Alimenti: in 10 anni dolci con più fibre e meno zuccheri, grassi e sale

Un riduzione del 29% di zuccheri in biscotti, merendine e cereali da prima colazione; -33% di grassi saturi nei gelati; più fibre (+140%) e meno sodio (-34%) nei craker: sono questi i risultati raggiunti dalle aziende associate ad Aidepi (l’associazione di Confindustria che riunisce le industrie della pasta e del dolce italiane) grazie all’impegno volontario assunto per la riformulazione dei prodotti dolciari. Un impegno iniziato oltre 10 anni fa, con l’adesione al programma nazionale ’Guadagnare Salute’, condiviso con il ministero della Salute.
Il documento fissava al 2017 tempistica e risultati attesi da questo percorso di responsabilità, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente prodotti e confezioni - spiega Aidepi - in particolare quelli destinati ai bambini nella fascia di età 3-12 anni, e favorire consumi più consapevoli attraverso una maggiore informazione e sensibilizzazione del consumatore.
Dal 2008 - sottolinea l’associazione di Confindustria - gli obiettivi sono addirittura andati oltre i target prefissati: il sodio nei cereali da prima colazione negli ultimi 10 anni è stato ridotto del -61%; nello stesso arco di tempo gli zuccheri sono stati ridotti del -29% e gli acidi grassi trans sono stati completamente eliminati dalle aziende dolciarie; più che raddoppiata la presenza di fibre, arrivata al +145%. Risultati significativi si registrano anche nel settore dei biscotti: i grassi saturi sono stati praticamente dimezzati (-55%); nello stesso arco di tempo gli zuccheri sono stati ridotti del 29% e gli acidi grassi trans sono stati completamente eliminati, mentre la presenza di fibre è cresciuta del 65%.
Nei cracker - aggiungono da Aidepi - il sodio è stato ridotto del 35%, la presenza di fibre si è quasi triplicata (+140%) e sono stati completamente eliminati gli acidi grassi trans. Importanti risultati anche sul fronte delle merendine, dove è stato ridotto il consumo di zucchero del 29%. Anche per i grassi saturi si registra una diminuzione del 20%. Infine, il contenuto calorico per porzione è stato diminuito del 21,5%. Per i gelati le porzioni sono scese del 22%. I grassi saturi si sono ridotti di oltre un terzo (-33%) e gli zuccheri del 34%.
Le principali aziende hanno eliminato anche gli acidi grassi trans derivanti dai processi di idrogenazione dei grassi, che, nella pratica, non si utilizzano più da anni; inoltre hanno inserito sull´etichetta dei propri prodotti - in aggiunta alla dichiarazione nutrizionale obbligatoria per 100 g - anche i valori per porzione e quanto una porzione di prodotto contribuisce al fabbisogno di energia giornaliera (% assunzione di riferimento).
Dal 2007 le aziende associate ad Aidepi hanno inoltre rinunciato alla commercializzazione diretta di biscotti, merendine, cracker e gelati nei distributori automatici delle scuole elementari e medie inferiori, per evitare che bambini acquistino prodotti senza il controllo dei genitori.
"Siamo consapevoli che l´attività di un´impresa deve essere sempre più collegata al benessere di tutte le persone, aiutandole a vivere meglio e portando ogni giorno nella loro vita la gioia del mangiare bene e sano - dichiara Paolo Barilla, presidente di Aidepi - Questa consapevolezza ci ha portato, come industria italiana del dolce, a investire oltre 100 milioni di euro nel percorso decennale di miglioramento della qualità nutrizionale dei nostri prodotti. E il nostro impegno non si ferma qui: vogliamo avere un ruolo propulsivo nello sviluppo di una cultura imprenditoriale socialmente responsabile, anche per ’trainare’ sul sentiero delle buone pratiche tutto il settore dolciario", conclude.
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