COVID EUROPA, NUOVA ONDATA:PANDEMIA "TRAINATA DA NOVAX"

In Italia ulteriori 6.404 contagi e altri 70 morti - I dati dalle Regioni - Super Green pass Italia, cos’è l’ipotesi al vaglio del governo

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Covid Europa, nuova ondata: pandemia "trainata da no vax"

Coronavirus in Europa, non si placa la quarta ondata di contagi nel continente che sembra essere trainata, sottolinea la commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides, "principalmente dai non vaccinati" contro il Covid 19. Una situazione particolarmente evidente in Austria, già in lockdown totale, e in Germania dove ancora ieri sono intervenuti cancelliera uscente e ministro della Salute per invitare alla vaccinazione la popolazione attraverso un drammatico appello. In Grecia, intanto, da ieri potranno accedere ai luoghi pubblici solo vaccinati e guariti. Nel pieno di una nuova emergenza, l’Ue si prepara ad aggiornare le raccomandazioni sui viaggi nei Paesi membri dal resto del mondo e a ’promuovere’ l’utilizzo del Green pass.

"PANDEMIA TRAINATA DAI NON VACCINATI"

L’Ue sta fronteggiando "un’altra ondata" della pandemia di Covid-19, "trainata principalmente dai non vaccinati", ha spiegato ieri Kyriakides parlando davanti alla plenaria del Parlamento Europeo, a Strasburgo. Assistiamo, ha detto, "ad un aumento rapido in modo preoccupante" dei casi positivi al Sars-CoV.2 "in tutta Europa. Sappiamo tutti che l’Europa è di nuovo nel mezzo di un’altra ondata", cosa che è "chiaramente motivo di grande preoccupazione per tutti".

Sul ruolo dei vaccini anti Covid, prosegue Kyriakides, "le evidenze sono chiare: la vaccinazione funziona e rimane lo strumento più efficace che abbiamo per mantenere al sicuro le persone". I vaccini "sono efficaci, senza dubbio, contro la malattia grave, il ricovero in ospedale e il decesso. Anche con la variante Delta dominante", che è più contagiosa, "i decessi continuano ad essere prevenuti grazie alla vaccinazione. Tutto questo è basato su evidenze scientifiche".

"Numerose persone in tutta Europa - prosegue Kyriakides - si troverebbero in una situazione molto peggiore se non ci fossero i vaccini, dispiegati" in tutta l’Unione rapidamente, grazie all’acquisto congiunto da parte della Commissione per conto degli Stati. "Ora fronteggiamo una pandemia trainata principalmente dai non vaccinati. I numeri in crescita stanno purtroppo alimentando l’esitazione a vaccinarsi. E tutti dobbiamo adottare un atteggiamento saldo", le parole della commissaria.

La vaccinazione, ha quindi aggiunto, "continua ad essere l’arma fondamentale nel nostro arsenale, ma nello stesso tempo, finché non verranno raggiunti livelli di vaccinazione elevati e la situazione non sarà sotto controllo, è importante che rimangano in vigore le misure non farmaceutiche" come le mascherine e il distanziamento, "quando necessarie".

"Bisogna vaccinarsi - continua Kyriakides - mascherine e distanziamento sono importanti, ma la vaccinazione sta salvando migliaia di vite. La vaccinazione è necessaria, ma non sufficiente. Servono anche le terapie: per questo stiamo anche assicurando la fornitura di terapie" contro la Covid-19, con una "strategia ambiziosa", basata su di un "portafoglio di 10 terapie, le più promettenti". Ma non è tutto: "Stiamo preparando - ha annunciato - un aggiornamento delle raccomandazioni del Consiglio sulla libertà di movimento nell’Ue. La proposta, che verrà adottata questa settimana, promuoverà e riconoscerà il ruolo importante del certificato digitale Covid", o Green Pass, "che i viaggiatori portano con sé". "Aggiorneremo anche le raccomandazioni sui viaggi nell’Ue dal resto del mondo. Sono essenziali coordinamento e collaborazione", ha quindi sottolineato.

IN GERMANIA SITUAZIONE "DRAMMATICA": "VACCINATI, GUARITI O MORTI"

Il quadro dell’epidemia covid in Germania "è drammatico" e Angela Merkel non considera sufficienti le attuali misure in vigore per contenere l’ondata di contagi covid. "Abbiamo una situazione altamente drammatica. Ciò che è in vigore attualmente, non basta", ha dichiarato la cancelliera citata da alcuni partecipanti alle consultazioni interne ai vertici della Cdu cui Merkel ha partecipato ieri in collegamento dalla sede della cancelleria. "Abbiamo una situazione - ha aggiunto - che andrà oltre ciò che abbiamo avuto finora. La vaccinazione è importante e giusta ma non aiuta a fermare la diffusione se non su un più lungo periodo".

