ANCORA UN PAREGGIO PER MANCINI
Contro la Svizzera, Berardi stecca la palla, Jorginho sbaglia un rigore e la qualificazione diretta si complica

Ancora un pareggio, anche se a reti inviolate, per la nazionale di calcio italiana. Il match clou del Girone C tra Italia e Svizzera ha fatto emergere dei dati rilevanti da entrambi i fronti: quella di Mancini non è la squadra cinica e determinata di Euro2020 e gli svizzeri non sono quelli del 3-0 subito a giugno contro gli Azzurri allo Stadio Olimpico. Il pareggio (menomale) raccolto al ‘St. Jakob – Park’ di Basilea, lascia l’Italia con il rammarico di non aver preso i 3 punti necessari a mettere un grosso sigillo sulla qualificazione ai mondiali in Qatar. Dopo cinque turni, è vero, siamo sempre primi nel girone a quota 11, quattro in più della Svizzera che, a dire il vero, rispetto all’Italia, ha disputato due partite in meno. Quanto visto con la Bulgaria prima e ieri contro l’undici di Murat Yakin, succeduto a Vladimir Petkovic alla guida degli elvetici, è la prova che la nazionale di Roberto Mancini non ha ancora ritrovato una condizione fisica tale da sovrastare l’avversario in ogni fase di gioco, continuando, a mio parere, a essere molto inadeguata nella parte centrale dell’attacco, con un Ciro Immobile che continua a litigare con il pallone. Il match contro la Svizzera, alla fine, ha regalato poche emozioni ai tifosi italiani.
Agli elvetici sta abbastanza bene il pareggio e a noi resta la consolazione di aver raggiunto con 36 risultati utili consecutivi, superando Brasile e Spagna, il record di imbattibilità con una striscia iniziata il 10 ottobre 2018 con l’1-1 nell’amichevole contro l’Ucraina. Mercoledì prossimo l’undici di Mancini scende in campo a Reggio Emilia contro la Lituania, mentre la Svizzera gioca in Irlanda del Nord. Adesso il cammino degli Azzurri si è fatto un pochino complicato, considerate le due partite in meno della squadra allenata da Yakin e dal fatto che per vincere il girone e accedere direttamente alle fasi finali in Quatar, bisognerà vincere tutti i restanti match, fermo restando che gli svizzeri possano anche subire qualche scivolone nel loro cammino di qualificazione.
LA SINTESI DEL MATCH
L’avvio di gara si è giocato a ritmi elevati con la squadra di Yakin molto aggressiva nel pressing per cercare di mettere in difficoltà i nostri portatori di palla che, tutto sommato, non si sono mai fatti intimorire. L’occasione veramente ghiotta per gli Azzurri, nella prima frazione di gara, passa per i piedi di Berardi che raccoglie una bella verticalizzazione di Locatelli (sempre nel vivo del gioco azzurro), ma l’attaccante del Sassuolo sciupa facendosi chiudere lo specchio della porta dall’ottimo Sommer. I padroni di casa cercano di non cedere terreno a centrocampo, ma gli uomini di Mancini riescono comunque a manovrare nella tre quarti avversaria per il tridente Insigne-Immobile-Berardi. Nei minuti di recupero l’Italia sfiora il gol:punizione di Insigne direttamente in porta da posizione defilata, vola Sommer.
Al 51’ del secondo tempo arriva l’altra occasione per l’Italia, grazie al rigore concesso dallo spagnolo del Cerro Grande: Rodriguez sbaglia il rinvio, stende Berardi in area e Jorginho mette nelle mani di Sommer un rasoterra tirato alla moviola. C’è tempo nella ripresa per vedere in campo Zaniolo e Chiesa (inspiegabilmente partito non titolare), ma le cose non cambiano. La partita finisce in parità.
(photo courtesy FIGC)
Lascia un commento
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.