APPEAL ARCHITETTONICO E CULINARIO

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Expo 2015 sta funzionando bene e se uno dei parametri per stabilirlo è il numero di accessi giornalieri i conti tornano. La media di visitatori al sito espositivo è di 60 mila, cifra non da poco considerando gli scetticismi iniziali e quella che viene definita “fase di rodaggio” da cui nessun evento più o meno lungo sfugge. I visitatori sono soprattutto scolaresche e giovani, catturati dalla caratteristica precipua di questo Expo: il mix di innovazione e tradizione. I vari padiglioni hanno un elevato appeal architettonico e al loro interno presentano spazi espositivi, mostre e angoli di bontà che attirano folle di turisti. Il problema code è sempre dietro l’angolo, o meglio, davanti al padiglione: dal Padiglione Zero, che si erge imponente proprio di fronte ai tornelli, al Padiglione del Brasile (quello delle reti sopraelevate), dal Padiglione Italia a quello kazako, dove la fila è ininterrotta a tutti gli orari. Tutti percorrono allegramente il Decumano, il vialone centrale lungo 1.8 chilometri che ogni giorno assume sembianze diverse e che congiunge le estremità dell’Esposizione, dal Padiglione Zero a quello dello Sloow Food e della Biodiversità.

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A proposito di quest’ultima, nelle ultime ore si è tenuta la giornata mondiale della biodiversità, in occasione della quale la Coldiretti ha presentato ad Expo lo scrigno dei semi perduti, con varietà a rischio di estinzione da seminare nel proprio orto per contribuire alla salvaguardia della biodiversità.

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A Cascina Triulza, padiglione della Società Civile, è stato inaugurato il caseificio “MI2015” (realizzato appositamente per Expo) e destinato a produrre Grana Padano con latte esclusivamente milanese. Il caseificio sarà operativo per tutta la durata di Expo 2015 e i visitatori di Cascina Triulza avranno l’opportunità di assistere all’intero processo di lavorazione del formaggio Dop più consumato al mondo. Le forme prodotte in Expo verranno vendute all’asta e il ricavato sarà devoluto in beneficienza a favore dei bambini dell’Ospedale Pediatrico di Haiti.

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Nei giorni scorsi si sono tenuti il National Day del Montenegro e l’inaugurazione dello spazio espositivo di Cuba. Il Montenegro è presente nel Cluster del Bio-Mediterraneo con uno spazio espositivo di 250 metri quadrati. “Si tratta di una presenza significativa – ha spiegato il Commissario Generale Pasquino – perché sviluppa temi cruciali come quelli della sostenibilità e dello sviluppo agricolo, nonché quello della lotta contro lo spreco alimentare”. Il rapporto tra Italia e Montenegro è antico e sempre più saldo: “Il 26 maggio - ha ricordato Pasquino - il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella sarà a Podgorica: questa occasione marcherà certamente un momento fondamentale delle nostre relazioni”. Il concerto del chitarrista Miloš Karadaglić, altri eventi musicali e la visita al Padiglione Italia hanno completato la Giornata Nazionale del Montenegro.

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All’evento organizzato da Cuba all’interno del cluster del cacao e cioccolato sono intervenuti la Console Generale di Cuba a Milano, Oneida Baró Estrada, la Vice Presidente della Camera di Commercio cubana, Odalis Seijo García, e la responsabile del padiglione Milena Perez Cebero. “Cuba è presente con uno spazio piccolo – ha sottolineato la Console Generale - ma sicuramente grande per i temi che saranno trattati, in linea con la filosofia che ispira l’Esposizione Universale". Al termine dell’incontro, c’è stato un brindisi collettivo con il tipico mojito dell’isola caraibica.

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Expo Milano 2015 è sempre più il centro del mondo e ha fatto registrare una nutrita presenza di autorità di numerosi Paesi. In occasione delle celebrazioni della Giornata Nazionale della Svizzera (18 maggio) ha fatto visita il Presidente della Confederazione elvetica, Simonetta Sommaruga. Nei giorni scorsi è stata la volta del Presidente della Romania, Klaus Iohannis, del vice primo ministro della Spagna, Soraya Saenz de Santamaria Anton e – per la Giornata Nazionale della Repubblica Ceca – di Karla Slechtova, Ministro per lo Sviluppo Regionale. Dall’inaugurazione di Expo c’è un vero e proprio via vai di personalità politiche: da Federica Mogherini e Martin Schulz, rispettivamente Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza e Martin Schulz, Presidente del Parlamento Europeo. Giusto per fare qualche nome, passando ai Paesi, hanno fatto tappa al padiglione belga il Ministro dell’Economia, Kris Peeters, il Ministro dell’Interno, Jan Jambon, e il Ministro degli Affari esteri, Didier Reynders. Per la Francia ecco Laurent Fabius, Ministro degli Affari Esteri e dello Sviluppo Internazionale, Segolene Royal, Ministro dell’Ecologia, Sviluppo Sostenibile e dell’Energia, e Stephane Le Foll, Ministro dell’Agricoltura. Passando all’Africa ecco Mebrahtu Meles, Ministro dell’Industria dell’Etiopia, il Presidente della Repubblica del Congo, Denis Sassou N’Guesso, il Primo Ministro della Costa d’Avorio, Sem Daniel Kablan Duncan, il Ministro dell’Industria e del Commercio Estero dell’Egitto, Mounir Abdel Nour. E tanti altri.

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Ma la domanda che serpeggia tra i visitatori e probabilmente anche tra i vip, gli addetti ai lavori e quelli che ad Expo devono ancora andarci .. è una sola: dove si può mangiare? E soprattutto a che prezzo? Di fatto c’è qualche punto ristoro all’aperto abbastanza visibile ma non troppo, si incontrano variopinti food truck qua e là (all’esterno del Padiglione Olanda), mentre i ristoranti sono solitamente posizionati o sul retro o sulle terrazze a tetto dei padiglioni. I prezzi dei ristoranti e dello street food ci sono vari e per quanto ci si polemizzi su, non sono così distanti dai prezzi medi della città di Milano. Chef stellati e particolari dimostrazioni culinarie ovviamente fanno lievitare i conti. Riuscita perfettamente la trovata dell’ingresso serale (dopo le 19) a prezzo super ridotto: dopo il lavoro o il relax di fine settimana, un piacevole modo di trascorrere la serata tra colori, cibo e spettacoli.

Giacomo Giuseppe Marcario

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