ALL’IMBRUNIRE - MARC CHAGALL

ALL_IMBRUNIRE_-_MARC_CHAGALL.jpg

Vi presento «All’imbrunire» di Mark Chagall, opera risalente al 1938-43 e conservata in una Collezione privata.

Chagall era un pittore bielorusso di origini ebraiche, capace di coniugare nel suo stile la fantasia apparentemente infantile con la potenza trasfigurante delle fiabe raggiungendo un risultato unico che diventa poesia e che si innalza all’unica musa ispiratrice della sua produzione: l’amore.

cms_31135/1.jpg

Come l’artista stesso affermò: «Nelle nostre vite c’è un solo colore che dona senso all’arte e alla vita stessa. Il colore dell’amore».

Il periodo in cui Chagall realizza quest’opera è uno dei più difficili della sua vita.

Nel 1941, Parigi è occupata dai nazisti perciò l’artista e sua moglie, ebrei, sono costretti da a lasciare la Francia, raggiungendo prima la Spagna, poi l’America.

Chagall ha più di 50anni quando dipinge questo quadro, ha ormai alle spalle una vita da esule vissuta tra mille difficoltà, ma rimangono solidi i punti fissi della sua esistenza: la cultura ebraica e russa delle sue origini; la sua arte; sua moglie Bella, l’amore della sua vita.

Lo sfondo dell’opera è caratterizzato da una strada con delle case, spaccato emblematico del mondo; non c’è colore, segno della durezza della vita e della sofferenza che spesso accompagna la quotidianità dell’uomo.

In basso a sinistra compare una figura che ricorre spesso nel mondo fantastico ed evocativo di Chagall, una donna con testa di uccello tiene in braccio un bimbo in fasce: il bambino ricorda l’anima dell’artista, secondo un modello che ricalca l’iconografia medievale cristiana.

cms_31135/2V.jpgIn alto si vede invece una slitta trainata da un cavallo che porta via una famiglia mentre dalla finestra di una casa esce il fumo di un incendio che avvolge in alto la mezza luna.

La slitta è un simbolo ricorrente nell’opera di Chagall che probabilmente associa questo elemento a due caratteristiche ambivalenti e contrastanti: da una parte la slitta può portare nel mondo dei sogni, mentre dall’altra può aiutare i protagonisti del quadro alla fuga.

In ogni caso, è l’elemento che unisce i due mondi, quello della sofferenza e quello del sogno.

Al centro, un lampione fiabesco con gambe e piedi è ritratto mentre attraversa la strada.

Tutti questi elementi rimandano alla biografia dell’artista e di tutti coloro che come lui sono costretti a fuggire in una Europa minacciata dalla imminente persecuzione del popolo ebraico.

cms_31135/3.jpg

In primo piano ci sono due persone: una è l’autoritratto del pittore con le sue tele, la tavolozza e i pennelli, mentre l’altra è l’amata moglie Bella. Colpiscono i due volti, distinti dall’uso del colore: il volto dell’uomo è caratterizzato dal blu, colore tipico dell’arte chagalliana, intenso e sfumato assieme, colore della spiritualità e dell’ispirazione, tradizionalmente era destinato al cielo e al divino, tanto da essere usato solo per occasioni speciali, forse perché molto costoso.

Lo stesso artista scrisse: «Ma forse, pensavo, la mia arte è l’arte di un pazzo, un mercurio scintillante, un’anima blu che irrompe nei miei quadri».

La donna invece è caratterizzata dal rosso, da sempre simbolo della passione, dell’umano.

Quei due volti, così diversi, diventano un unico volto: l’occhio del profilo di lei diventa l’occhio sinistro di lui; il naso dell’uno diventa naso dell’altro; la bocca dell’uno diventa bocca dell’altro.

L’artista mantiene la sua singolarità pur nella fusione, infatti la linea del suo viso continua in trasparenza. Amore è dunque amplificare il proprio Essere e non limitarlo, è trovare l’uno nell’altro una cassa di risonanza che alimenti e nutra le proprie aspirazioni e il proprio fine nella vita.

«Chagall ci mostra come sia possibile ritrovare nell’Amore e nell’Arte la completezza dell’Essere, nella quale per un momento si compie il miracolo dell’Unità perduta».

Alessio Fucile

Tags:

Lascia un commento



Autorizzo il trattamento dei miei dati come indicato nell'informativa privacy.
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.

International Web Post

Direttore responsabile: Attilio miani
Condirettore: Antonina Giordano
Editore: Azzurro Image & Communication Srls - P.iva: 07470520722

Testata registrata presso il Tribunale di Bari al Nrº 17 del Registro della Stampa in data 30 Settembre 2013

info@internationalwebpost.org
Privacy Policy

Collabora con noi

Scrivi alla redazione per unirti ad un team internazionale di persone dinamiche ed appassionate!

Le collaborazioni con l’International Web Post sono a titolo gratuito, salvo articoli, contributi e studi commissionati dal Direttore responsabile sulla base di apposito incarico scritto secondo modalità e termini stabiliti dallo stesso.


Seguici sui social

Newsletter

Lascia la tua email per essere sempre aggiornato sui nostri contenuti!

Iscriviti al canale Telegram