COVID-19 USA

Tutti e 50 gli Stati sono stati colpiti dal virus

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A tutt’oggi negli USA sono stati confermati circa 14.250 casi. Tutti e 50 gli Stati sono stati colpiti dal virus.

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In Florida, il non aver prestato attenzione alle disposizioni di sicurezza e prevenzione emanate dallo Stato ai suoi cittadini, molti dei quali, ignorando gli avvertimenti ed il divieto di radunarsi in massa, hanno affollato le spiagge durante “spring brake” (pausa primaverile per scuole ed università che corrisponde alle nostre vacanze di Pasqua) ed il conseguente diffondersi a macchia d’olio del COVID-19, che in questo stato ha raggiunto ben 11.000 casi, ha costretto le autorità ad intervenire più o meno drasticamente chiudendo forzatamente tutte le spiagge.

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A New York, lo Stato più colpito dal virus, il Governatore Andrew Cuomo ha ordinato a tutti i lavoratori – ad eccezione di coloro la cui attività non può essere svolta da casa propria – di rimanere nelle proprie abitazioni. Questo significa che, al massimo, solo il 20-25% della forza-lavoro è autorizzata a spostarsi per raggiungere la propria sede di servizo. A New York, così come anche in altri Stati, le scorte di farmaci, a detta degli esperti, potrebbero non durare neanche un mese e c’è un grande bisogno di risorse di ogni genere per il personale sanitario, ad iniziare proprio dai guanti. Cuomo ha definito questa pandemia “una vera e propria guerra che va trattata come tale”.

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Durante una Conferenza Stampa alla Casa Bianca in Washington, DC, il Presidente Trump ha affermato che milioni di mascherine vengono al momento prodotte per far fronte alla crisi. Dal momento comunque chi ritiene che il loro numero non sarà sufficiente, si suggerisce, nel caso di assenza di mascherine, di utilizzare altri mezzi quali fasce/bende e sciarpe. Ospedali e Ripari (Shelters) di emergenza vengono nel frattempo costruiti rapidamenti sui campi di Baseball in previsione del fatto che le sole strutture ospedaliere non saranno in grado di fronteggiare i contagi visto che il numero di questi ultimi sta crescendo rapidamente ed in misura esponenziale.

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Gli americani sono fortemente incoraggiati a rimanere in casa, ad evitare viaggi, soprattutto quelli oltreoceano, e a rientrare quanto prima negli USA se sono all’estero. Il Governo Federale sta cercando di dare una mano in ogni modo possibile e, tra le iniziative prese, la data di scadenza per la presentazione della denuncia dei redditi (Tax Return) è stata fatta slittare dal 15 Aprile al 15 Luglio.

Da insegnanti, a medici, a parlamentari, Covid-19 non ha preferenze né risparmia nessuno. Queste le notizie di cronaca.

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In California, uno degli Stati maggiormente colpiti dal virus, con 675 casi riportati ed una prima persona deceduta ieri, è stato emanato l’ordine di rimanere in casa benché servizi ritenuti essenziali, tra cui negozi di generi alimentari, distributori di benzina e banche rimangano aperti.

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In Texas si sono registrati 301 casi e 5 morti. Il Governatore Greg Abbott ha annunciato che anche qui è stato dichiarato lo stato di Disastro e che le aziende cha avranno i requisiti per farlo potranno ricevere finanziamenti a lungo termine ad interessi bassi, questo per agevolare la ripresa economica. Per quanto riguarda altre misure atte a prevenire e contenere la diffusione del COVID-19 i cittadini sono invitati a mostrare senso di responsabilità, solidarietà ed empatia capendo ed accettando il fatto che non rispettando le nuove norme, i divieti ed i limiti messi in atto, o quantomeno vivamente consigliati, potremmo non necessariamente ammalarci, ma comunque venir contagiati da questo virus e, divenendo portatori sani, trasmetterlo ad altri, incluse persone anziane e/o con condizioni di salute già precarie che potrebbero non farcela.

Inoltre i confini tra il Texas ed il Messico sono stati chiusi ed il transito è limitato solo alle merci e per ragioni di salute o studio.

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Lo Stato di Washington, sulla costa pacifica, in cui sono stati già registrati 1376 casi e 74 morti, pur non ricorrendo ancora a misure drastiche come quelle che sono state applicate in Paesi come l’Italia – e che, proprio in Italia, potrebbero essere ulteriormente inasprite e richiedere addirittura l’intervento dell’Esercito per frenare chi alle norme e disposizioni ha deciso di non adattarsi – sta limitando le interazioni sociali con il risultato che parchi ed altre aree ricreazionali sono stati chiusi al pubblico.

Nel frattempo, aspettando tempi migliori e sperando e pregando che questa pandemia passi quanto prima possibile, siamo tutti incoraggiati a guardare “oltre il nostro naso” e quindi al di là dei nostri personali ed immediati interessi individuali, mostrando maturità, senso civico e rispetto per le disposizioni nonché per la salute di tutti coloro che, per età o per condizioni preesistenti, hanno una salute cagionevole e sono, quindi “a rischio”.

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Comportandoci in maniera responsabile vogliamo dimostrare gratitudine ed apprezzamento per lo sforzo ed i sacrifici che tutto il personale che opera nel settore sanitario – medici ed infermieri in primis ma non solo – stanno facendo per salvare la vita a coloro che la stanno rischiando e per contenere in tutti i modi e con tutti i mezzi l’ulteriore diffusione di questo virus che, lo vogliamo ripetere ancora una volta, al momento non ha cura.

(foto dal web)

Maria Teresa De Donato

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