Adesso Basta!!! L’Europa deve intervenire

Quattro Italiani morti e due feriti gravi

ATTENTATO_IN_TUNISIA.jpg

È di ventitrè morti, secondo l’ultimo conteggio diffuso dal governo tunisino, il bilancio dell’attacco al Museo del Bardo a Tunisi. Tra loro vi sono anche quattro Italiani e due feriti gravemente.

cms_1975/taglioAlta_001606.jpg

La Tunisia ha scoperto di essere sempre più infiltrata dai radicali islamici e dai gruppi armati. Il terrorismo internazionale semina terrore e morte, colpisce al cuore l’unica primavera araba che non era sfiorita nel sangue e nel caos. Un attacco che forse non a caso ha preso di mira il Museo del Bardo, dentro all’edificio del Parlamento, uno dei simboli del turismo, tra le principali fonti di entrata del Paese.

cms_1975/feriti_tunisi.jpg

I tunisini erano stati i primi arabi con la rivoluzione dei gelsomini nel gennaio 2011 ad abbattere il loro dittatore Ben Alì e il Paese aveva trovato faticosamente, tra attentati, omicidi politici e avanzata dei militanti salafiti e qaidisti, la sua strada democratica attraverso libere elezioni.

cms_1975/presidente_tunisino_Beji_Caid_Essebsi.jpg

In un messaggio televisivo, il presidente tunisino Beji Caid Essebsi , ha dichiarato che “Il terrorismo in Tunisia è un animale ferito e nei suoi confronti non avremo pietà”. Il capo dello Stato ha voluto tranquillizzare il popolo tunisino e tutti gli Stati amici che, con caparbietà, continueremo, sempre con più convinzione, “la strada della democrazia e la democrazia vincerà”. Essebsi ha definito i responsabili della strage del museo del Bardo dei "traditori", ha aggiunto che saranno "processati" e avranno la loro "giusta punizione". "Lo Stato vigila, prenderemo tutte le misure perché questo tipo di incidente non si ripeta mai più".

cms_1975/Carta_tunisia.jpg

In realtà la Tunisia è vulnerabile sia alle frontiere con la Libia, dove il valico di Ras Jedir è stato preso d’assalto dai profughi, che all’interno, dove Ben Guardane è ritenuto uno dei punti di passaggio per centinaia di jihadisti libici e tunisini.

cms_1975/isis-flag.jpg

A fronteggiare il terrorismo da sola l’eroica ma povera Tunisia non ce la può fare: servono mezzi, soldi e collaborazione tra servizi di intelligence .

Questa volta l’Europa si deve muovere.

Attilio miani

Tags:

Lascia un commento



Autorizzo il trattamento dei miei dati come indicato nell'informativa privacy.
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.

International Web Post

Direttore responsabile: Attilio miani
Condirettore: Antonina Giordano
Editore: Azzurro Image & Communication Srls - P.iva: 07470520722

Testata registrata presso il Tribunale di Bari al Nrº 17 del Registro della Stampa in data 30 Settembre 2013

info@internationalwebpost.org
Privacy Policy

Collabora con noi

Scrivi alla redazione per unirti ad un team internazionale di persone dinamiche ed appassionate!

Le collaborazioni con l’International Web Post sono a titolo gratuito, salvo articoli, contributi e studi commissionati dal Direttore responsabile sulla base di apposito incarico scritto secondo modalità e termini stabiliti dallo stesso.


Seguici sui social

Newsletter

Lascia la tua email per essere sempre aggiornato sui nostri contenuti!

Iscriviti al canale Telegram