A BRIDGE OF TIES AND CULTURES BETWEEN LAGOS AND THE NEAPOLITAN CITY

The interactive structures of Temitayo Ogunbiyi on display at the Madre in Naples

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In the historic heart of Naples, the three floors of the nineteenth-century Palazzo Donnaregina house the Madre - Donnaregina contemporary art museum.

The Madre museum of contemporary art Donnaregina is located in the historic heart of Naples, on the "via dei Musei", a few meters from the Duomo, the National Archaeological Museum and the Academy of Fine Arts, where the ancient district develops of San Lorenzo.

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The museum takes its name from the building that houses it, Palazzo Donnaregina, which, like the whole area in which it stands, owes its name to the Monastery of S. Maria Donnaregina, founded by the Swabians (13th century) and then enlarged and rebuilt in 1325 by Queen Maria of Hungary, wife of Charles II of Anjou.

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Today only the church of the same name remains of the ancient convent complex, which overlooks Piazza Donnaregina, built in the Baroque period, and the fourteenth-century church of "old" Donnaregina, in Gothic style, which hosted exhibitions and special events organized by the Mother.

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The Donnaregina Foundation for Contemporary Arts has commissioned Temitayo Ogunbiyi, an artist who lives and works in Lagos, to create a playground, a play space specially designed for the Madre.

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Interactive sculptures - designed inspired by intertwined vines, hairdressing techniques and the itinerary traced by Google Maps between Lagos and Naples - transform the museum’s internal courtyard into a playground and a garden, where children and families can play. Temitayo Ogunbiyi’s artistic research, which often draws inspiration from the natural context, local identities and traditions, is also the starting point for a cycle of workshops entitled Planting and plant love, organized as part of Madre Factory 2020.

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Through references to local botany and the comparison between Campania and Nigerian culinary stories, the work is inserted into "nature", building an ideal space inside the courtyard where children of all ages learn to take care of a garden that will become a collective heritage.

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Temitayo Ogunbiyi explores the relationship between environment, line and representation. Moving between drawing, painting, sculpture and installation, his work responds and creates dialogues between global current events, anthropological histories and botanical cultures. Systems that capture, mediate and direct the movement of people and goods are frequently the subject of his research.

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The artist created his first functional playground in 2018, integrating building materials and everyday objects in a composition with abstract stimuli. To date there are three playgrounds made by Ogunbiyi. The artist has received numerous scholarships and awards, including a Smithsonian Artist in Research Fellowship and a Ford Foundation Scholarship.

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His works have been included in exhibitions at the Pulitzer Foundation for the Arts, the Center for Contemporary Art Lagos, the Museum of Contemporary African Diasporan Arts (Brooklyn, NYC), the Perm Art Museum, the Dom Umenia (Bratislava, Slovakia), the Berlin Art Projects, the Fries Museum in Berlin and, more recently, the 2019 Lagos Biennial of Contemporary Art.

The project for one of its play areas also appeared in a curatorial publication commissioned by the 10th Berlin Biennale. Ogunbiyi holds a Bachelor of Arts from Princeton University (2006) and a Master of Arts from Columbia University (2011). The artist, of Nigerian / Jamaican / American origins, lives and works in Lagos.

cms_20311/italfahne.jpgUn ponte di legami e culture tra il Lagos e la città partenopea
Le strutture interattive di Temitayo Ogunbiyi in mostra al Madre di Napoli

Nel cuore storico di Napoli, i tre piani dell’ottocentesco Palazzo Donnaregina ospitano il Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina.

Il Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina si trova nel cuore storico di Napoli, sulla “via dei Musei”, a pochi metri dal Duomo, dal Museo Archeologico Nazionale e dall’Accademia di Belle Arti, lì dove si sviluppa l’antico quartiere di San Lorenzo.

Il museo trae il proprio nome dall’edificio che lo ospita, il Palazzo Donnaregina, che come tutta l’area in cui sorge deve la denominazione al Monastero di S. Maria Donnaregina, fondato dagli Svevi (XIII secolo) e poi ampliato e ricostruito nel 1325 dalla Regina Maria d’Ungheria, moglie di Carlo II d’Angiò. Dell’antico complesso conventuale rimangono oggi solo la chiesa omonima, che si affaccia su piazza Donnaregina, costruita in epoca barocca, e la chiesa trecentesca di Donnaregina “vecchia”, in stile gotico, che ha ospitato mostre ed eventi speciali organizzati dal Madre.

La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee ha commissionato a Temitayo Ogunbiyi, artista che vive e lavora a Lagos, la creazione di un playground, uno spazio di gioco, appositamente concepito per il Madre. Sculture interattive – disegnate ispirandosi a viti intrecciate, tecniche di acconciatura e all’itinerario tracciato da Google Maps tra Lagos e Napoli – trasformano il cortile interno del museo in un terreno di gioco e un giardino, dove bambini e famiglie possono giocare.

La ricerca artistica di Temitayo Ogunbiyi, che spesso trae ispirazione dal contesto naturale, dalle identità e dalle tradizioni locali, è anche il punto di partenza per un ciclo di laboratori dal titolo Planting and plant love, organizzato nell’ambito di Madre Factory 2020.

Attraverso i riferimenti alla botanica locale e al confronto tra le storie culinarie campane e nigeriane, l’opera viene inserita nella “natura”, costruendo all’interno del cortile uno spazio ideale in cui i ragazzi di tutte le età imparano a prendersi cura di un giardino che diventerà patrimonio collettivo.

Temitayo Ogunbiyi esplora il rapporto tra ambiente, linea e rappresentazione. Muovendosi tra disegno, pittura, scultura e installazione, il suo lavoro risponde e crea dialoghi tra l’attualità globale, le storie antropologiche e le culture botaniche. I sistemi che catturano, mediano e dirigono il movimento delle persone e delle merci sono frequentemente oggetto della sua ricerca. L’artista ha realizzato il suo primo parco giochi funzionale nel 2018, integrando, in una composizione dagli stimoli astratti, materiali da costruzione e oggetti d’uso quotidiano. Ad oggi sono tre i playground realizzati da Ogunbiyi.

L’artista ha ricevuto numerose borse di studio e premi, tra cui una borsa di studio Smithsonian Artist in Research Fellowship e una borsa di studio della Ford Foundation. Le sue opere sono state incluse in mostre presso la Pulitzer Foundation for the Arts, il Centre for Contemporary Art Lagos, il Museum of Contemporary African Diasporan Arts (Brooklyn, NYC), il Perm Art Museum, il Dom Umenia (Bratislava, Slovacchia), il Berlin Art Projects, il Fries Museum di Berlino e, più recentemente, la Biennale d’Arte Contemporanea di Lagos del 2019.

Il progetto di una sua area gioco è apparso anche in una pubblicazione curatoriale commissionata dalla X Biennale di Berlino. Ogunbiyi ha conseguito un Bachelor of Arts alla Princeton University (2006) e un Master of Arts alla Columbia University (2011). L’artista, di origini nigeriano / giamaicano / statunitensi, vive e lavora a Lagos.

Domenico Moramarco

Tags: Temitayo Ogunbiyi Museo Madre Napoli

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