BIGENITORIALITA’ PERFETTA
UNITI NELLO STESSO PROGETTO ANCHE QUANDO LA COPPIA FALLISCE
In passato, era impensabile che si potesse sciogliere una coppia dal sacro vincolo del matrimonio. Il divorzio, approvato in Italia con un referendum popolare nel lontano 1974, è stato accompagnato in effetti da dissensi e polemiche, prima di essere accettato dalla maggioranza dei cittadini italiani. In questi anni, gli interventi apportati alla legge relativa al divorzio sono stati volti ad accorciare i tempi, semplificare procedure, pur sottovalutando le sofferenze relazionali della coppia e dei figli.
Questo Istituto, previsto dalla legge come rimedio al fallimento coniugale, oggi più che mai viene messo in discussione con la proposta presentata dal Movimento 5stelle, con firma del senatore leghista Pillon. La previsione di Pillon è che il suo ddl Bigenitorialità perfetta sarà approvato entro la fine di quest’anno. Il disegno di legge vuole garantire ai figli cura e piena assistenza da parte dei genitori che si separano, introducendo l’affido condiviso dei figli minori. Si tratta, in sostanza, di un piano genitoriale. Mediante un progetto educativo, i genitori dovranno proporre i punti relativi alla frequentazione, alle vacanze, agli studi, alla divisione delle spese, con la garanzia della cura dei figli, esercitata in modalità condivisa da entrambi i genitori. Le coppie capaci di accordarsi potranno ottenere subito l’omologa senza altre formalità, mentre le coppie conflittuali saranno sostenute da professionisti, per trovare accordi nell’interesse dei propri figli. Questa modalità sarà utile ad una riduzione dei costi economici per le famiglie coinvolte. Ridefinendo pertanto lo stato di famiglia, che prevede l’abolizione dell’assegno di mantenimento, i genitori separati saranno obbligati ad un affido condiviso. Dal punto di vista delle donne che non lavorano, la riforma dell’affido con la cancellazione dell’assegno per i figli dei separati, meglio conosciuto come assegno di mantenimento, è sicuramente un ulteriore motivo di esasperazione.
Secondo una dichiarazione del senatore Pillon rilasciata a La Stampa, “sarebbe utile trovare il modo di vietare il divorzio, ispirandosi al modello del convenant marriage americano, una forma di matrimonio indissolubile”. Qualcuno, dall’altro fronte, vede questa proposta come un attacco alla genitorialità, laddove esistono problemi legati al fatto, per esempio, che non possono continuare ad esistere le unioni a tutti i costi se in famiglia regna un clima di violenza.
In verità, attraverso questo progetto di condivisione si vuole cercare di porre rimedio ai troppi affidi concessi alle madri e ai troppi padri che si sottraggono al mantenimento economico dei figli. Il giusto sta sempre nel mezzo, e la parola ultima dovrebbe spettare ai veri protagonisti, indiscussi ed incolpevoli, di ogni matrimonio fallito: i figli.
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