CAROTO CHI?
Fino al 2 ottobre 2022, nel Palazzo della Gran Guardia di Verona vive una mostra intitolata: “Caroto e le arti tra Mantegna e Veronese”.
Complici l’immagine simbolo dell’iniziativa “Ritratto di giovane con disegno infantile” e il cognome del pittore “Caroto” si resta un po’ spiazzati e si fatica a capire di cosa si tratta.
Iniziamo dal Caroto.
Giovan Francesco Caroto fu pittore dal 1480 al 1555.
Nacque a Verona ai tempi di Raffaello, Leonardo e Michelangelo e, oltre che a Verona, lavorò nella Milano di Leonardo, a Casale e a Mantova.
Il Vasari lo descrive come una persona allegra, vivace ed eclettica; un cuor contento amante dello scherzo; disegnatore, miniaturista, pittore con nutrite commissioni e stimato ritrattista.
“Ritratto di giovane con disegno infantile”.
Questo olio su tavola di cm 62 per 48 del 1523 è davvero unico nel suo genere.
Un ragazzo dallo sguardo diretto e simpatico, che ride sfacciatamente rivolto verso gli osservatori e tiene nella mano destra un disegno fatto da un bambino.
Un soggetto stravagante che nessuno ha mai più ripetuto.
Fior di studiosi si sono dedicati con impegno a interpretare il dipinto e a individuare simboli e significati.
Tra questi, forse, possiamo pensare a suo figlio che ha scarabocchiato un foglio di studio del papà.
Uno scherzo di un pittore allegro.
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