76ESIMA EDIZIONE DELLA MOSTRA INTRNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA

RED CARPET TRA TORMENTONI FASHION E SNOB CINEMATOGRAFICO

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L’overdose da red caret della 76esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia è giunta in dirittura d’arrivo e come da prassi è stato accompagnato da tanto glamour, tanti scivoloni di stile e tante polemiche che hanno tanto il sapore di snob cinematografico.

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In questa 76esima edizione il red carpet del lido di Venezia ha avuto nella sua madrina, Alessandra Mastronardi un punto fermo di grazia e glamour, infatti l’attrice non ha sbagliato un outfit, tranne alcune sbavature di stile che ritroviamo anche in questo outfit della maison Valentino. L’attrice Alessandra come la sua collega Isabella Ferrari ha scelto di indossare il capo d’eleganza per eccellenza, la camicia bianca dal mood maschile che in questa occasione acquista femminilità grazie ai polsini piumati (le piume saranno un grande must have della prossima stagione) sopra una maxi gonna con un’inedita stampa. Innegabilmente il raccolto con riga centrale è il suo must have anche se questa volta l’acconciatura è più morbida e fintamente spettinata di quella vista sul red carpet d’apertura, il make up natural e la collana modello choker color azzurro sono perfetti complementi dell’outfit. Purtroppo anche in questo red carpet l’attrice cade in due sbavature di stile: l’orlo sbagliato della gonna (quello perfetto se si vuole indossare un abito o una gonna lunga è che sfiori il pavimento) e la scelta di un paio di décolleté al posto di un bel paio di sandali. Voto 8 (l’orlo e le scarpe erodono il voto dall’essere un dieci pieno).

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Rendere “sbiadita” la bellissima ed effervescente Michelle Hunziker è cosa assai difficile, ma l’abito, che a dirla tutta sembra più un soprabito della maison Giorgio Armani Resort è riuscito nell’intento, dalla nuance di bianco off-white che non rende giustizia al suo sottotono di pelle, al pizzo, al colletto che le “incassa” la parte superiore della silhouette, alle maniche troppo lunghe terminando con un punto vita non pervenuto. A salvare l’outfit ci pensano i bellissimi sandali gioiello e l’acconciatura con riga centrale che possiamo, senza tema di smentita, definire la vincitrice indiscussa del red carpet del lido di Venezia, ha fatto capolino su acconciature raccolte che su acconciature libere. Voto 6

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Altro leit motiv della kermesse cinematografica dopo la camicia bianca e la riga centrale che abbiamo visto sul red carpet del lido è stato il tulle che in questo outfit trova una delle sue rappresentazioni più chic e sofisticate. L’abito della maison Dior di un rosa pallido indossato dall’attrice Adele Exarchopulos è semplicemente perfetto, dalla nuance di rosa che dona particolarmente al sottotono dell’attrice, all’orlo, al punto vita accentuato, alle spalline lievemente a sbuffo, all’acconciatura, al make up. Voto 10

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Quando non ci si accontenta del solo tulle, ma si vuole pure metterci il carico da novanta aggiungendoci le piume, i cristalli, le balze e un bustier fuori misura si finisce come l’attrice Penepole Cruz dritte dritte dall’essere chic all’essere too much. L’abito della maison Ralph&Russo è davvero tanta roba, sembra un abito da sposa che non consiglierei nemmeno alla mia peggior nemica, salvano l’insalvabile l’acconciatura raccolta e i gioielli minimal. Voto 2

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Grande eccitazione e bagno di folla per l’arrivo sul red carpet del lido dell’attrice Meryl Streep per il suo innegabile talento non di certo per il suo outfit. L’abito che sembra più un caftano-copricostume di lusso della maison Givenchy dal fondo asimmetrico ha un taglio troppo over che fagocita l’intera silhouette. Brutte le décolleté e l’acconciatura da “vecchia signora”, ma l’imperdonabile sbarbo al dress code sono gli occhiali da sole! Voto non pervenuto

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Il secondo passaggio dell’influencer e modella Paola Turani sul red carpet di Venezia è una riconferma dell’allure e della bellezza del primo outfit. L’abito da moderna principessa della maison Tony Ward Couture color nude è interamente ricoperto da micro paillettes color platino, molto chic le maniche lunghe in tulle, lo scollo a cuore del bustier velato sempre dal tulle e la gonna ampia che assume un’allure smart e moderna grazie alle tasche laterali. Perfetto l’orlo e il leggero strascico, mentre per il secondo outfit la Turani sceglie di lasciare i capelli sciolti e liscissimi, ma sempre con riga centrale, il suo make up è senza dubbio il più glamour del lido che rende la sua pelle radiosa concentrando tutta l’attenzione sulle labbra che si tingono di un sofisticato rosso. Voto 10

