70ESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA MUSICA ITALIANA

LE PAGELLE DI SANREMO DELLA QUARTA SERATA

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Giunti alla quarta serata del Festival di Sanremo è il momento di fare pubblicamente un mea culpa su Claudio Baglioni per averlo definito, lo scorso anno, un impiegato della musica che dal palco dell’Ariston espletava asetticamente la pratica Sanremo. Durante la terza serata guardando la tanica di caffè accanto al mio PC e immaginando l’alba che mi alitava sul collo ho rimpianto la conduzione asettica, veloce e indolore dello scorso Sanremo di Claudio Baglioni. Intendiamoci Amadeus sul palco dell’Ariston è godibilissimo, il suo essere meno presentatore e più veejay è una ventata di novità, ma questo non riuscirà a salvarlo dal capo di imputazione di sequestro di persona, che, va da sé, sarà esteso anche a Fiorello. Nella quarta serata le signore del Festival sono state l’esplosiva conduttrice Antonella Clerici e la modella Francesca Sofia Novello, ma devo constatare che questa formula di cambiare padrona di casa ogni sera non è stata un’idea vincente. Nemmeno il tempo di assistere all’evoluzione del personaggio e dei suoi outfit, come è stato lo scorso anno per Michelle Hunziker, che già è tempo di nuovi volti.

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Nella serata che ha decretato Leo Gassmann come vincitore della categoria nuove proposte abbiamo scoperto come l’eleganza e lo charme sono doti che si possono avere anche a sedici anni, gli anni di questa giovane cantante di nome Tecla che per la finalissima di Sanremo giovani ha indossato un abito rosso dallo scollo a cuore e lunghezza midi riuscendo a portare sul palco dell’Ariston l’eleganza del “semplice” buongusto. Il make up quasi assente (pratica ammissibile sino a vent’anni) è un piacevole contrasto con lo charme dell’abito. Voto 8

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Antonella Clerici e i suoi iconici abiti meringa sono sempre una garanzia di successo ed anche quest’anno il suo abito di vaporoso tulle rosso è riuscito a risvegliare gli animi provati dal torpore sanremese. Se vuoi esagerare fallo nel modo giusto (vedi alla voce Achille Lauro e i suoi outfit di puro cattivo gusto), avrei eliminato le lunghissime maniche alla Morticia Addams e la collana. Voto 7

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La cantante pop Dua Lipa è come un’intramuscolare, non ci sono più i bei tempi di baudiana memoria quando per vedere salire, cantare e parlare sul palco dell’Ariston i mitici Duran Duran tutte noi fan scatenate abbiamo dovuto attendere che passasse la mezzanotte. Dua Lipa è arrivata, ha cantato (un solo brano), ha ballato (poco), non ha detto una parola dileguandosi all’istante. Sono tempi duri per i fan nell’anno del Signore 2020. Il suo outfit non è un vero outfit, è stato un di scena, quindi non soggetto a votazione, ma che mi ha ricordato una giovanissima e acerba, fashionisticamente parlando, Madonna.

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Giordana Angi continua imperterrita con i tailleur anni ’80 indossati dalla mia e suppongo anche della sua mamma, d’altronde la sua canzone si intitola “come mia madre”. La nuance di rosa risulta essere troppo tiepida che spegne il suo incarnato, ancora una volta vi risparmio la visione delle sneakers bianche sotto il tailleur. Voto 3

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Abbiamo dovuto attendere la quarta serata del Festival per vedere un outfit degno di questo palco, ma finalmente il primo outfit di Francesca Sofia Novello ci riesce. L’abito a balze in tulle sparkling con bustino dallo scollo profondo fin quasi in vita, con una cintura di cristalli a sottolineare il punto vita è davvero molto bello ed ha un fitting perfetto (non a caso l’abito è stato creato appositamente per lei dalla designer Alberta Ferretti), l’acconciatura non mi entusiasma come la collana (l’uso improprio di collier è il fil rouge di questo Sanremo). Grazie alla Novello sono arrivati per la prima volta sul palco dell’Ariston un paio di sandali gioiello (sempre la scelta perfetta per una serata di gala o per un evento importante), sino ad ora tutte, ma proprio tutte sotto i loro long dress celavano orribili décolleté con annesso plateau. Voto 9

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Elodie dopo l’outfit castigato della terza serata ritorna a lesinare sulla stoffa, il mini dress troppo mini, troppo scollato e i sandali alla schiava sono davvero too much per il palco dell’Ariston. Voto 3

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Il secondo outfit di Antonella Clerici è, se possibile, ancor più stupefacente del primo, una sorta di incrocio tra un lampadario (ricreato dalla parte superiore composta come le maniche fatte con fili di cristalli) e la fata turchina (ricreata dalla parte inferiore composta da strati e strati di tulle in azzurro degradé). Voto 8

