76ESIMA EDIZIONE DELLA MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA
RED CARPET D’OUVERTURE AND SECOND OCCASSIONS…

Con l’estate agli sgoccioli non resta che consolarsi con uno degli appuntamenti fisso di fine estate, la kermesse d’arte cinematografica di Venezia da sempre amata da cinefili e fashioniste di tutto il mondo con la sua consueta immancabile parata di star e starlette che con i loro outfit, più o meno glamour, calcano l’ambito red carpet del lido di Venezia. Il vent’otto scorso agosto si è aperta ufficialmente la 76esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e il suo red carpet d’apertura ha regalato già grandi emozioni di haute couture a partire dalla madrina Alessandra Mastronardi.
L’attrice Alessandra Mastronardi non ha deluso le aspettative calcando il red carpet d’ouverture del lido di Venezia indossando un bellissimo abito della maison Giorgio Armani Privé in tulle nero tutto tempestato di micro cristalli e una preziosa parure di gioielli sempre di Armani Privè. Davvero scenografico il profondo scollo a V in perfetta simmetria con la riga centrale dell’acconciatura, un pulito chignon che ben si accorda con un make up che punta il tutto per tutto sugli occhi lasciando le labbra al naturale. Voto 9 (sarebbe stato un outfit da dieci pieno se non fosse stato per le improbabili décolleté bianche con plateau che spuntano dall’abito. La perfezione avrebbe voluto un bel paio di sandali minimal e non un paio di décolleté che sembrano malamente rubate ad una sposa).
La cerimonia d’apertura e il suo relativo red carpet sono stati tutti per il film “La Verité” con Catherine Deneuve e Juliette Binoche nelle vesti di attrici protagoniste, ma anche protagoniste del red carpet. L’attrice Deneuve si è presentata sul red carpet del lido con un outfit al di sotto delle aspettative richieste ad una diva del suo calibro e che non ha riportato al pubblico la versione migliore dell’attrice mortificando notevolmente la sua silhouette. L’abito bustier della maison Jean Paul Gaultier dall’orlo troppo corto da cui spuntano delle orribili décolleté nere che non dovrebbero trovarsi lì (sandali e solo sandali per eventi di gala, non mi stancherò mai di scriverlo!) rimanda una silhouette informe, avrebbe aiutato una cintura a sottolineare il punto vita che risulta non pervenuto e la scollatura dritta non aiuta certo a dare respiro e sostegno al suo decoltè. Il colpo di grazia arriva dai maxi orecchini, dai capelli crespi, dal maxi ciuffo cotonato in stile Crudelia Demon e dal lungo gilet in taffetà di seta che con il bavero sproporzionato, le grandi tasche applicate e le piume sul fondo danno un che di claunesco all’outfit. Vi risparmio la foto che ritrae il retro dell’outfit con spalla strabordante dal bustier, tenendo sempre bene a mente che non è mai elegante lasciare le braccia scoperte dopo una certa età, ma soprattutto quando non si hanno delle braccia toniche. Voto1 (ma solo perché è la Deneuve!)
La sua collega di film, l’attrice Juliette Binoche sfoggia un abito a sirena con scollo a cuore della maison Giorgio Armani Privé in raso di seta color bianco avorio sovrapposto da una micro rete di cristalli iridescenti che non convince. Sarà per le maniche troppo lunghe che cadono malamente creando un brutto effetto sul decoltè, sarà per il punto vita non pervenuto che per una body shape clessidra è un vero delitto, sarà per la nuance di bianco che non dona al sottotono di pelle dell’attrice, sarà per l’effetto wet dell’acconciatura (che si sarà un must have della prossima stagione, ma decisamente più adatto ad una serata in discoteca che non per un red carpet), sarà per il plateau che spunta dall’orlo, sta di fatto che l’outfit risulta lasciato al caso e niente affatto valorizzante. Voto 3
Che la camicia bianca è sempre una buona idea trasformando qualsiasi outfit in un outfit easy-chic ce lo dimostra l’attrice Isabella Ferrari che per calcare il red carpet del lido di Venezia sceglie proprio lei, l’intramontabile camicia bianca. Niente è più glamour e sexy di una camicia bianca dal taglio maschile, un passepartout da mettere sempre in valigia, perché come ho già scritto varie volte la camicia bianca senza fare una piega o quasi, passa dall’essere un copricostume chic all’elemento glamour di un outfit anche per calcare qualsiasi red carpet). L’attrice sceglie di indossarla con una maxi gonna con strascico (il punto debole per una silhouette non particolarmente alta) a stampa floreale su fondo nero della maison Etro (come vi ho già scritto la stampa floreale su fondo nero sarà un must have del prossimo autunno-inverno). La Ferrari ne dà l’interpretazione perfetta, maniche rimboccate e sbottonata quanto basta (unico neo l’ingombrante collier, molto più chic e sexy indossare le camicie in genere a collo nudo o con una collana minimal) che rinforza quell’allure fresco e moderno dato dall’acconciatura e dal make up nude. Voto 8
