ANNA ARCHER
Tra fede e vita bohémien
Nata a Skagen, 18 agosto 1859 e morta nella stessa città 15 aprile 1935) è considerata una delle più grandi pittrici della Danimarca.
Fece parte della Scuola di Skagen, una comunità di artisti che aveva sede nell’estrema punta settentrionale dello Jutland.
Anna Ancher preferì dipingere degli interni, ritraendovi i semplici temi della vita di tutti i giorni della gente di Skagen, e dando la preferenza ai pescatori, alle donne e ai bambini.
Si preoccupò principalmente di esplorare gli effetti delle luci e dei colori.
Ma si impegnò anche nella creazione di composizioni più complesse.
I suoi lavori spesso sono rappresentativi dell’arte danese nei paesi esteri.
Fu anche nota per aver ritratto anche delle persone esterne alla colonia artistica di Skagen, inclusa una vecchia donna cieca.
Anna Ancher fu premiata per il suo quadro Sørg (1902), che raffigura una donna nuda dai lunghi capelli biondi su un lato del dipinto, una croce funeraria nel mezzo e una vecchia pia donna vestita di nero.
L’atmosfera religiosa del quadro può essere messa in relazione con l’educazione religiosa ricevuta dalla Ancher.
La rappresentazione della donna nuda è unica per quel tempo, dato che quella figura femminile non è stata evidentemente immaginata come un elemento erotico e non è stata di certo pensata per gli sguardi maschili.
Alcuni asseriscono che quest’opera riflette la posizione dell’autrice come donna di fede e al tempo stesso legata al tradizionale stile di vita bohémien degli artisti; tutto ciò è indicativo di un intimo conflitto dell’artista.
Anna Ancher fu considerata ben presto una delle grandi artiste danesi, in virtù della sua abilità di pittrice e della sua sensibilità per il colore.
La sua arte (un chiaro esempio di Post-impressionismo) fonda la sua espressione nell’arte moderna nordica, ma compie un passo avanti verso una più veritiera rappresentazione della realtà.
Gruppo arte e cultura di Orietta Paganotti
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