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Irene Grandi ha palesemente scambiato il palco dell’Ariston per il palco di un concerto grunge, il suo outfit con minigonna, blazer, gilet, collier multifilo e stivaletto in pelle fa tanto effetto nostalgia di “quando ero giovane”. Lasciare a casa il reggiseno non è mai una buona idea quando si possiede un decolté importante che la forza di gravità non perdona. Il tempo che passa è la rivincita delle donne detentrici di un decolté misurato, le uniche che possono permettersi di non indossare il reggiseno ed essere chic senza temere la forza di gravità (vedi alla voce Paola Turci e Patty Pravo). Voto 3

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Sale sul palco Gianna Nannini e il pubblico si anima alzandosi e agitando le mani a ritmo delle sue canzoni più famose. Sospetto che in molti, alzandosi dalla loro poltrona, hanno cercato di evitare le piaghe da decubito, per quanto riguarda il suo outfit c’è poco da dire e dare voti, la Nannini si veste da Nannini: blazer, t-shirt, pantaloni in pelle nera e anfibi d’ordinanza.

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Il secondo outfit della Novello è la dimostrazione lampante come una jumpsuit con strascico, a differenza di quella indossata dalla Leotta nella prima serata, può essere contemporanea e very cool. Il classic blue è il colore simbolo del 2020 e il bustino con maxi fiocco è un trend alert della prossima stagione, anche in questo outfit ci sono i sandali minimal, nessuna décolleté, nessun plateau. Voto 9

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Nell’espressione di Tosca c’è tutta la “felicità” per il suo long dress equipaggiato con piume svolazzanti che l’hanno disturbata durante tutta l’esibizione. La foto ravvicinata è la palese dimostrazione del gravissimo danno fashion che si compie quando si decide di non sottolineare il punto vita, l’effetto palandrana è assicurato. Il nero non è decisamente il suo colore, rende il suo volto spento e stanco. Voto 3

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Levante continua imperterrita a replicare outfit e voto, l’evoluzione è solo cromatica siamo passati dal rosa al grigio al verde menta della quarta serata, ma inspiegabilmente i sandali da cubista sono rimasti rosa, almeno stavolta ha deciso di legare la sua chioma fluente. Voto 3

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Quando è salita sul palco dell’Ariston Rita Pavone l’orologio segnava le ore 01:30, ma l’energia dei suoi settantaquattro e del suo animo rock sono perfettamente racchiusi nella foto, la più viva sul palco dell’Ariston e così l’outfit passa in secondo piano. Anche se il tailleur dalla stampa geometrica black and white è il migliore dei suoi outfit in questo festival. Voto 6 e mezzo per l’outfit, voto 100 per l’energia.

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Anche per Elettra Lamborghini l’outfit della quarta serata è stato il migliore, certo non si può ancora parlare di glamour, ma dopo l’improbabile jumpsuit carioca, l’abito white super stretch, questo abito color nude a balze dal fitting più morbido la fa apparire femminile, ma non eccessivamente esagerata, anche se il decolté durante l’esibizione non voleva saperne di restare al suo posto. Voto 5

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L’ultimo outfit della Novello dimostra che anche in corto si può essere chic, la bellezza è tutta nel corpetto monospalla fatto di onde d’organza e un maxi fiocco dietro il punto vita tiene uno strascico lineare in stile nipponico. Ecco come su una silhouette slanciata come quello della Novello lo strascico è perfetto e funzionale all’outfit, la nuance di rosso è perfetta. Voto 10

Alle ore 02: 20 è calato il sipario sulla quarta serata del Festival, la più interessante sul versante fashion; Francesca Sofia Novello è stata perfetta nei suoi tre outfit very cool; Antonella Clerici è stata perfetta nei suoi due outfit sanremesi; Fiorello non ha fatto rimpiangere Benigni, anzi! L’assenza di Valentino Rossi è stata più incisiva della presenza di Cristiano Ronaldo. E’ arrivato anche il colpo di scena in puro stile baudiano che ha visto la squalifica di Morgan e Bugo, il quale dopo aver ascoltato le parole lette da Morgan sul palco dell’Ariston prima dell’esibizione ha deciso di non uscire e andare via. Già da giorni tirava una brutta aria dietro le quinte tra la coppia artistica Morgan e Bugo e dopo aver ascoltato le parole di Morgan non ho faticato a crederci: “le brutte intenzioni, la maleducazione, la brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine, la tua arroganza, fai ciò che vuoi. Ma tu sai solo provare invidia, tu ringrazia il cielo che sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro e questo sono io”. Quando si dice le parole sono pietre, ma finiamo con una bella notizia, i mitici Pinguini Tattici Nucleari arrivano al terzo posto della classifica di Sanremo e la speranza per la finale diventa più solida.

T. Velvet

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