ANCORA DUE CHIESE DATE ALLE FIAMME IN CANADA
In cerca di giustizia dopo i ritrovamenti shock dei resti di nativi

In Canada gli animi sono accesi, nel vero senso della parola. Dopo gli episodi analoghi registrati nei giorni scorsi, due chiese - quello da Sant’Anna e quella di Chopaka - sono state date alle fiamme nel Canada occidentale in seguito al rinvenimento di circa un migliaio di tombe anonime nei pressi di ex scuole per nativi amministrate dai cattolici nella British Columbia. Gli incendi sono stati appiccati a distanza di un’ora l’uno dall’altro, probabilmente dalla stessa mano. Il sergente Jason Bayda, della polizia reale canadese, ha fatto sapere che “entrambe le chiese sono state distrutte”.
Appena due giorni prima era stata annunciata la scoperta di altri 750 resti a Marieval, nei pressi di un ex collegio gestito dalla Chiesa. Il primo episodio del genere si era verificato già il mese scorso, quando l’intero paese era rimasto sconvolto dopo il ritrovamento di 215 bambini, ormai ridotti a sole ossa, a testimonianza dell’azione persecutoria e violenta dei cattolici nei confronti dei piccoli nativi.
Il primo ministro canadese ha speso parole di rammarico in riferimento ai macabri ritrovamenti, annunciando che potrebbe rendersi necessario l’avvio di un’indagine penale. Troudeau ha definito quanto emerso come “terribili errori” che macchiano irrimediabilmente la storia del Canada, nazione che per troppi anni ha osservato una disumana politica di assimilazione forzata nei confronti dei nativi. A tal proposito, il premier ha persino invitato il Santo Padre a scusarsi per gli orrori commessi dalla Chiesa cattolica.
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