AL VIA IL PROGETTO ARCHEOVERSO

Il metaverso nel mondo culturale

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E stata sottoscrittain questi giorni la convenzione tra Centro di Ricerca DigiLab della Sapienza UniversitaÌ€ di Roma e CoopCulture, con cui viene messo in atto un nuovo modello di collaborazione progettuale strutturata tra università e impresa. Questo atto va a integrare un percorso già avviato che vede Sapienza UniversitaÌ€ di Roma e CoopCulture soci del Centro d’Eccellenza del Distretto Tecnologico della Cultura della Regione Lazio (DTC) e uniti da un partenariato esteso all’interno della missione 4 del PNRR “Istruzione e Ricerca”. In questo scenario, si inserisce l’innovativo progetto ArcheoVerso che vedrà Coopculture e Digilab impegnati in diverse fasi di lavoro nell’arco dei prossimi due anni.

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DigiLab

Il Centro di ricerca DigiLab ha la missione di sviluppare la ricerca scientifica interdisciplinare nell’area dei beni e della produzione culturale, di gestire strumentazioni e laboratori particolarmente complessi nel settore delle tecnologie digitali per la cultura, di comunicare e valorizzare i patrimoni culturali. A DigiLab aderiscono oltre cento ricercatori della Sapienza UniversitaÌ€ di Roma, a loro volta afferenti a 14 Dipartimenti.

CoopCulture

CoopCulture è una società cooperativa con sedi in tutta Italia che si occupa della gestione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. È presente in oltre 250 strutture tra musei, aree archeologiche, luoghi di cultura, biblioteche e borghi in tutta Italia, con quasi 2.000 dipendenti (oltre il 70% donne). Sviluppa ed eroga soluzioni, abilitate dalle nuove tecnologie, volte a reinventare la fruizione degli spazi e dei servizi culturali per raggiungere tutti i pubblici con linguaggi e modalità differenti. CoopCulture è impegnata a diffondere il valore della cooperazione come modello di impresa sostenibile e inclusiva, sviluppando crescita e occupazione nei territori in cui opera e affiancando imprese e Istituzioni nazionali e locali nella creazione di nuovi modelli partenariali di valorizzazione delle risorse culturali e territoriali, in allineamento agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

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Al crescere della consuetudine degli utenti con le esperienze immersive digitali, i musei e le altre organizzazioni culturali hanno avuto l’opportunità di mettere a loro disposizione la realtà virtuale per far vivere le proprie collezioni e mostre. Diversi gruppi di ricerca a livello internazionale hanno sondato le possibilità del digitale nel campo culturale ma resta da scoprire il possibile impatto positivo del metaverso sul mondo culturale per l’implementazione di progetti innovativi.

ArcheoVerso si pone l’obiettivo di esplorare le potenzialità degli universi digitali per la valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, mettendo a punto un ecosistema metodologico e tecnologico per la creazione, fruizione, interazione in realtà immersiva e aumentata, nonché per la formulazione di soluzioni di sostenibilità economica per le progettualità incentrate sui metaversi.

Il progetto

cms_28599/3.jpgIl progetto prevede in sintesi: la definizione delle tecnologie più idonee per rendere varia e interessante l’esperienza dell’utente nel metaverso digitale, comprendendo la realizzazione di una piattaforma scalabile finalizzata alla creazione e all’articolazione degli ambienti virtuali; lo sviluppo di pacchetti di servizi per la valorizzazione del luogo della cultura individuato; la costruzione dell’attività all’interno dell’ambiente virtuale per il coinvolgimento e la gestione del pubblico con un approccio centrato sulla comunità; lo sviluppo di servizi di didattica sulle tematiche relative a tecnologia, “cultural heritage” e innovazione sociale (servizi erogati freemium, ovvero in parte gratuitamente in parte a pagamento).

Per la prima fase progettuale e lo sviluppo del prototipo, è stato scelto un luogo della cultura che renderà possibile il monitoraggio di risultati a un anno dalla sua implementazione e quindi di essere replicato e reso scalabile a livello nazionale. Si tratta delle Case Romane del Celio, un antico complesso residenziale romano, ancora poco noto seppure alle spalle del Colosseo. Una scelta non casuale ma dettata dalla volontà di studiare una fruizione più diffusa del patrimonio culturale della città e favorire così il decongestionamento dell’area intorno al monumento più visitato d’Italia. Un sito, quindi, in grado di inserirsi in diversi elementi di sviluppo strategico: smart mobility, valorizzazione di percorsi secondari, creazione di comunità di sostegno e sviluppo.

Ilaria Leccese

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