CYBER CRIME E ATTACCHI INFORMATICI

Le minacce riguardano tutti

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cms_25363/1.jpgLa nostra vita quotidiana è piena di tecnologie informatiche che utilizziamo per migliorare la qualità della nostra vita. Smartphone, web, social, posta elettronica sono elementi essenziali per le comunicazioni nella società moderna. In un ambiente così complesso, termini come hacker e virus riassumono le paure più ricorrenti in particolar modo quando si parla di perdita di dati e di informazioni, furto di denaro o di identità, violazione della sicurezza e della privacy. Il crimine informatico è diventato un problema che se nell’era pionieristica dell’informatica aveva un qualcosa di simile al fai da te, oggi, epoca in cui ogni cosa che facciamo si è trasferita nella rete, si è trasformato in qualcosa di estremamente complesso nel riconoscerlo come tale, è diventata un’attività che ha allungato i suoi tentacoli in ogni aspetto delle nostre vite online, compromettendo l’impatto di ciò che facciamo in rete. Secondo il World Economic Forum, il mondo digitale potrebbe presto essere al centro di un attacco criminale dagli effetti disastrosi, un evento sempre più probabile visto ciò che sta accadendo con l’attuale conflitto Russia-Ucraina e i risvolti di quella che presto potrebbe chiamarsi cyberwar. I repentini cambiamenti a cui abbiamo assistito negli ultimi 30 anni in tema di nuove tecnologie, non hanno riguardato solo i manufatti stessi che si aggirano nelle nostre case e nelle nostre tasche, ma anche i soggetti, i veri e propri trascinatori di una nuova cultura del progresso e dell’informazione.

cms_25363/2_1648351979.jpgLa sottocultura sugli hacker nella letteratura scientifica degli Anni ’90, li descriveva come un derivato sociale emerso grazie all’allora nascente fenomeno del web, inquadrato sotto un’aura ancora non del tutto criminale, anzi, l’hacker era considerato piuttosto colui che progettava sistemi informatici inediti e software essenziali per le neonate aziende della Silicon Valley. Modi, tempi e strategie oggi sono cambiati e gli attacchi si rivolgono sempre più spesso a enti pubblici o aziende private. Nel 2021, secondo il Rapporto Clusti 2022 sulla cyber sicurezza, sono stati registrati su scala globale oltre 2000 cyber attacchi considerati gravi, con una crescita del 10% rispetto al 2020, ovvero il valore più alto mai registrato. I cyber criminali hanno sempre più bersagli definiti da colpire: sistemi governativi e militari, il settore informatico, il sistema sanitario e l’istruzione. A subire i più frequenti attacchi informatici è il continente americano, seguito dall’Europa e dall’Asia. I cyber criminali, sempre secondo il Rapporto Clusti, operano attraverso malware e ransomware (richieste di riscatto) per ottenere profitti; non mancano inoltre tecniche come il “data beach” (violazioni di dati personali) e azioni di phishing. Un insieme di strumenti che denotano la consapevolezza dei cyber criminali di poter utilizzare tecniche varie e sempre più compromissorie dei sistemi operativi degli sfortunati utenti presi di mira. Il modus operandi si associa inoltre ad attività ormai del tutto simili a veri e propri cartelli di servizi criminali, ovvero joint venture e collaborazioni attive tra gruppi di cyber criminali che fanno capire come le attività criminose in rete possano essere altamente remunerative.

cms_25363/3.jpgArrecare un danno al sistema operativo di un’azienda pubblica o privata come per esempio il furto di informazioni riservate (dati secretati, furto di brevetti, spionaggio industriale) o l’interruzione di attività è diventato un mercato di servizi vero e proprio, come se si volesse ingaggiare un operaio per svolgere dei lavori in casa. Diffondere malware con pochi rudimenti sulla programmazione di un pc, è a tutti gli effetti un’attività del terziario affidato a personale specializzato che offre preziose skills a chi nel ha bisogno per gli scopi più disparati. Le persone collegate alla rete nel mondo superano orami la cifra di 5 miliardi, ciò sta a significare che vi sono altissime probabilità che un hacker possa interessarsi di un qualsiasi pc per violarne la privacy e trarne una qualche forma di illecito profitto. Diviene allora fondamentale usare le più basilari accortezze per rendere loro la vita più difficile, come per esempio munirsi di un buon antivirus, utilizzare password sicure e non banali, evitare di cliccare e di aprire allegati sospetti, aggiornare il proprio sistema operativo e i programmi che usiamo maggiormente. La sicurezza informatica è troppo importante perché non possa rientrare tra le routine delle nostre giornate passate sul web.

Andrea Alessandrino

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