CARAPAZ BEFFA NIBALI E ROGLIC

L’Ecuadoriano scatta sulla vetta del San Carlo e conquista tappa e maglia rosa

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Sul traguardo di Courmayeur tutti si aspettavano di veder transitare per primo uno tra Nibali, Roglic, Landa Meana, Lopez o Yates, ma alla fine, a sorpresa di tutti, la corsa l’ha vinta Richard Carapaz. Lo scalatore ecuadoriano, è riuscito a pieno merito a conquistare anche la maglia rosa che, dopo lo scollinamento del San Carlo, era passata virtualmente dalle spalle dello sloveno Jan Polanc su quelle del connazionale Primoz Roglic. “Mi sentivo molto bene, soprattutto in altura, e ho giocato il tutto per tutto nel finale. Ho attaccato nel momento giusto: i 30" guadagnati sul San Carlo sono stati fondamentali. La maglia rosa per me è un sogno che diventa realtà, il frutto degli sforzi compiuti finora. Però, dovremo lavorare duro per conservarla”, ha detto il vincitore a fine gara. La 14ma tappa di questa edizione n. 102 del Giro d’Italia, è stato il primo vero test per gli uomini di classifica, in vista delle altrettanto impegnative prossime frazioni di montagna. Nei 131 km tra Saint Vincent e Courmayeur, le salite di Verrogne, Truc D’arbe e Colle San Carlo, tra il 10 e il 15% di pendenza, hanno fatto uscire per la prima volta allo scoperto i big del “Giro”.

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Primo su tutti Vincenzo Nibali che ai piedi dell’ultimo muro mette davanti al gruppetto di cui fa parte, il proprio compagno di squadra Damiano Caruso, autore ieri di una caparbia e coraggiosa prova. Lo squalo prova due volte a scattare, ma Roglic, Landa Meana, Lopez e Carapaz reagiscono andando subito a riprenderlo. Così fino a quando, a due kilometri dalla vetta del San Carlo, l’ecuadoriano della Movistar decide di scattare, approfittando del tentennamento di Nibali e Roglic. Dopo l’ultimo GPM e la lunga discesa fino a Pre Saint Didier, il vantaggio di Carapaz si fa più alto, grazie anche alla guerra di nervi tra Nibali e Roglic che continua a dare scarsa collaborazione al messinese della Bahrain-Merida. Anche se, per lo squalo siciliano Roglic “stavolta ha collaborato rispetto ai giorni scorsi”. Dietro vanno così lenti che addirittura si fanno raggiungere da Damiano Caruso, salito sui pedali alla fine del San Carlo e da Simon Yates, vera delusione di questo Giro d’Italia.Alla fine vince Carapaz (Movistar Team) in 4h2’23”, dopo 1’32” arriva l’inglese Yates (Mitchelton – Scott), mentre la volata per la terza piazza, e i 4 secondi di abbuono, se l’aggiudica Nibali (Bahrain – Merida) che brucia nei 100 metri finali Roglic, Landa, Lopez, Sivakov e Majka. Oggi si corre per 237km da Ivrea a Como. I primi 160 km sono completamente pianeggianti, con le impegnative salite del Ghisallo (fino al 14% di pendenza), di Colma di Sormano e Civiglio con pendenze attorno al 10%. Ultimi 3 km che iniziano dentro l’abitato di Como, si seguono larghi vialoni fino all’ultimo chilometro che porta direttamente al Lago di Como e al rettilineo di arrivo.

MAGLIE

Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Richard Carapaz (Movistar Team)

Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo – Arnaud Demare (Groupama – FDJ)

Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Giulio Ciccone (Trek – Segafredo)

Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Pavel Sivakov (Team INEOS)

CLASSIFICA GENERALE

1 – Richard Carapaz (Movistar Team)
2 – Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma) at 7″
3 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) at 1’47”
4 – Rafal Majka (Bora – Hansgrohe) at 2’10”
5 – Mikel Landa Meana (Movistar Team) at 2’50”
6 – Bauke Mollema (Trek – Segafredo) at 2’58”
7 – Jan Polanc (UAE Team Emirates) at 3’29”
8 – Pavel Sivakov (Team INEOS) at 4’55”
9 – Simon Yates (Mitchelton – Scott) at 5’28”
10 – Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team) at 5’30”

(Foto dal sito web del Giro d’Italia: si ringrazia)

Umberto De Giosa

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