Abbandono: nuove proposte all’esame per contrastare il fenomeno

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“Potrai avere altri cento cani, lui avrà sempre e soltanto te”! A ricordarci che non è umano plasmare i sentimenti dei nostri amici a quattro zampe ai nostri comodi, arrivano nuove strette nel panorama sanzionatorio.

Abbandonare un animale in Italia è reato dal 2013. A stabilirlo, l’articolo 727 del Codice penale, che fissa una pena di anno di reclusione e una multa da mille a diecimila euro.

Per un fenomeno poco monitorato per mancanza di censimenti precisi da parte della Pubblica Amministrazione, si stima che ogni anno in Italia vengano abbandonati in media 80.000 gatti e 50.000 cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti.

Il periodo delle vacanze estive segna il tragico picco del fenomeno, pertanto i pallidi segnali di contenimento non devono far gridare alla vittoria, ma fare da sprone per una serie di provvedimenti mirati e risolutivi.

L’ultima proposta in tal senso, è quella presentata dal deputato di Direzione Italia Salvatore Matarrese che prevede, oltre all’innalzamento delle multe, anche il soggiorno ed il sostentamento dell’animale a spese di chi lo ha abbandonato in una struttura adeguata e il divieto di tenere con sé animali per almeno due anni.

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Pur convinti che la migliore soluzione per combattere questo genere di reati è la prevenzione tramite l’educazione e il progresso culturale, affidati in questo caso a chi ha il compito di formare le coscienze degli esseri umani nell’ambito dei contesti sociali, istituzionali nonché familiari e scolastici affinchè possano giungere tutti alla piena consapevolezza della pietà verso gli animali e alla considerazione degli stessi in quanto esseri viventi e senzienti, la proposta di legge intende comunque modificare l’articolo 727 del codice penale raddoppiando l’ammenda già prevista e introducendo un nuovo comma che prevede due pene accessorie. La pena che si intende introdurre appare adeguata soprattutto in considerazione del fatto che tende a ridurre le risorse pubbliche impiegate per la gestione degli animali nelle strutture che li ospitano. In questo caso è rilevante il dato comunicato dalla Lega antivivisezione che, pur se parziale e stimato, è utile ad evidenziare l’importanza di questa proposta di legge e a offrire un quadro generale della spesa di cui lo Stato si fa carico annualmente. E infatti, basti pensare che per ogni cane ospitato in un canile il comune versa circa 1.000 euro all’anno e i canili italiani ne contano circa 200.000 unità.

Ma la spesa sociale non è purtroppo l’unica ricaduta negativa: ogni anno 4000 incidenti stradali sono causati da animali randagi che vagano disorientati. Così riassume all’AdnKronos Marco Bravi, responsabile comunicazione e sviluppo delle iniziative e presidente del Consiglio Nazionale Enpa – “nonostante le nuove leggi abbiano fatto molto per contrastare gli abbandoni, il problema è ancora molto diffuso, e non riguarda solo i cani. In questo momento abbiamo un’emergenza negli abbandoni dei gatti che è aumentato del 50% ma preoccupano anche i “nuovi abbandoni”che coinvolgono tartarughe, conigli, furetti, iguane persino pitoni ed altri agli animali esotici, abbandonati con l’errata convinzione che, una volta liberati in natura, gli animali sapranno badare a se stessi. Qualsiasi animale cresciuto in cattività, tanto più se in un ambiente diverso dal suo, se viene abbandonato è destinato alla morte. Insomma, le leggi non sono sufficienti ad arginare il problema, le campagne animaliste servono in quanto coinvolgono la gente, vogliamo che siano consapevoli di come l’abbandono di un animale sia una vergogna indicibile, una crudeltà umana sugli animali, una dimostrazione di inciviltà!”.

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Secondo il Ministero della Salute italiano, “chi abbandona un cane non solo commette un illecito penale (legge 20 luglio 2004, n.189), ma potrebbe rendersi responsabile di omicidio colposo” qualora gli animali abbandonati provocassero incidenti stradali mortali.

Proprio in questi primi giorni di luglio l’Enpa è impegnata nella campagna antiabbandono che vede impiegati più di mille volontari della Protezione Animali nel tradizionale appuntamento giunto quest’anno alla sua quinta edizione. La Giornata Nazionale Anti Abbandono si è svolta in 130 piazze italiane, nelle scorse giornate dell’1 e del 2 luglio. Oltre alla petizione creata ad hoc su Firmiamo.it è stata lanciata la campagna “E’ l’inizio della vostra vacanza o solo della tua?”

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La Lav, da sempre impegnata in difesa degli animali, propone alcune misure tese a riformare la Legge 281/91 (Tutela animali d’affezione e prevenzione del randagismo) attraverso, ad esempio, il libero accesso di cani e gatti nei luoghi pubblici e nelle strutture turistiche, detrazioni fiscali su cibo e spese veterinarie per chi adotta un cane o un gatto, l’inserimento degli stessi nel certificato di “stato di famiglia”.

L’Anpana (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente) a fianco alla campagna istituzionale No Abbandono ha deciso di lanciare un ulteriore messaggio, ancora più positivo, attraverso la campagna In VacanzeCon.

Sono sempre di più le strutture ricettive che accolgono gli animali dei propri ospiti, così come aumenta il numero di spiagge accessibili ai cani. Il turismo sta cambiando, dunque, anche grazie all’aumentata sensibilità della società in cui viviamo e alle sempre più insistenti richieste del mercato. Perché quindi non scegliere di andare In VacanzaCon il proprio amico a quattro zampe?” si è chiesto Lorenzo Girardi, Presidente di Anpana Onlus.

La conferma arriva anche da “Vacanze a quattro zampe”, il portale nato dalla volontà della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente di fornire un servizio completo ed attendibile ai tanti milioni di italiani proprietari di animali domestici sulle strutture turistiche che accolgono anche animali.

Partire con il proprio amico, che sia a quattro zampe o a molte piume, infatti si può e l’Italia, in questo, offre la maggior percentuale di hotel disposti ad ospitare animali domestici, anche last minute. Secondo i dati di HotelTonight, che ha analizzato i servizi offerti dai suoi oltre 15.000 hotel partner, in Italia gli hotel pet friendly sono ben il 49.7%, percentuale superiore alla media mondiale (37%), europea (40%) e persino degli Stati Uniti (48%), da tempo all’avanguardia in questo tipo di servizi. A Torino va il riconoscimento di città più “Pet friendly”d’Italia.

Tra le strutture di servizi Animal-Friendly che operano sul territorio nazionale va ricordato il riconoscimento speciale conferito al Gruppo Autogrill “per il costante impegno nel garantire l’accesso agli animali d’affezione, in tutti i locali presenti sulla rete autostradale prevedendo, in alcune di queste anche veri e propri ‘fido park’ dove consentire un po’ di sgambamento durante i viaggi in autostrada”.

Ricordiamo che è attiva la campagna SALVA UN AMICO e che è presente su:

internet: www.emergenza24.org/salvaunamico

Facebook: www.facebook.com/salvaunamico

Twitter: #SalvaUnAmico

Maria Cristina Negro

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