"Vaccinati, guariti o morti" entro la fine dell’inverno, la formula che ha usato il ministro della Sanità tedesco, Jens Spahn, per riassumere il quadro dell’emergenza nel paese. A fronte di una variante, la Delta, altamente contagiosa, il ministro ha ribadito l’appello a vaccinarsi, ricordando che la questione del vaccino non è puramente personale. "C’è un dovere di solidarietà", ha dichiarato, ricordando l’aumento dei casi e la situazione degli ospedali nel paese.

"La situazione del Coronavirus è molto preoccupante e non è sotto controllo al momento", il quadro del presidente dell’Associazione Interdisciplinaria di Medicina Intensiva e di Emergenza in Germania (Divi), Gernot Marx, che ha allertato la classe politica tedesca esortandola a prepararsi alla possibilità che la circolazione del virus sfugga completamente al controllo. Attualmente oltre 3.670 pazienti affetti da Covid-19 sono curati nelle unità di terapia intensiva in Germania, 1.200 dei quali ricoverati la settimana scorsa.

In alcune regioni, quali la Baviera, la Turingia e la Sassonia ci sono situazioni di sovraccarico acuto nelle unità di terapia intensiva che costringono a trasferire i pazienti e rinviare gli interventi programmati. Marx ha avvertito che se le nuove norme approvate per contenere la pandemia non daranno risultati, bisognerà programmare misure aggiuntive il 9 dicembre, quando i premier dei 16 Laender si riuniranno per valutare se le misure in atto sono sufficienti.

AUSTRIA IN LOCKDOWN TOTALE

L’Austria è tornata ieri in lockdown, il quarto dall’inizio della pandemia deciso per cercare di contenere la diffusione del coronavirus dopo che il numero dei morti è triplicato nelle ultime settimane. Si tratta del primo Paese dell’Europa occidentale a ripristinarlo. Le nuove misure resteranno in vigore almeno dieci giorni, ma potrebbero essere anche venti se la situazione dei contagi non migliorare e se i reparti di terapia intensiva, ora al limite della capacità, non riusciranno a liberare letti.

Il governo austriaco ha inoltre deciso che renderà obbligatorie le vaccinazioni contro il Covid-19 a partire dal primo febbraio. Solo circa il 66 per cento degli 8,9 milioni di austriaci è completamente vaccinato, uno dei tassi più bassi dell’Europa occidentale.

In lockdown, le persone potranno uscire di casa solo per recarsi al lavoro, praticare sport all’aperto o per recarsi in negozi per acquistare beni essenziali. La maggior parte dei ristoranti e dei bar potranno fornire solo pranzi takeaway, mentre gli eventi culturali sono sospesi. Per quanto riguarda gli eventi sportivi, si terranno solo a porte chiuse. Restano invece aperte le scuole, con la facoltà dei genitori di decidere se mandare in classe o meno i loro figli.

IN GRECIA SOLO VACCINATI E GUARITI IN LUOGHI PUBBLICI

A partire da ieri intanto in Grecia bisognerà essere vaccinati o guariti dal covid 19 per accedere a luoghi pubblici come bar, ristoranti, cinema, teatri, musei e palestre. Le misure imposte dal governo di Kyriakos Mitsotakis comprendono anche turni scaglionati per i dipendenti pubblici, con l’obbligo di indossare la mascherine al lavoro.

Le nuove restrizioni puntano a frenare i contagi e incoraggiare la vaccinazione, a livelli più bassi rispetto alla media europea. In questo paese di 10,7 milioni di abitanti, ieri si sono registrati 7.287 nuovi contagi e 105 morti. Negli ospedali sono 608 i pazienti attaccati ai respiratori, dei quali 503 non immunizzati o con una sola dose di vaccino.

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cms_23911/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 6.404 contagi e altri 70 morti

Sono 6.404 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 70 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 267.570 tamponi con il tasso positività che sale al 2,4%.

Le terapie intensive occupate sono 549 (+29). Sono 4.507 (+162) i ricoverati con sintomi. Nelle ultime 24 ore sono guarite 3.579 persone. In Italia al momento i positivi in tutto sono 151.514.

