A PROPOSITO DI GUERRE

Istantanee d’autore 8 aprile 2023

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Avevo letto qualcosa su come si svolgevano le guerre nel periodo medievale, o le persecuzioni agli eretici o tutte quelle vicende nelle quali avevo notato a quali livelli poteva arrivare la cattiveria dell’uomo.

Leggendo delle guerre di oggi, mi rendo conto che se progresso c’è stato si tratta solo di quello tecnologico.

Mettendo da parte una serie di fatti che ruotano attorno a questo argomento, continuiamo a trattare della guerra, o meglio, di alcuni risvolti che continuano ad esaltare la malvagità degli uomini.

Abbiamo saputo che l’esercito russo in Ucraina usa proiettili con uranio impoverito.

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Che significa? Che dopo l’esplosione si sprigionano micropolveri che poi si depositano sul terreno e che entreranno nell’organismo o inalate o attraverso gli alimenti. E vengono fatte circolare dal sangue.

Un veleno che gradualmente uccide militari e civili.

In questo caso le prime vittime causate dalla Russia sono proprio i suoi ragazzi che combattono.

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Questa notizia ha provocato qualche protesta formale, e nonostante la repulsione che ogni essere civile dovrebbe sentire verso questa vergogna, il premier inglese ha annunciato che invierà in Ucraina proiettili all’uranio impoverito.

Se ne deduce che molti giovani ucraini che combattono per la patria saranno le vittime di questo flagello.

Ci stiamo abituando a queste notizie che riguardano fatti e luoghi lontani ma, in questo caso, riguarda anche i nostri ragazzi.

7600 militari italiani che hanno partecipato alle ultime missioni all’estero si sono ammalati di cancro per l’esposizione all’uranio impoverito e 400 sono morti di tumori e leucemia.

La seconda prova di crudeltà mentale è la costruzione e la disseminazione delle mine antiuomo, che vengono nascoste in vaste aree dove magari cammineranno dei militari ma certamente molta gente inerme.

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Calpestandole ne provocano l’esplosione e, bene che vada, si resta terribilmente mutilati.

Chi prende queste decisioni non può non conoscere questi dati.

La Croce Rossa ha calcolato che una media di 2000 persone al mese sono vittime di questi aggeggi.

Si calcola che ne siano state disseminate 113 milioni nei vari Paesi teatro di eventi bellici.

125 nazioni si sono incontrate ad Ottawa per discuterne la messa al bando ma Russia, Stati Uniti, Cina, India, Pakistan, Egitto e Turchia non hanno firmato l’accordo.

Solo nel 2020 le mine hanno ucciso 2000 bambini.

Un messaggio in una bottiglia che non raggiungerà mai una riva e non verrà mai aperta: se proprio vi piacciono le guerre, potreste almeno fissare delle regole, quantomeno per non massacrare chi vuole vivere in pace?

Giacomo Carlucci

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