Addio a Fabrizio Frizzi, il padre e il fratello che tutti avremmo voluto avere
Con la morte di Fabrizio Frizzi, avvenuta questa notte per emorragia cerebrale, ogni frase celebrativa, in altre occasioni retorica, diventa reale, anzi realistica.
Gentiluomo, pacato, sempre corretto, generoso, sorridente anche nelle avversità, umile, simpatico e troppo giovane per morire così improvvisamente…
La sua scomparsa, tuttavia, secondo chi lo conosceva bene, non può considerarsi del tutto inaspettata: il malore da cui era stato colpito lo scorso ottobre, durante la registrazione de L’Eredità - il quiz preserale di Rai Uno che conduceva avendo egregiamente preso il posto di Carlo Conti - si era rivelato un campanello d’allarme di qualcosa di più serio.
Frizzi non amava parlare della sua malattia, temendo di non poter più continuare a lavorare; sbilanciandosi solo un po’, una volta affermò che si era affidato fiducioso alle terapie ed alla ricerca, e che, se fosse guarito completamente, ne avrebbe parlato per continuare a sostenere i ricercatori.
Da anni impegnato nella conduzione della Maratona Telethon, aveva egli stesso dato esempio di elevata generosità donando il suo midollo per salvare la vita ad una paziente malata di leucemia.
La separazione dalla prima moglie, Rita Dalla Chiesa, è stata l’unica notizia capace di consegnare il suo nome al gossip. Poi il matrimonio con Carlotta Mantovan e la nascita di Stella, sua unica figlia.
Il doversi congedare dalle “sue ragazze”, senza la possibilità di veder crescere Stella, era il suo unico cruccio, forse nella consapevolezza delle sue delicate condizioni di salute.
Per noi, che fino a ieri sera lo abbiamo seguito in tv, sembra quasi impossibile che ciò sia avvenuto.
È riuscito, con la sua simpatia, con il suo sorriso, ad esorcizzare una malattia grave, così come, nella pacatezza ed umiltà che lo caratterizzavano, non si era mai vantato del suo successo e del riconoscimento ricevuto anni addietro dall’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che lo aveva nominato Commendatore.
La scomparsa di Frizzi rappresenta una grave perdita per il mondo dello spettacolo e della televisione italiana. Senza timore di cadere nella retorica, possiamo parlare di una dura perdita per tutti noi, che questa mattina, superata l’incredulità, abbiamo avuto la sensazione di dover elaborare un lutto, proprio come se ci fosse mancato un parente stretto.
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