ABBANDONO TOTALE
Il popolo afgano ha perso la speranza

"Davvero faccio fatica a capire tutto questo, mi sembra un venir meno ad un impegno preso con la popolazione". Parole lapidarie ma che spiegano più di mille congetture riguardo all’attuale situazione afghana. La popolazione è stata prima illusa e poi abbandonata; sedotta con il vento del cambiamento per poi essere dimenticata. L’intervista di Rosella Miccio ad Adnkronos, presidente di Emergency, lascia riflettere e pone grossi interrogativi sulle reali intenzioni dell’occidente. Le immagini che i media mostrano al mondo intero sono una piccolissima parte rispetto all’abisso di terrore che si respira in queste ore. Il popolo afgano è sbigottito, incredulo davanti a tanta indifferenza, e si risveglia sempre più inerme davanti all’orda fondamentalista.
Gli ospedali sono stracolmi ma sotto controllo grazie al lavoro di centinaia di medici e volontari che continuano a prestare il loro servizio in modo incessante. La stessa Miccio, fa un’analisi completa sulle zone ospedaliere più colpite: "Stiamo ricevendo feriti da Lashkar Gah e sono prevalentemente persone che vengono ferite da mine e ordigni"; pertanto, la situazione varia in base alla zona. Indubbiamente l’incertezza regna sovrana e solo il tempo potrà stabilire come evolverà tutto questo.
Certamente, il paese è fuori controllo proprio in virtù dell’uso indiscriminato delle armi, questo perché non è mai esistito un reale tracciamento sugli arsenali personali. Tra le altre cose, in questi giorni si è parlato molto anche della situazione delle donne, che rischiano più di tutti in questo momento. La propaganda politica nostrana pone l’accento sul burqa, evidenziando come questo sia di intralcio per la reale indipendenza femminile. In realtà, questo si può annoverare tra l’ultimo dei problemi, perché il mondo femminile afgano rischia molto di più. Pertanto è auspicabile che l’occidente si assuma le proprie responsabilità, non scappando a gambe elevate come ha fatto fino a oggi.
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