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I dati dalle Regioni

(Bollettino Covid-19 delle ore 18,00 - 20 Novembre 2021)

SICILIA - Sono 514 i nuovi contagi da coronavirus in Sicilia secondo il bollettino di oggi, 22 novembre. Non si registrano invece nuovi decessi. 118 i pazienti dimessi o guariti. Nell’isola, in totale, ci sono 10.778 positivi - 396 in più rispetto a ieri - e di questi 352 sono ricoverati in regime ordinario, 41 in terapia intensiva (2 nuovi ingressi) e 10.385 sono in isolamento domiciliare.

FRIULI VENEZIA GIULIA - Sono 279 i nuovi contagi da coronavirus rilevati oggi, 22 novembre, in Friuli Venezia Giulia. Lo comunica il bollettino con i dati Covid della Regione. Eseguiti 2.871 tamponi molecolari, con una percentuale di positività del 9,71%, e 5.884 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 19 casi (0,32%). Nella giornata odierna si registrano i decessi di 8 persone. Le persone ricoverate in terapia intensiva risultano essere 26, mentre i pazienti in altri reparti sono 223.

TOSCANA - Sono 308 i contagi da Coronavirus in Toscana oggi, lunedì 22 novembre 2021, secondo numeri e dati Covid del bollettino della regione. Da ieri sono stati registrati, inoltre, 7 morti: 2 uomini e 5 donne con un’età media di 83,7 anni. I nuovi casi sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. Da ieri sono guarite 356 persone. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 5.315 tamponi molecolari e 7.759 antigenici rapidi. I ricoverati sono 299, 7 in più rispetto a ieri, di cui 44 in terapia intensiva, 5 in più.

Tra le province con il maggior numero di nuovi casi Pistoia a 60, Firenze a 52, Pisa a 40 e Siena a 31. Da inizio pandemia nella Regione sono morte 7.375 persone. I vaccini attualmente somministrati in Toscana sono 6.179.793.

VENETO - Sono 870 i contagi da coronavirus in Veneto oggi, 22 novembre 2021, secondo numeri e dati del bollettino covid. Registrati altri 3 morti. Come ogni lunedì, nel fine settimana diminuisce il numero dei tamponi eseguiti e i dati del report regionale evidenziano quinti una decrescita dei contagi.

Il numero maggiore di casi si è avuto a Venezia, con 200 nuovi positivi, al secondo posto Padova con 187 casi, seguita da Vicenza con 171 e Treviso con 138. A Verona invece sono stati 72 i nuovi contagi, 46 a Rovigo e 42 a Belluno. Sono 389 (+14) i pazienti ricoverati in area non critica, mentre sono 71 (+2) quelli in terapia intensiva negli ospedali veneti.

BASILICATA - Sono 31 i nuovi contagi da Coronavirus oggi lunedì 22 novembre 2021 in Basilicata , secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri c’è stato un morto a Potenza. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 1.073 tamponi molecolari. I lucani guariti o negativizzati sono 43. I ricoverati negli ospedali di Potenza e di Matera sono 23 e di questi 2 sono in terapia intensiva mentre gli attuali positivi residenti in Basilicata sono in tutto 986.

Per la vaccinazione, in due giorni sono state effettuate 3.773 somministrazioni di cui oltre 2.800 sono terze dosi. Finora 435.874 lucani hanno ricevuto la prima dose del vaccino (78,8 per cento del totale della popolazione residente), 401.036 hanno completato il ciclo vaccinale (72,5 per cento) e 27.862 sono le terze dosi (5 per cento), per un totale di 864.772 somministrazioni effettuate.

VALLE D’AOSTA - Sono 8 i nuovi contagi da Coronavirus oggi lunedì 22 novembre 2021, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri c’è stato un morto. Il totale delle persone contagiate dal virus sale pertanto a 12.751 da inizio epidemia nella Regione. I positivi attuali sono 401 di cui 394 in isolamento domiciliare, 6 ricoverati in ospedale e uno in terapia intensiva. I casi testati sono complessivamente 95.769, i tamponi fino ad oggi effettuati 268.598. Il totale del guariti è di 11.872, invariato rispetto a ieri. I decessi di persone risultate positive al virus da inizio emergenza ad oggi in Valle D’Aosta salgono a 478.

SARDEGNA - Sono 39 i nuovi contagi da Coronavirus oggi lunedì 22 novembre in Sardegna, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri c’è stato un morto nella provincia di Sassari. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 3.190 test tra molecolari e antigenici. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 12, 2 in più rispetto a ieri, mentre sono 52 in area medica, uno in più. Aumenta anche il numero delle persone in isolamento domiciliare, oggi 2.206, 11 in più rispetto a ieri.

