COVID,FARMACO DIMEZZA RICOVERI E DECESSI

In Italia ulteriori 3.405 contagi e altri 52 morti - I dati dalle Regioni - Pillola anti covid e cure domiciliari, cosa dicono esperti

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Covid, farmaco dimezza ricoveri e decessi

Una pillola contro il covid. Il farmaco antivirale orale sperimentale molnupiravir mostra di ridurre di circa il 50% il rischio di ricovero e morte nei pazienti con covid in forma lieve o moderata. E’ il dato annunciato dalle aziende Msd e Ridgeback Biotherapeutics, che hanno comunicato i risultati dell’interim analysis della fase III del trial Move-Out ed espresso l’intenzione di richiedere l’autorizzazione all’uso di emergenza (Eua) negli Stati Uniti nel più breve tempo possibile e, allo stesso tempo, richiedere l’autorizzazione ad altre agenzie regolatorie a livello mondiale. Se approvato, molnupiravir potrebbe essere il primo farmaco antivirale per il trattamento di Covid-19, viene evidenziato.

In base ai dati della interim analysis, il 7,3% dei pazienti che hanno ricevuto molnupiravir sono stati ospedalizzati o sono deceduti entro il 29esimo giorno dal momento della randomizzazione (28/385), a fronte di un 14,1% per i pazienti trattati con placebo (53/377). Inoltre, fino al 29esimo giorno di somministrazione, nessun decesso è stato riportato nei pazienti che hanno ricevuto la somministrazione di molnupiravir, a fronte di 8 pazienti deceduti trattati con placebo. In base a questi risultati positivi, spiegano le due aziende, il reclutamento dei pazienti è stato interrotto anticipatamente, seguendo la raccomandazione di un Comitato indipendente di monitoraggio dei dati e in consultazione con la Fda statunitense.

"La pandemia richiede urgentemente nuovi opzioni terapeutiche e trattamenti - dichiara Robert M. Davis, Chief Executive Officer e Presidente di Msd - Covid-19 è ormai una delle principali cause di morte e continua ad avere un impatto significativo sui pazienti, le loro famiglie, la società in generale nonché i sistemi sanitari in tutto il mondo. Siamo fiduciosi che molnupiravir possa rappresentare un’importante opzione terapeutica e una componente essenziale dello sforzo globale per combattere la pandemia".

I risultati della Interim Analysis pianificata hanno valutato i dati di 775 pazienti inizialmente coinvolti nel trial di fase III entro il 5 agosto 2021. I criteri di eleggibilità hanno previsto che tutti i pazienti avessero una diagnosi di Covid-19 lieve o moderata confermata in laboratorio, con la comparsa dei sintomi entro 5 giorni dalla randomizzazione nello studio. Molnupiravir ha ridotto il rischio di ospedalizzazione e/o di decesso in tutti i sottogruppi principali dello studio; l’efficacia non è risultata impattata dalla data di comparsa dei sintomi o dai fattori di rischio sottostanti.

Inoltre, sulla base dei partecipanti arruolati con viral sequencing data (circa il 40%), molnupiravir ha dimostrato un’importate efficacia nelle varianti virali Gamma, Delta e Mu. L’incidenza di ogni evento avverso è risultata comparabile nei gruppi trattati con molnupiravir e con placebo (rispettivamente 35% e 40%). Allo stesso tempo, l’incidenza di eventi avversi legati al farmaco è risultata comparabile (12% e 11%, rispettivamente). Un numero di pazienti inferiore ha interrotto la terapia nel gruppo di controllo trattato con molnupiravir (1,3%) rispetto al gruppo trattato con placebo (3,4%). "Terapie antivirali che possono essere assunte a domicilio senza una ospedalizzazione del paziente - Wendy Holman, Chief Executive Officer di Ridgeback Biotherapeutics - rappresentano oggi un’opzione terapeutica fondamentale. Siamo orgogliosi".

Per garantire l’accesso al trattamento, già prima di ottenere i risultati dello studio, Msd ha iniziato la produzione di molnupiravir e intende produrre 10 milioni di dosi entro la fine del 2021 e un numero maggiore di dosi sarà prodotto nel 2022. L’azienda ha stipulato un accordo di procurement con il governo Usa (per circa 1,7 mln di dosi dopo via libera regolatorio) e sta stipulando accordi di acquisto e fornitura con altri governi a livello mondiale, sempre condizionati ai via libera al farmaco. Si intende adottare una politica differenziata dei prezzi, in grado di riflettere la diversa capacità dei singoli Stati di finanziare la risposta sanitaria alla pandemia. Altra mossa gli accordi di licenza volontaria non esclusiva con produttori di farmaci generici per accelerare la disponibilità di molnupiravir in più di 100 Paesi a basso o medio reddito.

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cms_23348/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 3.405 contagi e altri 52 morti

Sono 3.405 i contagi da Covid 19 in Italia, secondo numeri e dati del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute.

Registrati altri 52 morti. I ricoverati sono 3.118 (-80), 429 (-11)le terapie intensive occupate. Sono stati 293.469 i tamponi processati con un tasso positività all’1,16%. Nelle ultime 24 ore i guariti sono stati 4.007 per un totale di 4.451.133.

