BebèCare

La tecnologia al servizio della famiglia

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Si è recentemente verificata l’ennesima tragedia familiare di un papà che, dimenticando il proprio bambino addormentato sul seggiolino posizionato sul sedile posteriore della propria auto, si è recato al lavoro nella convinzione di averlo accompagnato al nido.

Solo nel primo pomeriggio, come purtroppo è già accaduto in casi analoghi, ha realizzato che il povero piccolo all’asilo non era proprio arrivato, da qui l’inutile corsa in auto e la tragica scoperta...

cms_9337/2.jpgGli esperti la chiamano “amnesia dissociativa” e nessuno, potenzialmente, ne è indenne.

Causata dallo stress, è come se si verificasse un “buco” nei ricordi legati ai momenti antecedenti l’evento tragico; il papà (o la mamma, poiché gli episodi di dimenticanza possono coinvolgere entrambi i genitori), involontariamente, elimina dalla lista - spesso lunga - di impegni della giornata l’azione di accompagnamento del proprio figlio a scuola. Così non lo fa, pur essendo convinto di averlo fatto.

È lo stesso momentaneo disturbo, determinato da un livello di stress particolarmente elevato, che induce ad atti di autolesionismo o a gesti sconsiderati quali il buttar via nella spazzatura denaro o gioielli.

Ci si dimentica dunque di quanto di più caro si ha al mondo, se stessi e, ancor peggio, i propri figli.

Per ovviare a quest’ultima drammatica dimenticanza, due case leader per la produzione di smartphone e seggiolini per auto, la Samsung e la Chicco, hanno messo a punto un’app, denominata BebèCare, in grado di registrare i vari movimenti e soprattutto la presenza del bambino in auto. Con un semplice dispositivo di facile utilizzo sarà possibile monitorare quanto avviene nell’autoveicolo, in modo particolare gli impercettibili movimenti del bambino, sia pur addormentato.

cms_9337/3.jpgL’applicazione innovativa dovrebbe a breve essere immessa nel mercato e sarebbe auspicabile che venga adeguatamente pubblicizzata e resa alla portata di tutte le famiglie con figli al di sotto dei tre anni, affinchéé non si verifichino altre tragedie della dimenticanza.

Tecnologia applicata dunque, un dispositivo utile che può essere efficace in quei, sempre più frequenti, momenti di black-out mentale causati dai ritmi frenetici della quotidianità.

Lucia D’Amore

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