ALLUVIONE EMILIA ROMAGNA- Meloni su commissario - Tajani: "Da Ue 400 milioni" - Ausl: "Nessun rischio sanitario"

Meloni irritata: "Commissario? Problema è trovare i soldi non chi li spende"
"Sul tema del commissario, sono francamente molto colpita del fatto che questo sia il dibattito che vi interessa quando si stanno ancora celebrando i funerali delle persone. Per cui, noi ci stiamo occupando di fare del nostro meglio e di trovare i soldi, quando arriverà il tempo della ricostruzione ci occuperemo del commissario della ricostruzione. Diciamo che oggi il mio principale problema non è chi spende i soldi, è trovarli. E vale anche per i governatori di centrodestra...". Così il premier Giorgia Meloni, intervenendo in un punto stampa a Bologna con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
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Tajani: "Da Fondo solidarietà Ue 400 milioni"
Dal Fondo di solidarietà dell’Unione europea arriveranno circa 400 milioni di euro per l’Emilia Romagna e le popolazioni colpite dall’alluvione in Italia, ha spiegato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in una intervista a Tg1 Mattina. "Sono conti che dovranno essere fatti a Bruxelles", dove "faranno in modo di votare in tempi rapidissimi in modo che l’Italia possa avere questi fondi che serviranno da ristoro", ha sottolineato.
Ausl: "Nessun rischio sanitario"
"Non c’è nessun allarme sanitario al momento" in Emilia Romagna dopo l’alluvione. Lo precisano dall’Ausl Romagna, in merito ai rischi infettivi e sanitari che possono insorgere in situazioni caratterizzate da acque stagnanti, come in questi giorni nelle aree alluvionate.
I media locali hanno parlato di un paio di casi di gastroenterite che si sono presentati in pronto soccorso, ma non ci sarebbero attualmente segnali di aumento di queste infezioni, in associazione alla situazione determinata dall’alluvione, spiegano dall’azienda sanitaria.
Quelle che sono state messe in campo sono "azioni preventive", puntualizza l’Ausl, confermando le raccomandazioni contenute nel vademecum predisposto dal Dipartimento aziendale di Sanità pubblica: "Sono norme di buonsenso stabilite dall’Oms", Organizzazione mondiale della sanità, "norme igieniche da adottare in situazioni di questo tipo".
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