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I dati dalle Regioni

LOMBARDIA - Sono 381 i nuovi contagi da coronavirus. Si registrano 8 decessi.

CAMPANIA - Sono 286 i contagi da coronavirus.Si registrano 3 decessi.

ABRUZZO - Sono 56 i nuovi contagi da coronavirus. Si registra 1 decesso.

BASILICATA - Sono 39 i contagi da coronavirus. Non si registrano decessi.

PUGLIA - Sono 172 i contagi da coronavirus. Si registrano 3 decessi.

TOSCANA - Sono 255 i contagi da coronavirus. Il tasso dei nuovi positivi è 1,40%.

PIEMONTE - Sono 156 i nuovi contagi di coronavirus. Non si registrano decessi.

EMILIA ROMAGNA - Sono 351 i nuovi contagi da coronavirus. Si registrano 2 decessi.

LAZIO - Sono 289 i nuovi contagi da coronavirus. Si registrano 3 decessi.

VALLE D’AOSTA - Sono 12 i nuovi contagi da coronavirus. Non si registrano decessi.

CALABRIA - Sono 150 i contagi da coronavirus. Si registrano 3 decessi.

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Pillola anti covid e cure domiciliari, cosa dicono esperti

Una pillola contro il covid-19 che ridurre di circa il 50% il rischio di ricovero e morte nei pazienti con forma lieve o moderata. E’ il dato annunciato dalle aziende Msd e Ridgeback Biotherapeutics su quello che potrebbe essere il primo farmaco antivirale per il trattamento del coronavirus. Ma cosa ne pensano gli esperti?

cms_23348/giovanni-rezza-1200x1200.jpgGIANNI REZZA

"I risultati da quello che viene riferito sembrano promettenti, ora dobbiamo però vedere i dati per valutarli con attenzione. C’è bisogno di anche di farmaci antivirali. Abbiamo i vaccini che prevengono l’infezione e le forme gravi di malattia, abbiamo i monoclonali che possono essere usati nel trattamento, mancano gli antivirali. Avere un portafoglio di strumenti che ci permettono di combattere la malattia è auspicabile". Così il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, rispondendo ai giornalisti durante la conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio regionale della Cabina di regia sull’andamento di Covid-19.

cms_23348/Matteo_Bassetti,Infettirologo.jpgMATTEO BASSETTI

"E’ la prima volta che un farmaco dato per via orale funziona nella terapia anti-Covid e questo è una dato straordinario. Sono molto orgoglioso, perché nel nostro centro a Genova è stato arruolato l’unico paziente italiano nello studio sul molnupiravir. Eravamo diversi centri in competizione e siamo stati l’uncio a trovarlo, e grazie anche al paziente". Lo afferma all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. "L’azienda ha deciso di interrompere lo studio per manifesta superiorità. Questo antivirale - prosegue Bassetti - può davvero diventare la cura a casa nelle fase precoci del Covid, e quando sarà approvato avremo una serie di trattamenti per il Covid straordinari e a soli 18 mesi dal primo caso di coronavirus. Questo significa che, dal punto di vista della ricerca, abbiamo fatto uno sforzo straordinario e l’Italia è prima in Ue e quarta al mondo per contributi scientifici sul Covid". "L’antivirale è un derivato sintetico nucleosidico che ha la capacità di inibire la replicazione facendo copiare virus sbagliati - spiega Bassetti - In questo modo dà un’informazione sbagliata al virus che così non può essere più pericoloso".

cms_23348/BURIONI.jpgROBERTO BURIONI

Se la ’pillola anti covid’ della Merck verrà approvata, "finalmente avremo delle cure domiciliari". Il professor Roberto Burioni commenta su Twitter la notizia relativa al farmaco antivirale molnupiravir mostra di ridurre di circa il 50% il rischio di ricovero e morte. "Se il molnupiravir (il farmaco anti covid della Merck) verrà approvato finalmente avremo delle cure domiciliari. Che sono arrivate - guarda caso - dai ricercatori seri e non dalle nutrite e vocianti truppe di cialtroni che si autocertificano geni incompresi", scrive il virologo soffermandosi sulla "fantastica notizia". "Merck ha appena annunciato che un suo nuovo farmaco, somministrato precocemente ai pazienti a rischio con covid-19, dimezza il rischio di ospedalizzazione e di morte. Per la precisione tra i pazienti che hanno preso il farmaco (orale) nessuno è morto", riassume il virologo, evidenziando che "questo farmaco potrebbe essere attivo anche contro futuri coronavirus che avessero la cattiva idea di riprovare a saltare dagli animali all’uomo. Incrociamo le dita e aspettiamo il lavoro scientifico per un giudizio finale. Aggiungo che il trattamento con questo farmaco costa 700 dollari, mentre la vaccinazione qualche decina di dollari. Per cui vi prego di non fare gli interessi di big pharma e vaccinarvi". Quindi, la frecciatina ai no vax: "Se approveranno M", scrive Burioni identificando il farmaco con l’iniziale, "uno dei vantaggi sarà che i novax non potranno diventare nomolnupiravir perché è una parola troppo difficile per loro sia da scrivere sia da pronunciare".

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