AFGHANISTAN VERSO L’EMIRATO ISLAMICO
I talebani hanno espugnato Kabul, pretendendo pieni poteri. In fuga il presidente Ghani

L’Emirato Islamico è pronto a risorgere dalle sue ceneri: a testimoniarlo una foto diffusa sui social dai talebani, in cui si vede chiaramente la loro bandiera campeggiare sul pennone del palazzo presidenziale. La stessa bandiera usata dai ribelli durante la conquista degli anni ’90, che vide emergere per la prima volta l’Emirato Islamico dell’Afghanistan.
Nelle ultime ore, diverse fonti hanno parlato della fuga del presidente Ghani; lui stesso, più tardi, ha confermato di aver abbandonato il paese per scongiurare il pericolo di un “bagno di sangue”, poiché se avesse deciso di restare “innumerevoli patrioti sarebbero stati martirizzati e la città di Kabul sarebbe stata distrutta”. Sebbene l’idea fosse quella di avviare le trattative, non appena entrati a Kabul i ribelli hanno manifestato l’intenzione di acquisire pieni poteri, dando avvio a un vero e proprio colpo di stato. “I talebani hanno vinto... e ora sono responsabili dell’onore, della proprietà e della tutela dei loro connazionali”: questo il messaggio colmo di rassegnazione diffuso da Ghani sul suo profilo Facebook.
Dal canto loro, gli insorti hanno rassicurato la popolazione dichiarando di essere approdati nella capitale per garantire sicurezza. Eppure, le strade di Kabul sono state travolte dal caos più totale: si sono consumate diverse sparatorie e l’aeroporto è rimasto “sotto tiro”, nello scompiglio generale. Molti cittadini, proprio come il presidente, hanno lasciato il paese nel più breve tempo possibile, con qualsiasi mezzo a disposizione.
Anche i cartelloni pubblicitari sparsi per il centro urbano hanno risentito della presa di potere dei talebani: come si può osservare nelle immagini diffuse in rete, sono stati oscurati molti poster raffiguranti soggetti di sesso femminile. Ciò contrasta con quanto affermato recentemente dagli stessi ribelli: sostengono di aver cambiato mentalità in materia di diritti delle donne, dichiarandosi pronti a garantire loro un’adeguata istruzione. L’attivista e premio Nobel per la pace Malala Yousafzai si è detta “profondamente preoccupata per le donne, le minoranze e i difensori dei diritti umani”.
Intanto, un rappresentante dei talebani ha ufficializzato la notizia che si paventava in apertura: a breve sarà dichiarata la nascita dell’Emirato islamico dell’Afghanistan dal palazzo presidenziale di Kabul. Il destino è ormai segnato per l’Afghanistan.
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