ABRUZZO - Sono 42 i nuovi contagi da Coronavirus oggi 22 novembre in Abruzzo, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri è stato registrato un morto nella Regione, avvenuto nei giorni precedenti. Da inizio pandemia le vittime in Abruzzo sono state 2.578. Nelle ultime 24 ore sono guarite 29 persone.

Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 3719. I ricoverati in area medica sono 91, 8 le terapie intensive occupate. In isolamento 3.620 persone. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 1.283 tamponi molecolari e 5.492 test antigenici con un tasso di positività allo 0.99 per cento. Tra le province con il maggior numero di nuovi casi Teramo a 25, L’Aquila a 15 e Pescara a 14.

CALABRIA - Sono 123 i nuovi contagi da Coronavirus oggi 22 novembre in Calabria, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri non c’è stato alcun morto. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 2.800 tamponi nella Regione. Da ieri ci sono stati 72 guariti. Da inizio pandemia in Calabria ci sono stati 1.483 decessi. Crescono di 43 unità le persone in isolamento, di 7 i ricoverati e di una le terapie intensive occupate che sono in tutto 12.

LAZIO - Sono 940 i nuovi contagi da Coronavirus oggi 22 novembre nel Lazio, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri sono stati registrati 15 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati fatti 8.851 tamponi molecolari e 18.561 tamponi antigenici con un tasso di positività al 3,4%. I ricoverati sono 656, mentre sono 84 le terapie intensive. Da ieri ci sono stati 957 guariti. I casi a Roma città sono a quota 488. "Bisogna tenere alta l’attenzione, utilizzare la mascherina ed evitare gli assembramenti", raccomanda l’assessore regionale alla Salute Alessio D’Amato.

Nel dettaglio, i contagi e i decessi nelle ultime 24 ore nelle aziende sanitari del Lazio. Asl Roma 1: sono 181 i nuovi casi e 2 i decessi; Asl Roma 2: sono 284 i nuovi casi e 5 i decessi; Asl Roma 3: sono 23 i nuovi casi con 1 decesso; Asl Roma 4: sono 25 i nuovi casi con 1 decesso; Asl Roma 5: sono 142 i nuovi casi e 3 i decessi; Asl Roma 6: sono 151 i nuovi casi e 2 i decessi. Nelle province si registrano 134 nuovi casi: 23 nella Asl di Frosinone, 87 a Latina, 3 a Rieti e 21 a Viterbo con 1 decesso.

CAMPANIA - Sono 591 i nuovi contagi da Coronavirus oggi lunedì 22 novembre nel Lazio, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri sono stati registrati 7 morti nella Regione, 4 dei quali avvenuti nelle ultime 48 ore e 3 avvenuti in precedenza. Da ieri sono stati processati 14.357 tamponi tra molecolari e antigenici. In Campania sono 24 i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva, mentre sono 289 quelli ricoverati nei reparti di degenza.

PIEMONTE - Sono 372 i contagi da coronavirus in Piemonte oggi, 22 novembre 2021, secondo numeri e dati covid del bollettino della regione. Registrati altri 3 morti. Nel dettaglio, i nuovi casi (di cui 213 dopo test antigenico) sono pari allo 0,8% di 44.952 tamponi eseguiti, di cui 41.206 antigenici. Dei 372 nuovi casi gli asintomatici sono 248 (66,7%). I casi sono 209 di screening, 118 contatti di caso, 45 con indagine in corso.

I ricoverati in terapia intensiva sono 30 (+3 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 337 (+ 24 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 7390. I tamponi diagnostici finora processati sono 9.439.755 (+ 44.952 rispetto a ieri), di cui 2.464.979 risultati negativi.

Tre decessi persone positive al test del Covid-19, uno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte. I pazienti guariti diventano complessivamente 377.910 (+ 232 rispetto a ieri).

LOMBARDIA - Sono 662 i nuovi contagi da Coronavirus oggi 22 novembre 2021 in Lombardia, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri sono stati registrati 11 morti, numeri che portano a 34.291 il totale di vittime dall’inizio della pandemia. A fronte di 41.291 tamponi effettuati il rapporto tra positivi e tamponi si attesta all’1,6%. Salgono i ricoveri in terapia intensiva: sono 65, 4 in più da ieri, mentre i pazienti ricoverati non in terapia intensiva sono 686, 20 in più da ieri.

