia. Affronta in maniera brillante, la ludopatia.
Il 23 e 24 luglio un’altra prima nazionale “Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi” uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Anna Mazzamauro che sarà accompagnata da Sasà Calabrese alla chitarra e pianoforte.
Il Premio “Fondazione Agostino de Mari” sarà assegnato ad Alessandra Ferrara che l’anno scorso ricopriva quattro ruoli di cui due autentici, la partigiana Anita e Claretta Petacci l’amante di Mussolini in “Parlami d’amore Mariù”, la canzone più famosa di Nino Bixio diventata un testo teatrale scritto da Paolo Logli e realizzata dal produttore e regista Francesco Bellomo.
Per tutti gli altri spettacoli:www.festivalverezzi.it
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