COVID DAL GATTO ALL’UOMO:PRIMO CASO DI CONTAGIO, LO STUDIO

In Italia ulteriori 18.391 contagi e altri 59 morti - I dati dalle Regioni - Italia, Iss: "Epidemia in fase acuta" - Quarta dose, Pregliasco: "Anziani dovrebbero farla subito"

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Covid dal gatto all’uomo: primo caso di contagio, lo studio

Covid dal gatto all’uomo: in gruppo di scienziati thailandesi ha fornito "la prima prova solida" di un contagio Covid trasmesso dal felino all’uomo. Lo riferisce ’Nature’, facendo riferimento a uno studio pubblicato nelle scorse settimane su ’Emerging Infectious Diseases’ da un team della Prince of Songkla University di Hat Yai, nel sud della Thailandia. Gli esperti tengono comunque a precisare che si tratta di casi rari, in base a ricerche secondo cui i gatti infettati da Sars-CoV-2 liberano poco virus e per un tempo ridotto. L’invito è a non abbandonare l’animale eventualmente contagiato, bensì a prendersene cura.

La scoperta è avvenuta per caso, spiega Sarunyou Chusri, ricercatore di malattie infettive e medico, coautore del lavoro. In agosto un padre e un figlio risultati positivi al coronavirus pandemico sono stati trasferiti in un reparto di isolamento dell’ospedale della Prince of Songkla University. Anche il loro gatto, un soriano 10 anni, è stato sottoposto a tampone ed è risultato positivo. Durante il test, il micio ha starnutito davanti a un veterinario che indossava mascherina e guanti, ma non una protezione per gli occhi. Tre giorni dopo il veterinario ha manifestato febbre, raffreddore e tosse; successivamente è risultato positivo a Sars-CoV-2, ma nessuno dei suoi contatti stretti ha sviluppato Covid-19, suggerendo che la fonte del suo contagio fosse il gatto. L’analisi genetica ha poi confermato che il veterinario era stato infettato dalla stessa variante che aveva contagiato l’animale e i suoi proprietari: le sequenze risultavano identiche.

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cms_26632/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 18.391 contagi e altri 59 morti

Sono 18.391 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 59 morti. 192.108 i tamponi, tra molecolari e antigenici, processati nelle ultime 24 ore che fanno rilevare un tasso di positività al 9,6%. In calo i ricoveri con sintomi per un totale di 4.878 (-243) e le persone in terapia intensiva per un totale di 223 (-25).

Sono 166.756 i morti e 17.440.232 le persone contagiate da inizio pandemia mentre 668.909 (-10.485) sono le persone attualmente positive. I guariti toccano quota 16.604.567 (+29.248).

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I dati dalle Regioni

(Bollettino Covid-19 delle ore 18,00 - 1 Luglio 2022)

LAZIO - Sono 2.489 i nuovi contagi da covid nel Lazio secondo il bollettino di oggi, 1 giugno. Si registrano inoltre altri 2 morti. I nuovi casi a Roma sono 1.547. "Oggi nel Lazio, su 5.007 tamponi molecolari e 16.369 tamponi antigenici per un totale di 21.376 tamponi, si registrano 2.489 nuovi casi positivi (-729); sono 2 i decessi (stabili), 561 i ricoverati (-21), 31 le terapie intensive (stabili) e +3.051 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 11,6%", sottolinea l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, nel bollettino Covid quotidiano.

LOMBARDIA - Sono 2.240 i nuovi contagi da Coronavirus registrati oggi, 1 giugno 2022, in Lombardia. Si registrano altri 5 morti. Secondo l’ultimo bollettino diffuso dalla Regione, a fronte di 28.255 tamponi effettuati, che portano il totale complessivo a 37.800.765, i nuovi casi registrano un tasso di positività del 7,9%.

Calano i ricoveri: in terapia intensiva i casi sono 32 (-3), mentre 575 sono i pazienti ricoverati in altri reparti (-38). In totale i decessi sono 40.552 (+5).

EMILIA - Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.488.279 casi di positività, 1.441 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.600 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 7.743 molecolari e 4.857 test antigenici rapidi. Questi dati comprendono anche il numero dei nuovi positivi di Parma rilevati lunedì 31 maggio che per un problema tecnico ieri non sono stati acquisiti a livello regionale. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è dell’11,4%. Si registrano 8 decessi.

TOSCANA - Oggi in Toscana sono 969 i nuovi casi Covid-19, secondo i dati dell’ultimo bollettino sull’epidemia di coronavirus diffuso dalla Regione. Si registrano anche 4 nuovi decessi: 2 uomini e 2 donne con un’età media di 85,5 anni (3 a Firenze, 1 a Pisa). I guariti crescono dello 0,1% e raggiungono quota 1.115.145 (96,8% dei casi totali). Gli attualmente positivi sono oggi 26.837, -2,1% rispetto a ieri. I ricoverati sono 271 (33 in meno rispetto a ieri), di cui 15 in terapia intensiva (3 in meno). Complessivamente, 26.566 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (545 in meno rispetto a ieri, meno 2%).