Sono 196 i nuovi positivi al Covid nella provincia di Milano nelle ultime 24 ore, di cui 82 a Milano città. Quanto alle altre province lombarde, a Bergamo si registrano 63 casi, a Brescia 80, a Como 27, a Cremona 19, a Lecco 8, a Lodi 3, a Mantova 35, a Monza 58, a Pavia 26, a Sondrio 33 e a Varese 96.

cms_23911/CORONAVIRUS-_NOTIZIE_E_PROVVEDIMENTI.jpg

cms_23911/sUPER_greenpass.jpgSuper Green pass Italia, cos’è l’ipotesi al vaglio del governo

Un super Green pass Italia per contrastare l’ondata di contagi da coronavirus nel Paese, con stretta sulle regole e maggiori restrizioni nei confronti dei non vaccinati e a favore di chi, invece, ha ricevuto la somministrazione del vaccino anti Covid. Ecco cos’è e qual è l’ipotesi sulla quale le Regioni - "compattissime" - sono in pressing e il governo "riflette" dopo l’incontro di ieri tra governatori ed esecutivo. Nulla è ancora deciso, ma i tempi stringono e si va verso una cabina di regia, e un Consiglio dei ministri a seguire, che Palazzo Chigi spera di tenere già domani o al più tardi giovedì.

L’obiettivo è quello di tenere aperto il Paese ed evitare contraccolpi alla ripresa economica che finalmente muove passi decisi. Come? L’ipotesi sul tavolo è quella di rimodulare la durata del certificato e tutelare le cosiddette ’due G’ ovvero guariti e vaccinati secondo la formula mutuata dalla Germania: un ’super’ documento verde, quindi, che consenta solo a queste due categorie di accedere a cinema, teatri, palestre e altre attività ludiche finendo così per limitare gli irriducibili contrari al vaccino.

L’INCONTRO GOVERNO-REGIONI

Premiare i cittadini vaccinati e offrire certezze alle categorie produttive quanto hanno chiesto infatti le Regioni al governo durante il vertice di ieri. "Le ipotesi discusse con il governo sono di far sì che nel passaggio di zona e quindi in giallo, arancione e rosso, ci sia maggiore possibilità di svolgere attività per chi è vaccinato", ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga a Tg2 Post dopo l’incontro. "Non abbiamo raggiunto una soluzione definitiva", aveva avvertito, ma "il governo ora farà le proprie valutazioni e le porterà in Consiglio dei ministri". In ogni caso, "prima del Cdm ci sarà un ulteriore confronto con le Regioni", che il presidente ha definito "compattissime" sin dall’inizio della pandemia e "indipendentemente dalla collocazione geografica o dal colore politico".

E il fronte delle regioni si è in effetti presentato unito all’incontro col governo, chiedendo a gran voce che i vaccinati viaggino in corsia preferenziale e dietro restino i no vax. Eventuali strette andrebbero quindi misurate sui ’ribelli’ del vaccino: non paghino tutti gli italiani, la richiesta dei governatori. Fino alla possibilità di superare la famosa divisione per ’colori’, lasciando fuori dalla vita sociale solo i no vax ’premiando’ gli altri, chi ha scelto la scienza per uscire dalla pandemia.

I PROSSIMI PASSI: TERZA DOSE ANTICIPATA, OBBLIGO VACCINALE ESTESO, GREEN PASS UNDER 12

Ma il governo non si sbottona e sui prossimi passi che è in procinto di compiere concede ’solo’ la notizia dell’anticipo della terza dose: non più sei ma cinque mesi. C’è l’ok dell’Aifa e del Comitato tecnico scientifico, quindi la ’sforbiciata’ sui tempi del cosiddetto ’booster’ ci sarà. Per il resto, tutto verrà deciso nelle prossime ore, anche se viene dato quasi per scontato che l’obbligo vaccinale non toccherà solo personale sanitario e Rsa -come è stato finora- ma con ogni probabilità verrà esteso anche ad altre categorie più a contatto col pubblico.

Dal governo trapela inoltre la volontà di ampliare il più possibile la fascia d’età del Green pass che dunque potrebbe scendere sotto i 12 anni, possibile motivo di scontro con la Lega e Matteo Salvini che, su questo, ha già detto di essere "nettamente contrario". Non pare esserlo invece il governo, che nelle prossime ore sarà chiamato a decidere insieme al super Green pass.

"NON E’ LOCKDOWN PER NON VACCINATI"

La posizione dell’esecutivo nelle ultime ore è stata intanto delineata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: "Non parlerei di lockdown per non vaccinati. Ma, con il peggioramento della situazione epidemiologica e il passaggio in arancione di alcune Regioni - ha spiegato -, di un provvedimento che prevede già in automatico una serie di restrizioni. Penso che queste limitazioni non debbano essere pagate da chi è vaccinato. Penso, tolto l’accesso al lavoro e ai bisogni di prima necessità, che per certe attività come i ristoranti, i cinema, il teatro, si debbano limitare solo a chi vaccinato".

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