ARTE VISIVA
Yayoi Kusama: Macchie e colori
Yayoi Kusama (Matsumoto, 22 marzo 1929) è un’artista giapponese.
Un giorno Kusama passando per un negozio vide un libro con i dipinti dell’artista Georgia O’Keeffe, e decise una volta visti di scriverle una lettera poiché la prese come una musa ispiratrice.
Nel 1958 si trasferisce a New York grazie alla risposta alla lettera di O’Keeffe ma anche attirata dal potenziale sperimentale della scena artistica dell’epoca.
Arrivata a New York ha iniziato realizzando dipinti monocromatici su larga scala, per i quali ha rapidamente guadagnato l’attenzione critica.
Il suo lavoro si basa sull’arte concettuale e mostra alcuni attributi di femminismo, minimalismo, surrealismo, art brut, pop art ed espressionismo astratto accomunati tutti dalla tecnica dei pois.
Yayoi Kusama è l’artista che ha riempito il suo mondo di macchie dai colori vivaci.
Soffrendo di allucinazioni e pensieri ossessivi sin da quando era bambina, la sua carriera è stata caratterizzata da bruschi cambiamenti nelle aree in cui lavora: film, pittura, poesia e "happening" per citarne solo quattro.
La sua natura incredibilmente coinvolgente, quella che a volte ha definito "obliterazione’’, è rimasta l’unica costante - dai suoi primi disegni quadrati di quattro pollici degli anni ’40 influenzati dai dipinti tradizionali di Nihonga, al lavoro che sta ancora creando oggi, a detta di tutti, formidabile come sempre a 91 anni.
Gruppo arte e cultura di Orietta Paganotti
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