CALABRIA - Secondo il bollettino sull’emergenza Covid-19 diffuso dal dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria, sono 691 i nuovi contagi registrati (su 4.006 tamponi effettuati), +2.991 guariti e 5 morti (per un totale di 2.616 decessi). Il bollettino, inoltre, registra -2.395 attualmente positivi, +2 ricoveri (per un totale di 174) e, infine, -2 terapie intensive (per un totale di 3).

ABRUZZO - Sono 477 (di età compresa tra 3 mesi e 102 anni) i nuovi casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza – al netto dei riallineamenti – a 406.349. Dei positivi odierni, 335 sono stati identificati attraverso test antigenico rapido. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 6 nuovi casi e sale a 3.330. Lo comunica l’Assessorato regionale alla Sanità precisando che nel numero dei casi positivi sono compresi anche 383831 dimessi/guariti (+1827 rispetto a ieri).

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Covid Italia, Iss: "Epidemia in fase acuta"

cms_26632/2_ISS.jpgL’epidemia di covid, spinta in Italia dalla variante Omicron 5 ormai prevalente, è in fase acuta nonostante il caldo e l’estate. "Nonostante il periodo estivo in cui molte attività vengono svolte all’aperto, si conferma una fase epidemica acuta caratterizzata da un forte aumento dell’incidenza, da una trasmissibilità (sia calcolata su casi sintomatici che su casi ricoverati in ospedale) al di sopra della soglia epidemica e da un aumento nei tassi di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva", sottolinea il monitoraggio Iss-ministero Salute su Covid-19 in Italia.

"In questa fase si ribadisce la necessità di continuare a rispettare le misure comportamentali individuali e collettive previste/raccomandate, l’uso della mascherina, aerazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento", è l’indicazione. "L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione e il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto clinico dell’epidemia".

La sottovariante Omicron 5 di Sars-CoV-2, intanto, diventa prevalente in Italia. "La proporzione di BA.5 sul totale dei sequenziamenti genomici di buona qualità presenti" nella piattaforma "I-Co-Gen è aumentata al 60,71% della settimana 25" dell’anno, quella in corso, "dal 23,74% della settimana 23", passando per il 34,4 della settimana 24 (dato aggiornato a giovedì 23 giugno). "Contestualmente, la proporzione di BA.2 è diminuita dal 58,14% al 17,86%"

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Quarta dose, Pregliasco: "Anziani dovrebbero farla subito"

cms_26632/Pregliasco.jpg"C’è la percezione che le quarte dosi non servano e che si debbano aspettare i vaccini aggiornati". Lo afferma ai microfoni di ’iNews24’, il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario del Galeazzi di Milano. "Invece gli ottantenni devono vaccinarsi subito con la quarta dose per rafforzare la risposta immunitaria". I dati sui vaccini aggiornati alle nuove varianti, "sono buoni. È probabile che saranno pronti in vista della campagna vaccinale autunnale", spiega il virologo.

Per quanto riguarda l’ondata di contagi, Pregliasco afferma: "Siamo in una fase di crescita di un’onda determinata dalle libertà un po’ eccessive, ma soprattutto da Omicron 5, che è estremamente diffusiva e capace di schivare la protezione del vaccino e della guarigione. Sta accadendo ciò che immaginiamo accadrà anche in futuro: onde che si susseguiranno, sperabilmente, con una tendenza a ridursi nel tempo. Ci aspettavamo un’onda in inverno, ma è arrivata prima perché Omicron 5 ha creato un’ulteriore risalita di contagi che, come è accaduto in altri Paesi, ad esempio il Portogallo, dovrebbe risolversi nell’arco di 6-8 settimane”.

Intanto i reparti Covid si stanno riempendo, ma "per fortuna", afferma il virologo, "i ricoveri aumentano in maniera meno proporzionale di prima, perché la gran parte di noi sono vaccinati o guariti. Però non bisogna abbassare la guardia perché siamo ancora in una fase di crescita, con valori di mortalità a due cifre. La malattia non è raffreddorizzata come qualcuno vuol far credere".

LE USCA - "E’ terribile la chiusura delle Usca in questa fase, perché" senza il contributo delle Unità speciali di continuità assistenziale nella gestione del territorio, in questo momento di ondata estiva di Covid-19 c’è un "rischio di affollamento ospedali". Lo smantellamento anticipato delle Usca, spiega all’Adnkronos Salute, alla luce del rialzo dei numeri della pandemia in Italia, è un problema nel problema.

"Le Usca - afferma il medico - rappresentano l’anello di congiunzione tra ospedale e territorio, in quella che deve essere la ’filiera’ dell’assistenza ai pazienti Covid. Vanno assolutamente riattivate", anzi di più: "Questo tipo di intervento va proprio strutturato", mantenuto stabilmente, esorta Pregliasco. "Se vogliamo, possiamo modificarlo nell’organizzazione in base al contesto e alle esigenze. Ma è davvero necessario", assicura, per fortificare la ’trincea’ del territorio e proteggere gli ospedali che devono poter garantire cure anche a tutti gli altri malati e recuperare i ritardi accumulati nelle fasi emergenziali.

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