BING PUNTA ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Microsoft vola in borsa grazie a ChatGpt

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Microsoft aveva già precedentemente annunciato di essere interessata al popolare ChatGpt tanto da aver fatto un forte investimento in OpenAI, l’organizzazione che sviluppa il chatbot che ha lanciato la corsa all’intelligenza artificiale “conversazionale”. Inoltre Microsoft aveva anche annunciato l’integrazione di ChatGpt nel suo motore di ricerca Microsoft Bing, affermando che questa novità avrebbe consentito agli utenti di fare affidamento anche sulle risposte dell’intelligenza artificiale, facilitando l’esito positivo, in teoria, di tutte le ricerche sul web. Proprio recentemente, il colosso di Redmond ha dato il via alla fase di test del nuovo motore di ricerca con IA integrata e in meno di 48 ore si è registrato un “boom” di più di un milione di iscrizioni. L’incredibile risultato è stato ufficializzato da Yusuf Mehdi, Corporate Vice President & Consumer Chief Marketing Officer di Microsoft, che in un tweet ha condiviso il raggiungimento del numero di iscrizioni alla fase beta affermando: “Siamo onorati ed eccitati dal numero di persone che vogliono testare il nuovo Bing basato sull’intelligenza artificiale! In 48 ore più di 1 milione di persone si sono iscritte alla lista d’attesa per la nostra anteprima”.

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Il dirigente ha inoltre ricordato che questa versione di Bing non è ancora definitiva, ma che la fase di testing è aperta a tutti. L’IA utilizzata si baserebbe su un linguaggio di nuova generazione chiamato “Prometheus” e sarebbe ottimizzato proprio per la ricerca, con vari miglioramenti e risposte più aggiornate rispetto a ChatGpt, come ad esempio la pertinenza delle risposte rispetto a collegamenti Web e una migliore geo localizzazione. Secondo quanto riportato dal sito The Verge, Microsoft non starebbe limitando il campo dell’intelligenza artificiale alla sola ricerca web ma l’azienda, entro marzo, intenderebbe anche integrare il software in alcune sue applicazioni più popolari come Edge, Word, Excel e PowerPoint. Ormai è guerra tra le Big Tech in ambito intelligenza artificiale, infatti anche Opera sulla scia di Microsoft ha anticipato una nuova versione del suo omonimo browser chiamata “Shorten”, che integrerà ChatGpt.

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Quando diventerà disponibile al pubblico, si vedrà nel browser una nuova icona a destra della barra degli indirizzi: toccandola si aprirà una barra laterale in cui il chatbot fornirà un riepilogo puntato della pagina web che si sta navigando. L’azienda ha inoltre affermato che starebbe lavorando su diverse funzioni complementari, ma non ha ancora specificato quali. Se per le azioni di Microsoft l’integrazione dell’IA è stato un toccasana (mostrando un rialzo del 5%), lo stesso non si può dire anche per Google che ha visto crollare le azioni del suo personale chatbot Bard del 9% a causa di risposte sbagliate. Infine, nemmeno la Cina è rimasta a guardare, dato che anche Alibaba e Baidu hanno annunciato i loro personali programmi chatbots in linea con i precedenti, concentrandosi sulle applicazioni aziendali e puntano a trovare un equilibrio tra i propri investimenti in tecnologie chiave e la stretta delle autorità di regolamentazione cinesi su temi antitrust.

Francesco Maria Tiberio

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