AUSTRALIA:APERTA UN’INCHIESTA SUI CRIMINI DEI SOLDATI AUSTRALIANI

Uccisi 39 civili in Afghanistan tra il 2009 e il 20013

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In tempi non sospetti, l’Australia ha dato avvio a un’inchiesta volta ad accertare le responsabilità dei suoi soldati nell’assassinio di civili in Afghanistan. Secondo molte testimonianze, l’atto di uccidere persone innocenti rappresentava una prova di forza affrontata dai più giovani per ordine dei loro superiori. Si trattava, quindi, di una sorta di rito di iniziazione alla loro carriera militare, definito blooding.

Le indagini hanno ripercorso l’attività dei militari australiani in Afghanistan nel periodo di tempo compreso tra il 2005 e il 2016. Tra i colpevoli sono stati individuati 19 soldati di stanza in Afghanistan, accusati di aver tolto la vita a civili e prigionieri al di fuori della battaglia.

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Secondo John Campbell, capo dell’ADF, quanto accaduto in Afghanistan è espressione di una distorta interpretazione dei valori militari, trasmessa poi ai più giovani. L’aspetto più grave, però, è che i delitti commessi sarebbero stati coperti dagli ufficiali dell’esercito, i quali hanno omertosamente taciuto.

Intanto, il primo ministro australiano ha espresso un profondo dispiacere per la faccenda, mettendosi subito in contatto con le autorità afghane per garantire giustizia su quanto accaduto. Secondo fonti vicine al governo, il caso passerà a una corte di giustizia australiana, al di fuori del controllo delle forze armate; i più scettici pensano che i processi inizieranno tra qualche anno, nonostante le continue rassicurazioni del governo australiano sull’efficienza degli organi di giustizia del paese.

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Alle tante testimonianze raccolte si aggiunge un video circolato qualche settimana fa, in cui alcuni soldati australiani riferiscono a un loro superiore di aver tolto la vita a un prigioniero. Grazie alle testimonianza di un commilitone, che ha preferito restare anonimo coperto da nome fittizio, la BBC avrebbe infatti ricostruito l’inquietante vicenda che riguarda un raid notturno nel nord dell’Afghanistan - dove le forze armate australiane cooperavano con quelle statunitensi – risalente all’estate del 2012. Il militare intervistato ha dichiarato che durante la missione furono catturate sette persone ma, siccome a bordo dell’elicottero potevano essere trasportati solo sei prigionieri, un soldato sparò a uno di loro.

Francesco Ambrosio

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