A TU PER TU CON NOCTA
In esclusiva per l’International Web Post
“Dimmi chi sei”, il nuovo singolo del cantautore e rapper NOCTA, è disponibile, dallo scorso 24 febbraio, in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali di streaming e download, su etichetta Mind The Gap distribuito ADA Music Italy.
In concomitanza è uscito anche il video ufficiale su YouTube:
Il brano, in una declinazione giovane, dedicato alla ricerca di un equilibrio fra amore e fragilità, fra amore e delusioni, fra ordine e disordine.
«Trovare l’ordine nel disordine è il centro di questo brano – racconta NOCTA.Il tema affrontato è proprio quello di riuscire a stabilire un equilibrio, indipendentemente dal continuo caos che si ha intorno. Riuscire ad amare nonostante le continue delusioni è un’abilità che vorremmo avere tutti, dunque dimmi chi sei tu che ho di fronte; posso fidarmi di te? Posso fidarmi di me?».
Giulio Felicissimo, è un giovane artista di Sorrento. Classe 2003. La musica ha sempre fatto parte della sua vita e col tempo si è avvicinato, da autodidatta, alla scrittura e alla composizione dei suoi pezzi.
Nocta e Giulio convivono artisticamente, entrambi sono pezzi di un puzzle di emozioni e sentimenti, che vengono raccontati nella sua musica viscerale e intensa.
Inizia all’età di quattordici anni scrivendo “poesie” e testi di qualsiasi genere. Partendo dai banchi di scuola, passando alle note del telefono, ai fogli volanti e ai muri. Le sue giornate però sono sempre state alimentate da musica nelle orecchie 24 ore su 24
Il 24 febbraio scorso è uscito il tuo nuovo singolo "Dimmi chi sei" . Ci racconti come e’ nato?
“Dimmi chi sei” l’ho scritta più di un anno fa. Quel giorno stavo ascoltando “Non lasciarmi cadere” di Chiello. Quella canzone riuscì a suscitare in me un’ispirazione inimmaginabile. Così chiamai Davide per dirgli che avevo intenzione di comporre da zero una ballad al pianoforte. Nel pomeriggio mi inviò un giro di accordi che mi convinse dal primo momento. Insieme ad un mio amico di canzoni (Giovanni Gambardella) scrissi la canzone in mezz’ora.
I tuoi brani sono tutti autobiografici? E mi riferisco in particolare ad un’altro tuo singolo che ha avuto molto successo "Ti sogno da un po".
Sì, i miei brani sono tutti autobiografici. In particolare “Ti sogno da un po’” è il brano con il quale sono riuscito a rendermi più trasparente possibile. Merita ancora di più del “successo” che ha avuto a parer mio.
Quel pezzo è un vero e proprio viaggio di emozioni tra strumentale e testo.
Come mai hai scelto come nome d’arte Nocta?
Il mio nome d’arte proviene dal latino “Noctis” che significa “Di notte”.
“Di notte/ Nocta” deriva dal fatto che le mie registrazioni, le mie scritture, la mia vita in generale sia prevalentemente notturna.
A quali artisti ti ispiri o ti sei ispirato?
Principalmente i miei ascolti vanno al cantautorato italiano, come Battisti, Dalla, Tenco.
Però ci sono anche ragazzi di oggi che mi ispirano particolarmente come Chiello, Nayt, Venerus…
Mi basta ascoltare una loro canzone per iniziare a scrivere qualcosa di nuovo.
È vera motivazione artistica.
A 14 anni già scrivevi poesie. Cosa ti ha spinto poi a trasformarle in canzoni?
Un evento in particolare mi ha spinto a trasformare le mie poesie in canzoni. A 16 anni iniziai a fare degli extra in un bar di piazza del mio paese. Una sera suonava una band ed il frontman era un mio collega di lavoro.
L’atmosfera che si creò fu assurda… Non c’era neanche spazio per portare i vassoi e le persone grifavano le canzoni in piedi con un drink in mano facendo quasi parte della band;
Capii che era quello che volevo anche io: il rapporto face to face con i tuoi fan e riuscire a trasmettere qualcosa che potesse unire le persone. Ricordo che il giorno dopo andai per la prima volta nello “studio” di un mio amico a registrare in un armadio con i cartoni delle uova il mio primo freestyle.
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