Amici a 4 zampe
Il magnetico Siberian Husky

Chi non si è mai fermato, almeno una volta, a guardare questo meraviglioso esemplare dagli occhi di ghiaccio, contornati di nero e dal muso allungato, elegante e bellissimo? Il meraviglioso Siberian Husky è originario, come dice il nome, dalla Siberia, dove, per secoli, è stato allevato dalla tribù eschimese dei Ciukci che lo impiegavano nel traino delle slitte. All’inizio del Novecento, un mercante di pellicce, William Goosak, ne importò alcuni esemplari in Alaska, per farli gareggiare nella corsa con slitta “All Alaska Sweepstakes “. Gli equipaggi selezionati e addestrati da Leonhard Seppala, vinsero tutte le edizioni dal 1915 al 1917.Tornando al 1913, per far capire quanto questi esemplari fossero apprezzati, val la pena dire che Amundsen pensò di impiegarli in una spedizione al Polo Nord che però a causa dello scoppio della prima guerra mondiale non si realizzò mai.Nel 1925, a Nome in Alaska, scoppiò un’epidemia di difterite. Per raggiungere la città, vessata da pessime condizioni climatiche, fu organizzata una staffetta di venti mute trainate da Siberian Husky, che riuscirono a portare in tempo i sieri antidifterici. Questa staffetta, in cui si distinsero Seppala e due capimuta, ormai leggendari, Togo e Balto, è ricordata come la “corsa del siero”. Nel 1930 il Siberian Husky venne riconosciuto come razza dall’American Kennel Club e nel 1932 fu pubblicato sull’American Kennel Gazette, il primo standard di razza Siberian Husky.
Pur essendo un cane da tiro, ha una struttura elegante e leggera e una vasta gamma di somiglianze fisiche e comportamentali con il suo antenato lupo. I magnifici occhi a mandorla, un po’ obliqui, possono essere marroni, ambra, azzurri o eterocromi, uno cioè diverso dall’altro.Le orecchie sono dritte e vicine tra loro, piccole e pelose per sopportare meglio le temperature polari. La coda, detta di volpe, è portata a scimitarra. Il pelo, che non emana odore, è dotato di un doppio strato, uno molto folto alla base e l’altro un po’ più lungo e meno serrato, caratteristica che gli consente di avere una straordinaria protezione termica. Non soffre il caldo né più né meno di altre razze, perché il suo manto non solo lo protegge dal freddo, ma funge da isolante anche contro le alte temperature.
Il Siberian Husky può presentare delle striature rosa sul tartufo nero, cosiddetto da neve.E’ un cane molto intelligente, con un carattere docile e socievole, che lo rende inadatto ad essere impiegato come cane da guardia. Allegro e giocherellone, dignitoso e orgoglioso, può essere un ottimo compagno per i bambini, con i quali non è mai aggressivo. Nonostante il suo carattere amichevole può essere un po’ testardo e indipendente, quindi non è semplice da allevare. Ha un forte istinto predatorio nei confronti dei piccoli animali, anche domestici. L’Husky è una delle razze con maggiore quantità di colori diversi e infinite sfumature, classificabili in quattro gruppi: neri, grigi, rossi e “speciali”. Il pelo degli speciali ha come caratteristica il modo in cui è distribuito il colore, eccetto uno: il “sable”, un colore vero e proprio. Gli altri sono : “piebald”, bianchi con poche macchie sul capo e sul corpo, ”splash coat” con macchie diffuse e “saddle backs”, gli husky con la cosiddetta sella, una macchia più scura sul dorso.
E’ un cane che ama esplorare il territorio, si allontana dal suo umano, ma non fugge, risponde al richiamo, ha bisogno di un polso indiscusso e coerente. Come il lupo, ha la necessità di vivere in gruppo, essendo abituato a lavorare in squadra. Deve conoscere il proprio ruolo. Per questo, quando si sceglie di adottare uno, è importante integrarlo in famiglia, assegnandogli un compito che solo lui possa svolgere. Necessita di uno spazio aperto dove correre in libertà e scavare buche. L’husky mangia di tutto soprattutto pesce e carne, ma in certi stati fisiologici come la gravidanza o l’allattamento, occorre integrare la dieta con vitamine, minerali e oli vegetali ricchi di grassi saturi, senza mai esagerare nelle dosi. Gode generalmente di buona salute, ma può soffrire di problemi agli occhi: è particolarmente esposto a cataratta o glaucoma. Vive in media dai 10 ai 12 anni. In vecchiaia possono comparire problemi di allergia e displasia dell’anca che possono essere prevenuti con la regolare somministrazione di oligoelementi, da valutare sempre con il proprio veterinario. È un chiacchierone, ma difficilmente abbaia, preferendo ululare, producendo versi molto teneri e divertenti, come se cercasse di conversare animatamente con noi. La gravidanza dura in media 62 giorni, i cuccioli possono essere svezzati gradualmente dopo 3 settimane, integrando il latte materno – che non deve essere tolto prima dei sessanta giorni di vita - con altri cibi.
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