La seconda occasione di catwalk premia ancora la madrina della Mostra Cinematografica che sceglie un abito della maison Gucci davvero molto bello ed estremamente donante per il suo fitting. L’unico neo è la nuance di giallo troppo spenta e non adatta al sottotono dell’attrice che avrebbe meritato una nuance più vibrante. L’abito con maniche a palloncino (grande trend della prossima stagione) rendono meno aggressiva la profonda scollatura che rimanda agli di chi guarda pura sensualità senza essere minimamente volgare. La fascia decorata da un grazioso pipistrello di paillettes nere sottolinea perfettamente il punto vita e finalmente sul red carpet del lido arrivano un bel paio di sandali minimal che riprendono il colore dei ricami dell’abito. Perfetta l’acconciatura che anche se sciolta continua a mantenere il “diktat” di quella sfoggiata nella serata inaugurale, la riga centrale, mentre per il make up si vira sul nude anche per gli occhi. Voto 9 e mezzo (come per il primo outfit sarebbe stato un dieci pieno se non fosse stato per la scelta sbagliata della nuance di giallo, ma si merita mezzo punto in più perché è un errore fashion meno grave rispetto alle imperdonabili décolleté viste sotto il primo abito).
L’attrice Scarlett Johansson arriva sul red carpet fasciata in un abito color rosso di micro paillettes modello sirena e scollo a cuore della maison Celine. Bello il gioco di pieghe sul bustier che otticamente assottiglia e sottolinea il punto vita che per una body shape clessidra è sempre una buona cosa, peccato per le inestetiche pieghette che si creano sulla pancia e per lo spacco troppo profondo per non cadere nel cattivo gusto. Anche la Johansson sceglie un’acconciatura wet, ma con un mood più glamour rispetto alla Binoche, anche se continuo a pensare che per un red carpet un’acconciatura raccolta è sempre la scelta migliore. Giusta e molto fashion la scelta di indossare sandali minimal ton sur ton. Voto 7
Anche quest’anno l’influencer Paola Turani è davvero splendida nel suo abito a balze in tulle azzurro cielo della maison Twinset. Con un abito così tutto il resto è opportunamente minimal, dall’elegante acconciatura, dall’assenza di ingombranti gioielli ai sandali minimal silver. Voto 10 (finalmente un outfit dove tutto si incastra alla perfezione in perfetto equilibrio senza essere troppo minimal o too much).
Se la camicia bianca è sempre una buona idea la seconda occasione di una camicia su un red carpet non è stata altrettanto buona. La top model Candice Swanepoel decide di presentarsi sul red carpet letteralmente in maniche di camicia blu a righe bianche della maison Etro. L’intero outfit, se di outfit si può parlare, è del tutto sbagliato dalle maniche troppo lunghe, dalle décolleté nere che sono un pugno nell’occhio, dall’acconciatura per finire con il make up troppo marcato che le indurisce i tratti del viso. Voto 0
Altro abito degno di un red carpet è stato quello indossato dalla show girl e ballerina Matilde Brandi interamente in tulle, modello monospalla in color lavanda (altro colore, assieme all’azzurro cielo, must have della prossima stagione. Leggere a tal proposito il mio scorso articolo). Belli i sandali gioiello silver ed anche in questo outfit la sbavatura che lo preclude dal dieci pieno è l’acconciatura che per un abito sofisticato e importante come questo sarebbe stato molto più chic raccogliere i capelli in un elegante chignon. Voto 9
Innegabilmente nell’ouverture di questa 76esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia sul red carpet è stato un trionfo di tulle che ha dato forma agli abiti più belli e sognanti, almeno sino ad oggi e non è da meno l’abito della blogger Silvia Bussade Braz della maison Alberta Ferretti. L’abito di un rosa pallido forse un po’ troppo pallido per il sottotono della sua pelle le nega radiosità al viso, ma l’incrocio della parte superiore dell’abito mette perfettamente in risalto le sue spalle e braccia perfette come la piccola fascia sottolinea il punto vita. Ottima la scelta dell’acconciatura raccolta con riga centrale (la riga centrale è stata la protagonista indiscussa delle acconciature della Mostra e sarà un must have della prossima stagione) e del make up minimal. Voto 9 e mezzo (anche lei come la Mastronardi perde mezzo punto a causa della nuance sbagliata per il suo sottotono di pelle).
Per ora dal red carpet del lido di Venezia è tutto. Passo e chiudo, ma stay tuned to be continued…
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