BALLOTTAGGIO IN GEORGIA, GRANDI ASSENTI BIDEN E TRUMP

Nessuno dei due leader ha sostenuto il rispettivo candidato: scelta strategica?

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Sembra fatta per i democratici: il 51esimo seggio, quello georgiano, sta per essere conquistato da Raphael Warnock, avanti di quattro punti rispetto al concorrente repubblicano, secondo l’ultimo sondaggio condotto dalla CNN.

Si tratta delle note elezioni americane midterm, tese in particolare alla nomina dei senatori, posto per il quale concorre il predetto Warnock. Quella della Georgia è una campagna elettorale particolare, alla quale non hanno preso parte né Biden né Trump, a quanto pare per una scelta precisa.

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Biden non risulta molto gradito nel soleggiato paese del Sud, fatto che con ogni probabilità lo ha tenuto lontano dalle scene, contrariamente a Barack Obama, di converso molto amato: è stato infatti l’ex presidente a mostrarsi all’elettorato per ben due volte, in compagnia della moglie Michelle. Per assurdo, un’eventuale presenza di Biden avrebbe avuto come conseguenza una maggiore affluenza alle urne degli elettori repubblicani, secondo quanto ipotizzato da Michael Starr Hopkins, noto stratega democratico. Per questo motivo la campagna elettorale è stata, anche in questo Stato, totalmente nelle mani di Obama. “Come ha dimostrato durante le elezioni di midterm, Obama ha mostrato essere il messaggero più talentuoso nel Partito democratico; è il miglior surrogato per portare ai seggi nuovi elettori, afroamericani e donne delle periferie. In fondo questi sono i tre elementi che hanno portato Warnock a vincere nel 2020”, ha specificato Hopkins in quella che è un’attenta valutazione dei fatti.

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A difendere le mosse di Biden, che evidentemente delineano una vera e propria strategia, è la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, la quale ha puntualizzato che, durante queste elezioni, non ha contato “dove il presidente è andato, ma il suo messaggio”. Intanto la domanda diretta è stata posta all’attuale presidente, sul perché lo scorso venerdì non si fosse presentato a sostegno del candidato di partito. Era impegnato in una raccolta fondi in Massachusetts.

cms_28581/herschel_walker.jpgDal fronte repubblicano, però, le cose non sono andate meglio quanto a presenza di Trump in appoggio al proprio candidato, Herschel Walker.

La richiesta di stargli alla larga sarebbe partita proprio da quest’ultimo, per non compromettere la sua corsa dal momento che altri candidati, espressamente sostenuti dall’ex presidente, sono stati bocciati dagli elettori.

Vedasi Pennsylvania o Arizona.

Sempre Hopkins, parlando del concorrente repubblicano, ha sostenuto: “I repubblicani stanno soffrendo una mancanza di entusiasmo, sanno che Walker come candidato è stato un disastro”.

Enrico Picciolo

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