COVID,OMS:"IMMUNITA’ DI CHI SI E’ INFETTATO PER 6 MESI O PIU’"

In Italia 17.533 contagi e 620 morti. Vaccino Italia, oltre mezzo milione di vaccinati. Covid, report Iss: "Rt 1.03, epidemia peggiora e servono misure"

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Covid, Oms: "Immunità di chi si è infettato per 6 mesi o più"

"Ci sono recenti studi che suggeriscono che la risposta immunitaria delle persone che si sono infettate con Sars-Cov-2 potrebbe durare sei mesi o più. Noi stiamo ancora studiando questo aspetto e questa è una buona notizia". Lo ha detto Maria Van Kerkhove, a capo del gruppo tecnico dell’Oms per il coronavirus, in conferenza stampa a Ginevra, ricordando che la ricerca sta guardando anche agli aspetti ’temporali’ della risposta immunitaria. "Mentre ci sono centinaia di studi in corso, noi non abbiamo ancora tutte le risposte - ha sottolineato - ma questa è una buona notizia perché mostra che anche le persone che si sono infettate e hanno avuto sintomi moderati sviluppano una robusta risposta immunitaria che può durare 6 mesi o più".

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cms_20579/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia 17.533 contagi e 620 morti

Sono 17.533 i contagi da coronavirus resi noti secondo il bollettino della Protezione Civile diffuso dal ministero della Salute. Sono stati registrati altri 620 morti. Nelle ultime ore sono stati effettuati 140.267 tamponi, con un tasso di positività al 12,5%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 2.587.

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I dati delle regioni:

LOMBARDIA - Sono 1.963 i nuovi contagi da Coronavirus in Lombardi e sono stati registrati altri 133 morti.

VENETO - Nelle ultime ore in Veneto, che da domenica diventerà zona arancione, si sono registrati 3.388 nuovi contagi da Covid 19 e 106 nuovi decessi.

PIEMONTE - Sono 845 i nuovi contagi da Coronavirus in Piemonte e sono stati registrati altri 27 morti.

EMILIA ROMAGNA - Sono 2.026 i nuovi casi di Coronavirus in Emilia Romagna e si registrano altri 80 morti nella Regione, che da domenica sarà zona arancione.

LAZIO - Sono 1.613 i nuovi contagi da Coronavirus nel Lazio e sono stati registrati altri 45 morti.

TOSCANA - In Toscana nelle ultime ore si registrano 452 nuovi contagi da Covid-19 e 23 morti.

FRIULI - In Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 583 nuovi contagi ai quali si aggiungono 50 casi già risultati positivi al tampone antigenico nei giorni scorsi e confermati da test molecolare, con una percentuale di positività del 9,8%.

VALLE D’AOSTA - In Valle d’Aosta i nuovi casi di contagio da coronavirus registrati nelle ultime ore sono 25, arrivando così a 7.464 mentre i guariti sono 34, per un totale di 6.651. I decessi sono 388 dall’inizio dell’emergenza, nessuno registrato nelle ultime ore. E’ quanto rileva il bollettino dell’Azienda USL della Valle d’Aosta.

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Vaccino Italia, oltre mezzo milione di vaccinati

In Italia sono state vaccinate 501.683 persone. E’ quanto emerge dall’ultimo aggiornamento sul sito del commissario per l’emergenza Covid. Di questi, 310.465 sono donne, 191.218 gli uomini.

Sono 414.002 gli operatori sanitari e sociosanitari vaccinati, 56.788 è il numero del personale non sanitario sottoposto a vaccino, mentre 30.893 gli ospiti nelle strutture residenziali.

A guidare la classifica a livello regionale è il Lazio con 56.338 vaccinazioni effettuate. Seguono il Veneto con 55.922, l’Emilia Romagna con 52.163 e la Sicilia con 51.558. In Lombardia sono state vaccinate finora 45.720 persone.

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Covid, report Iss: "Rt 1.03, epidemia peggiora e servono misure"

L’indice Rt in Italia torna sopra l’1 e sale a 1.03, l’epidemia di coronavirus peggiora e servono misure più severe per evitare un rapido aumento dei casi. E’ il quadro delineato dalla bozza del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss)-ministero Salute, relativo al periodo 28 dicembre 2020-3 gennaio 2021, sull’emergenza covid 19.

RT - Nel periodo dal 15 al 28 dicembre 2020 "l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1.03 in aumento da quattro settimane e per la prima volta, dopo sei settimane, sopra uno". Nel documento "si osserva un peggioramento generale della situazione epidemiologica nel Paese. L’incidenza nazionale a 14 giorni torna a crescere dopo alcune settimane di decrescita, aumenta anche l’impatto della pandemia sui servizi assistenziali e questo si traduce in un aumento generale del rischio".

INCIDENZA - "Si osserva, dopo alcune settimane di diminuzione, nuovamente un aumento dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni: 313,28 per 100mila abitanti (dal 21 dicembre 2020 al 3 marzo 2021) contro 305,47 per 100mila abitanti (dal 14 dicembre 2020 al 27 dicembre 2020) - prosegue il report - Si evidenzia, in particolare, il persistente valore elevato di questo indicatore nella Regione del Veneto (927,36 per 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni). L’incidenza su tutto il territorio è ancora lontana da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti".

OSPEDALI - "Il servizio sanitario ha mostrato i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100mila in sette giorni e una criticità di tenuta dei servizi con incidenze elevate", affermano gli esperti. "Sono 12 le Regioni e province autonome a rischio alto questa settimana, 8 a rischio moderato (di cui due ad alto rischio di progressione nelle prossime settimane) e solo una Regione (Toscana) a rischio basso".

TERAPIE INTENSIVE - "Sono 13 le Regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e aree mediche sopra la soglia critica (erano 10 la settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale torna a essere sopra la soglia critica (30%)", evidenzia la bozza. "Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in lieve aumento da 2.565 (al 28 dicembre 2020) a 2.579 (al 4 gennaio 2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è invece lievemente diminuito passando da 23.932 (al 28 dicembre 2020) a 23.317 (4 gennaio 2021). Tale tendenza a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali", rimarca il report.

MISURE NECESSARIE - I dati evidenziano che l’epidemia di Covid-19 in Italia "si trova, in una fase delicata che sembra preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti. Questo avverrebbe in un contesto di elevata incidenza con una pressione assistenziale ancora elevata ed in crescita in molte Regioni/PA".

"Si osserva un aumento complessivo del rischio di una epidemia non controllata e non gestibile, dovuto a un aumento diffuso della probabilità di trasmissione di Sars-Cov-2 sul territorio nazionale, in un contesto in cui l’impatto sui servizi assistenziali è ancora alto nella maggior parte delle Regioni/province autonome", prosegue la bozza.

"Si conferma pertanto la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale - raccomanda il report - che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie, compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi".

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