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L’immarcescibile snobbismo cinematografico quest’anno colpisce, tra i tanti, la popolare Cristina Fogazzi in arte “l’estetista cinica” e il suo abito firmato Raptus&Rose. La più scontata e banale esternazione che ho letto sui social è stata: “ma che ci fa un’estetista alla Mostra del Cinema di Venezia?” senza sapere che tutte le persone che sono al lido e calcano il red carpet non sono lì per caso o perché decidono di motu proprio di andare a Venezia, ma perché c’è qualcuno o qualche brand che decide di invitarle ai party sponsorizzati e agli eventi collaterali alla mostra. Il suo abito non sarà stato l’abito “the winner is…” del lido, ma non è stato nemmeno il peggiore (vedi la voce Meryl Streep, Catherine Deneuve, Stefania Sandrelli). E’ stato degno di nota la scelta di portare alla ribalta internazionale un piccolo brand artigianale del fashion che ha realizzato l’abito nel mood che Cristina voleva, un abito leggero e svolazzante con un retro davvero originale. Le pecche dell’outfit sono lo scollo che lascia scoperte le spalle che non sono propriamente il suo punto di forza e il sottogonna bianco (sarebbe stato meglio ton sur ton). L’acconciatura e il make up sono stati il suo punto di forza soprattutto perché l’acconciatura la rendono riconoscibile al primo colpo. Voto 7

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La vittima di peso dello snobbismo cinematografico è stata la fashion influencer più famosa al mondo Chiara Ferragni giunta al lido per presentare fuori concorso il documentario “Chiara Ferragni: Unposted” diretto da Elisa Amoruso dove si ripercorre la sua vita, tra privato e molto social e la sua sfavillante ascesa nel mondo dei social che l’ha portata ad essere la regina assoluta delle influencer con diciassette milioni di follower. La lista delle polemiche è stata lunghissima, ma quella che ha fatto più scalpore è stata la dichiarazione rilasciata dell’attrice Valerina Golino al Corriere della Sera: “…è un mondo a me sconosciuto, quello della influencer, tanto di cappello a chi fa soldi sulla vacuità, ma non avendo né Instagram né Facebook, non so nemmeno come funziona ‘sto lavoro, non so cosa sia. È stato sdoganato un comportamento che fino apochi anni fa ritenevano tutti volgare. E ora ci sembra del tutto normale”. L’attrice non è sola in questa polemica, infatti sono in molti a pensare che la presenza massiccia in questa 76esima Mostra del Cinema di personaggi che nulla hanno a che fare con la “casta” cinematografica (vedi Giulia De Lellis con Andrea Iannone, Ludovica Valli e tanti altri per finire con lei, il male assoluto, Chiara Ferragni!) possa oscurare i film presentati e il messaggio messianico che la kermesse vuole diffondere a noi poveri comuni mortali. Ma a voler pensar male non sarà forse che attrici e attori si sentano messi in secondo piano e perdere i riflettori del loro personale red carpet? A voi l’ardua sentenza, ma torniamo alla domanda dirimente per noi fashioniste: “com’era l’outfit della Ferragni?” La fashion influencer si è presentata sul red carpet del lido con un bellissimo abito della maison Dior che evocava un cielo stellato. L’abito in tulle blu navy tempestato da micro cristalli, ampia gonna con leggero strascico e bustier con profonda scollatura sia sul davanti che sul retro le stava divinamente, il colore e il modello che su di lei con belle spalle e seno contenuto non risultava affatto volgare, ma super glam. La scelta di un’acconciatura ondulata dal mood retrò è stata vincente come, del resto, anche il make che sceglie di puntare il tutto per tutto sugli occhi brillanti della Ferragni. Voto 10

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Anche l’attrice Kasia Smutniak sceglie per il red carpet di Venezia uno spettacolare abito in tulle della maison Valentino con un’amplissima gonna con strascico, scollo abissale e maniche a mantellina (la manica a mantellina è molto chic e da prendere in considerazione quando si vogliono celare delle braccia non proprio perfette, ma anche quando si ha necessità di coprirsi, come in una cerimonia religiosa, e si è atterrite come la sottoscritta dalla stola). Il make up discreto era molto glamour, come del resto, l’acconciatura sciolta ad onde morbide in pieno mood retrò (altro tormentone fashion di Venezia) portata indietro lasciava sapientemente la scena ai meravigliosi orecchini pendenti. L’unico neo che fa perdere il dieci a questo outfit è la nuance di marrone dell’abito che risulta troppo spenta per il sottotono dell’attrice. Voto 9

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Termino questo articolo che ci ha fatto sognare attraverso i meravigliosi outfit del lido di Venezia con un brusco ritorno alla realtà e con un outfit che tutte noi potremmo indossare forse e sottolineo forse per andare al lavoro, al ristorante con le vecchie zie, ma che non ci sogneremmo mai di indossare per calcare nemmeno il red carpet del nostro quartiere. L’attrice Stefania Sandrelli con il suo abito in maglia rigato e maxi cardigan coordinato è un disastro su tutta la linea: maglia a trama sottile che non aiuta nemmeno una top model, righe orizzontali che allargano otticamente la silhouette e orrore degli orrori dopo aver visto le décolleté calcare il red carpet mi è toccato vedere anche un paio di stivali su un red carpet…vi confesso che ho avuto un leggero mancamento! Voto non pervenuto

T. Velvet

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