ANCHE L’OLANDA SOTTO ATTACCO HACKER

La polizia olandese lancia una piattaforma anti ransomware

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Secondo quanto emerge dagli ultimi dati sulla cybercriminalità raccolti dalla Commissione europea, gli attacchi informatici su larga in Europa sono passati da 432 nel 2019 a 756 nel 2020, registrando un aumento del 75% rispetto al 2019. Sembrerebbe quindi che anche l’Olanda sia stata presa di mira da un attacco hacker, o più precisamente da un attacco ransomware: a lanciare l’allarme sono i direttori di tre importanti società olandesi di sicurezza informatica (Eye, Hunt & Hackett e Northwave) che, parlando ai media nazionali, hanno chiesto un intervento urgente del governo. Anche se si sa ancora poco della vicenda, il virus sembrerebbe lo stesso che attaccò e infettò i dati sanitari della Regione Lazio.

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Ma che cos’è un ransomware e come tutelarsi da questi? Essi sono dei tipi di software malevoli (comunemente detti malware), che nascondendosi dietro a un file scaricato o a una debolezza di rete limitano l’accesso del dispositivo che infettano, richiedendo un riscatto (dall’inglese “ransom”) da pagare per rimuovere la limitazione. Ad esempio alcune forme di ransomware bloccano il sistema e intimano all’utente di pagare per sbloccare il sistema, altri invece cifrano i file dell’utente chiedendo di pagare per riportare i file cifrati in chiaro. Secondo quanto emerge dagli ultimi dati sulla cybercriminalità raccolti dalla Commissione europea, gli attacchi informatici su larga in Europa sono passati da 432 nel 2019 a 756 nel 2020, registrando un aumento del 75% rispetto al 2019.

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Il disservizio causato dall’attacco alla Regione Lazio può aiutare a comprendere come uno di questi tipi di malware sono riusciti ad impattare nella società odierne. Inoltre, l’allarme che arriva dall’Olanda potrà aiutare ulteriormente a creare attenzione (politica e sociale) attorno ad un problema che rischia di deflagrare con sempre maggior impatto. Infine, proprio per cercare di arginare la crisi che la polizia olandese ha lanciato il sito “No More Ransom”, che offre informazione atte a evitare e a risolvere potenziali attacchi. Il sito ha integrato anche un modulo che consente di indentificare il tipo di ransomware che ha colpito un dispositivo, inoltre se presente, farà scaricare all’utente anche l’annessa chiave di decriptazione.

Francesco Maria Tiberio

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