BIDEN: TOUR DIPLOMATICO IN ISRAELE E ARABIA SAUDITA
Una serie di meeting per il rafforzamento delle relazioni internazionali

La prossima settimana il presidente Biden si recherà in Israele e subito dopo in Arabia Saudita per una serie di incontri diplomatici con il fine di rafforzare i rapporti economici e strategici tra i Paesi nemici, come gli stessi Stati Uniti, dell’Iran.
Scopo della visita è la discussione in merito allo sfruttamento delle fonti energetiche e la messa in atto di un piano che possa arginare la crisi provocata dal conflitto russo-ucraino.
Per questo motivo, intensificare i rapporti commerciali con Riad sembra strettamente necessario, come anche cercare di combattere l’inflazione con l’aumento della produzione del petrolio da parte dell’Arabia Saudita.
La prima tappa del viaggio, prevista per il prossimo 13 luglio, porterà Joe Biden in Israele, dove il Presidente degli Stati Uniti, dopo essere atterrato all’aeroporto di Tel Aviv, incontrerà il nuovo premier Yair Lapid e il leader dell’opposizione Netanyahu per discutere di difesa e dei rapporti tra l’Iran e Israele, sempre più tesi a causa dello stop sull’accordo per il nucleare e per le incursioni aeree su territorio israeliano dei droni iraniani.
Successivamente, insieme al ministro della Difesa Benny Gantz, visionerà il sistema di difesa missilistica “Iron Dome”.
Obiettivo del meeting è riuscire anche a chiudere l’accordo per la vendita ad Israele del sistema di difesa laser costituito da droni, razzi e missili per la somma di cinquecento milioni di dollari.
Il 14 luglio, poi, si svolgerà una conferenza virtuale del gruppo diplomatico I2-U2 composto da India, Israele, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti, per discutere circa la crisi alimentare causata dal conflitto russo-ucraino; il Presidente americano parteciperà insieme a Lapid e Herzog al discorso di apertura delle Olimpiadi israeliane denominate “Maccabiadi”. L’incontro terminerà con la visita al Museo dell’Olocausto di Gerusalemme.
Il 15 luglio Joe Biden farà tappa in Palestina, con la cui amministrazione i rapporti si sono incrinati a seguito dell’uccisione della giornalista Shireen Abu Akleh, archiviata da Washington come un incidente militare.
Biden farà visita a Gerusalemme in quanto è sua intenzione riaprire il consolato americano nella città e si fermerà per la prima volta all’Augusta Victoria Hospital di Gerusalemme Est, parte della città reclamata dai Palestinesi e identificata come futura capitale della Palestina per poi recarsi a Betlemme, dove incontrerà il presidente dell’Anp, Abu Mazen.
Dopo Israele sarà il turno dell’Arabia Saudita, dove il Presidente incontrerà il re Salman Bin Abdulaziz insieme al principe ereditario Mohammed Bin Salman, quest’ultimo in una posizione delicata dopo essere stato accusato di essere il mandante dell’uccisione del giornalista Jamal Khashoggi nel 2018.
Biden prenderà parte, a Gedda, al Consiglio di cooperazione del Golfo con gli esponenti di Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, ai quali si uniranno i leader di Egitto, Iraq e Giordania.
Durante l’incontro si parlerà del processo di normalizzazione intrapreso con l’intesa firmata nel 2020 tra Israele, Emirati e Bahrein con l’intenzione di convincere Riad ad aderire.
In questo modo si cercherà di favorire le relazioni internazionali tra Israele e Arabia Saudita attraverso una serie di accordi come, ad esempio, la possibilità di far usufruire ad Israele dello spazio aereo saudita per voli diretto verso India e Cina o la cessione delle isole di Tritan e Sanifar dall’Egitto all’Arabia Saudita.
Infine, si discuterà della creazione di un’Alleanza aerea difensiva del Medio Oriente per la cooperazione tra i suddetti Paesi contro la minaccia iraniana.
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