BOTTA-ANTENUCCI REGALANO AD UN BARI SOFFERENTE NEL FINALE TRE PUNTI E UN PO’ DI SERENITÀ

Mignani: “Mi aspettavo di più anch’io, ma le sconfitte pesano sulla testa dei giocatori”.

Anche questa volta il Bari si riscatta prontamente, soprattutto dal punto di vista del risultato. Dopo la brutta sconfitta di Castellammare di Stabia, infatti, i biancorossi battono la Vibonese 2-0 - grazie alle reti di Botta (30’) e Antenucci (94’) – ma non senza soffrire soprattutto nel finale di gara. Anche perché prima del raddoppio, giunto all’ultimo respiro con Antenucci su calcio di rigore, il Bari aveva rischiato di subire il pareggio con Golfo (70’) e Ngom (85’). Nel primo caso è stato bravo Frattali, nel secondo, invece, l’arbitro ad annullare il gol per fuorigioco.

Anche il Bari, in realtà, soprattutto nella ripresa, aveva creato alcuni pericoli alla Vibonese con Gheddira (52’), Botta (53’) e Maita (60’), ma senza mai pungere veramente. La poca brillantezza della squadra, la fantasia di D’Errico in panchina e un centrocampo in affanno determinano una sofferenza ingiustificata nel finale di gara da parte del Bari.

Ci si aspettava di più, dunque, dal punto di vista del gioco considerata la differenza di qualità in campo tra le due squadre e i ventuno punti di distacco accumulati in appena quattordici giornate di campionato. Fortunatamente è tornato Antenucci autore di un assist e di un gol, ma questo non è il Bari ammirato nelle prime dieci giornate di campionato. La sensazione è che in questo momento, unitamente ad una condizione fisica precaria di qualche calciatore, sia venuta meno quella sicurezza (data dal gioco e dai risultati della prima parte di campionato) che portava a dominare in campo pur giocando in inferiorità numerica. Qualcosa, evidentemente, è cambiato dopo le battute d’arresto contro Francavilla e Juve Stabia.

“Mi aspettavo di più anch’io – ha dichiarato Mignani ai microfoni di RadioBari – ma le sconfitte hanno un valore importante sulla testa dei giocatori. Nel primo tempo, infatti, eravamo poco liberi con la testa e si è visto. Eravamo lenti e abbiamo sbagliato diverse palle in uscita. Nel secondo tempo abbiamo fatto una buona mezz’ora e creato i presupposti per il raddoppio. Poi è chiaro che se non si chiudono le partite si può rischiare qualcosa nel finale. Detto ciò, non ho visto tutta questa sofferenza. Abbiamo gestito male la palla negli ultimi quindici minuti, ma nell’arco della gara abbiamo rischiato poco. Ci saranno difficoltà in tutte le partite come con la Vibonese che è ultima in classifica, ma si possono superare con la qualità e vincerle. Ora dobbiamo cercare di stare tranquilli anche perché il campionato è lungo. D’Errico? Non gioca semplicemente perché non sta meglio di altri. Bello vedere il ritorno allo stadio del tifo organizzato. I tifosi non hanno mai smesso di incitarci dall’inizio alla fine anche quando eravamo in difficoltà”.

In effetti le sconfitte pesano sull’autostima e incidono sulla sicurezza dei calciatori. Per questo motivo è stato importante per il Bari aver conquistato, pur soffrendo, l’intera posta in palio. Senza dimenticare che sono tre punti preziosi anche per la classifica. Vincono, infatti, anche Palermo e Monopoli (sempre a -4 dal Bari) e dunque un mancato successo contro la Vibonese – fanalino di coda - sarebbe stato a dir poco preoccupante.

Ma in questo momento - e in attesa che il Bari ritrovi la brillantezza dei tempi migliori - ciò che più conta è vincere e cercare di mantenere (se non aumentarlo) quel margine di vantaggio accumulato, fin qui con merito, dall’inizio della stagione.

(Foto Rino Lorusso – Si ringrazia)

Rino Lorusso

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