CAMBOGIA

Il Tempio di Bayon

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Costruito alla fine del 12 secolo, il tempio di Bayon in Cambogia è una magnifica ed inquietante struttura capace di accoglie ogni visitatore che oltrepassa il varco meridionale dell’Angkor Thom (letteralmente “grande città” che si estendeva per 10 km quadrati), sua capitale. La città ha cinque ingressi, uno per punto cardinale eccetto l’Est dove gli ingressi sono due. Si accede dai ponti di Naga su un fossato, questi rappresentano il passaggio dal mondo degli uomini al mondo degli dei; ai lati dei ponti sono collocate delle statue: sulla sinistra ci sono 54 colossi di divinità, sulla destra ci sono altrettante sculture di demoni. La città di Angkor Thom fu costruita come una piazza, i cui lati corrono esattamente da nord a sud e da est a ovest; nel centro esatto della città murata, il tempio di Bayon rappresenta l’intersezione tra cielo e terra.

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Oltrepassato il ponte, a fare da guardia vi sono decine di statue di bellicosi dallo sguardo spaventoso. Questo tempio risalta nel cielo come una montagna al centro della città, pare, infatti, che il re Jayavarman VII lo fece costruire proprio come simbolo del monte Meru, la montagna sacra della mitologia buddhista e induista situata nel punto mediano dell’universo. Un effetto di imponenza verticale generato dalle guglie quadrangolari delle 37 torri rimaste in piedi (in origine erano 54 e simboleggiavano altrettante province) e sempre più alte man mano che ci si avvicina alla parte centrale del santuario. Sono proprio le torri ad essere oggetto di particolare attenzione, per via dei 216 volti umani scolpiti in ogni loro lato. Gli sguardi di pietra incutono timore reverenziale, risultano davvero ipnotici soprattutto per quel sorriso un po’ ambiguo.

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Il tempio di Bayon è circondato da due lunghi recinti murari che raccolgono una straordinaria varietà di scene in bassorilievo, eventi leggendari si mischiano a quelli storici. In totale, ci sono un totale di oltre 11.000 figure scolpite su 1,2 km di mura. Con ogni probabilità, in origine dovevano essere dipinti e dorati, ora ne resta un vago ricordo. Si notano intricati sfondi di guerra che ritraggono migliaia di soldati khmer, rappresentazioni di battaglie navali, ma anche scene di vita quotidiana, raffigurazioni di feste per le vittorie del sovrano, perfino gli acrobati di un circo.

Il maestoso edificio è strutturato su tre livelli, ognuno dei quali è dotato di cortili, biblioteche e ricchi bassorilievi. Per salire al terzo livello le scalinate diventano particolarmente ripide. Qui si trova la terrazza superiore, con passaggi stretti. Nel cuore della torre principale è presente il luogo più sacro. Vi è collocata una statua di Buddha, e chiunque può “interloquire con la divinità”, grazie ad una piccola donazione di denaro. A questo punto si riceverà una piccola corda al polso e qualche bastoncino di incenso; la raccomandazione prevede di posizionarli in un vaso con la sabbia.

Francesca Coppola

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