Andria – Corato Km. 51
Noi non dimentichiamo
Vite spezzate, una tragedia senza fine. Accadeva lo scorso anno in Puglia. Chi non ricorda quelle interminabili operazioni di soccorso sulla tratta ferroviaria Andria – Corato? Momenti di estrema tristezza, tanta la rabbia.
Una folla gremita di familiari e amici delle vittime si è raccolta ieri in un simulacro di morte, cercando nel conforto di un abbraccio, la forza per andare avanti, confidando in una verità ancora sospesa. Le campane del comune hanno suonato a lutto. 23 struggenti rintocchi. Tanti quante le vittime che alle 11,06 del 12 luglio 2016, hanno perso la vita tra cinquanta feriti.
Nel giorno del ricordo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha apostrofato l’incidente come “tragedia inammissibile”, ricordando come sia necessario dare risposte in tempi brevi per dare giustizia e sollievo al dolore.
Perché purtroppo il lutto, quando accadono cose del genere, resta incollato al cuore.
Nessuna parola rende più conforto del silenzio, quando non viene dalla sfera degli intimi. Così noi vogliamo esserci, ma senza disturbare.
Ci rallegra solo che a distanza di un anno, una tragedia dai risvolti inimmaginabili è stata sfiorata nell’aeroporto di San Francisco dove un velivolo della Air Canada proveniente da Toronto, con 140 persone a bordo, ha occupato per l’atterraggio una pista predisposta per il decollo. Quattro aerei erano già posizionati per la partenza.
Decine di migliaia di persone ignare e spensierate attendevano che l’airbus cominciasse a rullare. Provvidenziale l’acume di un pilota che, avendo intuito cosa stesse accadendo, ha immediatamente allertato la torre di controllo.
Chissà che gli angeli di Puglia, volati in cielo prematuramente, non abbiano loro soffiato nell’orecchio del comandante. A noi piace pensarlo. Forse è un modo per tenerli tutti ancor più stretti nel nostro cuore.
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