72esima EDIZIONE DEL FESTIVAL DI SANREMO
Gli outfit della seconda serata

Quando si sono accese le luci sul palco dell’Ariston per dare il via alla seconda serata del festival della canzone italiana ed è apparsa la co-conduttrice Lorena Cesarini con il suo abito Valentino, della stessa nuance, gli stessi cristalli, gli stessi gioielli too much del primo abito indossato da Ornella Muti nella prima serata, ho subito notato due cose: quanto quella nuance stesse meglio alla Cesarini che alla Muti, e quanto il mood old style comincia ad essere il nemico numero di questo festival. Detto questo, l’abito dallo scollo quadrato con spalline sottili, gonna svasata, leggero strascico, ricoperto da una cascata di Swarovski è stato un abito non adatto a valorizzare la bodyshape dell’attrice.
La parte superiore dell’abito ha schiacciato il décolleté dell’attrice, sarebbe stato molto meglio una parte superiore più voluminosa, che prevedesse maniche importanti, oppure uno scollo più valorizzante come quello a cuore. Il punto vita non è stato enfatizzato e a tratti l’abito, durante i movimenti, sembrava fare antiestetiche pieghe come se le stesse grande. Anche nella seconda serata c’è stato un inizio senza infamia e senza lode. Voto 5
La pop star internazionale, Laura Pausini nel buio del suo camerino si è infilata il primo abito by Versace che ha trovato senza pensarci troppo. Anche la Pausini non ha scelto l’abito giusto per valorizzare la sua bodyshape, l’abito modello a sirena con spalle strutturare è troppo monacale, troppo fasciante, troppo scuro, troppo anonimo. Quello che ricorderemo è la sua voce e non certamente il suo outfit. Voto 4
Dopo Laura Pausini anche Emma Marrone sceglie il mood “Morticia Adams” con un abito in velluto nero con profondo scollo a cuore, maniche a palloncino, cintura a segnare il punto vita, vertiginoso spacco laterale, nel complesso l’outfit avrebbe potuto avere anche la sufficienza se non fosse stato per le due “meravigliose” chicche trash: le calze a rete e i sandali con maxi platform. Voto 3
Il secondo abito della co-conduttrice le rende giustizia, le maniche lunghe, con fiori ricamati da paillettes a contrasto di nuance con l’abito nude le donano il giusto volume che bilancia la parte inferiore che, anche per questo outfit, è svasata. Voto 7
Anche la mitica Iva Zanicchi sceglie un outfit total black, ma a dispetto delle sue colleghe più giovani, è perfetto per la sua bodyshape. Anche per lei un outfit monacale, ma il poncho in paillettes, ton sur ton, dona movimento e luce ai pantaloni a palazzo e al maglioncino a collo alto. Classica, ma con charme. Voto 6
Il terzo outfit della Cesarini ci dimostra come passare dall’allure sofisticato al trash è un attimo. L’abito dalla stampa animalier ci catapulta immediatamente negli anni d’oro della maison Cavalli: gli anni ’90. Nuovamente l’abito con le spalline sottili la penalizza e i colori della stampa non le rendono giustizia. Voto 4
Il duo, Donatella Rettore e Ditonellapiaga si presentano sul palco dell’Ariston con un tailleur pantalone che non è mai la scelta migliore per una serata di gala. Ma se per Ditonellapiagha il tailleur dal mood mannish è perfetto nelle proporzioni, per l’orlo, per il blazer oversize, per il crop top come sottogiacca, per Donatella Rettore il tailleur optical, black and white, dal mood “Crudelia Demon” con i pantaloni a zampa e l’orlo troppo corto, dal quale si intravede il platform dei sandali, è l’apoteosi del trash. Voto 7 (Ditonellapiaga) Voto 2 (Donatella Rettore)
L’apparizione di Elisa sembra l’apparizione di una sposa hippie al festival di Sanremo, l’abito che mette in evidenza le spalle è super chic, ma per una futura sposa e non per una cantante che sale sul palco più importante della musica italiana. Voto 3
Lorena Cesarini, a differenza di Ornella Muti, non è stata parca di cambi d’abito, ma avrebbe fatto meglio a fermarsi al secondo (il più bello). Il quarto abito è un long dress nero, monospalla, con cut out laterale, drappeggio in vita e spacco laterale. Un abito che non lascia il segno, ma very cool sono i sandali metal dal mood minimal (finalmente un sandalo senza platform!). Voto 5
Il duo composto da Highsnob & Hu giocano con il dualismo del black and white, il tailleur total white di Hu, a differenza di quello indossato da Ditonellapiaga, è però sbagliato nelle proporzioni, per la scelta del sottogiacca, per le scarpe, per il blazer avvitato e non oversize. Voto 2
Nella seconda serata il mood “Morticia Adams” e il total black ha spopolato come ci dimostrano gli outfit di Arisa e Malika Ayane, ma se l’abito di Arisa modello a sirena è un visto e rivisto, lo smoking di Malika è strepitoso, ha un fitting perfetto, sexy, ma non volgare. Anche se è sempre preferibile un long dress allo smoking per una serata di gala così importante. Voto 5 (Arisa) Voto 8 (Malika Ayane)
La co-conduttrice della seconda serata, rispetto a chi l’ha preceduta, ha totalizzato ben cinque outfit. L’ultimo è stato un abito rosso carminio in micro paillettes con oblò laterale, spalline sottili e scollo dritto davvero mortificante. Una girandola di outfit che hanno solo confuso lo spettatore, che non hanno lasciato il segno, tutti sotto le aspettative. La seconda serata si è conclusa con una grande delusione sia sotto l’aspetto canoro che sotto l’aspetto del glamour non pervenuto.
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