BARI DOVE SEI? LA SOCIETÀ RIFLETTE E AUTERI RISCHIA
La squadra inizia bene, fallisce alcune occasioni e poi subisce il gol dalla Viterbese nel finale di gara
La Viterbese espugna di misura il ‘San Nicola’ e il Bari tocca, probabilmente, il punto più basso della stagione. Dopo la sconfitta di Teramo e il pareggio casalingo con la Cavese (ultima in classifica), in effetti, le aspettative per questa gara erano ben altre.
E invece è arrivata un’altra sconfitta, uno schiaffo di quelli che ti costringono a guardare in faccia una realtà non più ignorabile.
Il Bari nelle ultime tre partite (di cui due giocate al ‘San Nicola’ non propriamente complicate) ha ottenuto un solo punto, frutto di un pari e due sconfitte.
Ma questa situazione parte da più lontano. Nelle ultime sette gare, per esempio, il Bari ha conquistato appena 9 punti (2 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte), con una media di 1,2 punti a partita. Davvero pochi per una squadra che ha progetti ambiziosi. Mentre nelle precedenti 15 gare i biancorossi avevano conquistato 33 punti (10 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte) con una media di 2,2 punti a partita.
Allora la domanda sorge spontanea. Cosa è successo nel frattempo alla squadra da giustificare tale involuzione nel gioco e nei risultati?
La squadra di Auteri, in realtà, non ha mai dato l’idea di poter ammazzare il campionato. Non a caso non ha mai realizzato più di 3 vittorie consecutive, al contrario della capolista che ne ha inanellate addirittura 11.
Ma almeno restava la convinzione di essere l’unica vera antagonista della Ternana. Oggi, però, non vi è neppure quella certezza perché l’Avellino è ormai ad un punto dal Bari.
Manca la condizione atletica – si diceva – e ci vuole più tempo per trovare la giusta intesa e un gioco più armonioso. Ma di tempo ne è passato fin troppo ormai e tutte quelle giustificazioni, pur ineccepibili se considerate in un tempo più congruo, oggi sembrano aver perso valore.
Indubbiamente non è stato un periodo favorevole per il Bari se consideriamo i tanti infortuni, i rigori sbagliati, i legni colpiti, i gol falliti di poco e le partite pareggiate o perse con l’unico tiro in porta subìto dagli avversari, come è accaduto, del resto, anche con la Viterbese, squadra temibile proprio in trasferta. Non a caso, infatti, dei 25 punti totalizzati dalla squadra di mister Taurino, ben 17 sono stati conquistati fuori casa. Più del doppio, dunque, dei punti ottenuti in casa (8).
Ma tutto questo può bastare per giustificare un rendimento decisamente al di sotto delle aspettative?
Il segnale che è arrivato dal campo soprattutto in queste ultime tre gare ci dice di una squadra che ha perso sicurezza, autostima, gioco e anche risultati.
Queste, dunque, sono ore decisive per la società che sta riflettendo sul da farsi. Ovviamente in questi casi, si sa, il primo ad essere messo in discussione è sempre il tecnico, ma non sarebbe giusto addossare tutte le responsabilità ad Auteri perché con lui fallirebbe un progetto condiviso da tutti, nessuno escluso. Un cambio alla guida tecnica, però, potrebbe dare uno scossone alla squadra e a tutto l’ambiente biancorosso.
Ma se cambio ci deve essere, che avvenga subito visto che il Bari tornerà in campo il 17 febbraio contro il Monopoli.
(Foto di sscalciobari.it e Rino Lorusso – si ringrazia)
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