Cambio della guardia storico al Financial Times dopo 131 anni primo direttore donna

Alla collega Roula Khalaf gli auguri dell’International Web Post

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Dopo 131 anni, sarà Roula Khalaf la prima donna a guidare il Financial Times, principale quotidiano economico-finanziario del Regno Unito fondato nel 1888.

Il suo nome si aggiunge al rinsecchito elenco delle Direttrici di grandi giornali, Katharine Viner del Guardian, e Zanny Minton Beddoes, direttrice dell’Economist dal 2015.

La poltrona più importante del Financial Times, giornale britannico, punto di riferimento della City, sarà quindi, diretto da Roula Khalaf, sessantaquattro anni, che entrerà in carica all’inizio del 2020.

Nata in Libano, a Beirut la Khalaf ha il doppio passaporto: britannico e libanese. Si è laureata alla Syracuse University, e ha conseguito un Master in Affari Internazionali alla Columbia University di New York. È madre di due ragazzi, ed ha iniziato la sua carriera giornalistica scrivendo per la rivista Forbes, a New York, dove ha lavorato per circa quattro anni.

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La Khalaf sostituirà Lionel Barber, che lavora al Financial Times da trentaquattro anni di cui quattordici da Direttore ma, se la nomina di una donna rappresenta l’abbattimento di un tabù per il Financial Times nello stesso tempo, la Khalaf impersona un ricambio all’insegna della continuità.

La giornalista è, infatti, una risorsa interna della redazione da ventiquattro anni, ed è vicedirettore dal 2016.

In questi anni la Khalef che parla francese e arabo, ha diretto la rete internazionale del giornale, coordinando anche diverse iniziative e progetti editoriali.

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Da quando è vicedirettore, continua a scrivere regolarmente le sue analisi su politica e affari del Medio Oriente rimanendo al timone di una rete globale di oltre un centinaio di corrispondenti stranieri. Ha supervisionato una serie d’iniziative redazionali e progetti editoriali.

Esperta di Medio Oriente la Khalef nella sua considerevole carriera giornalistica ha trattato la guerra in Iraq e ha raccontato magistralmente le ’primavere arabe’, inoltre è anche conosciuta per essersi adoperata per conquistare più lettrici.

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Un suo articolo è anche citato da Jordan Belfort, protagonista del film di Martin Scorsese The Wolf of Wall Street.

Sotto la sua guida, più di recente, la testata politico-finanziaria londinese ha poi lanciato ’Trade Secrets’, un canale verticale d’inchieste sul commercio globale.

Il suo nome è stato scelto dopo più di un anno di ricerche e colloqui interni da parte della proprietà del giornale, il colosso dell’informazione finanziaria Nikkei, spuntandola su tre rivali uomini, come ricorda il Guardian, ma si tratta di un’eredità impegnativa considerando che Barber ha preso in mano il quotidiano londinese nel 2005, l’ha capovolto e ricostruito, permettendogli di sopravvivere al periodo oscuro della carta stampata. E nell’anno in cui la testata ha festeggiato il traguardo del milione di lettori paganti, con gli abbonamenti digitali oltre il 75% della diffusione totale, ha deciso di affidare la prosecuzione di questo successo proprio alla sua vice.

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Tsuneo Kita, il presidente del gruppo giapponese Nikkei, che possiede il Financial Times dal 2015, dà a Roula Khalaf «tutta la sua fiducia per portare avanti la mission del Financial Times», quella di «assicurare un giornalismo di qualità senza paura e senza compiacenza». E ancora: «La carriera di ventiquattro anni di Roula alFinancial Times, compreso il suo incarico come vicedirettore, ha dimostrato la sua integrità, la sua determinazione e il suo buon senso. Non vediamo l’ora di lavorare a stretto contatto con lei».

Kita ha dichiarato inoltre di essere «fiducioso che Khalaf continuerà la missione del Financial Times ispirando e guidando una squadra di giornalisti talentuosi con cui perseguire la nuova agenda del giornale che copre affari, finanza, economia e notizie dal mondo». Ma non solo, il presidente del gruppo editoriale l’ha voluta perché «era ora di aprire un nuovo capitolo».

E se queste parole arrivano dal Giappone, uno dei Paesi più conservatori e meno femministi che si conosca tra quelli avanzati, non c’è che da felicitarsi.

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Su Twitter risponde la Khalef mostrando di essere «felice» per la nomina, che considera un «privilegio»: «Cercherò di portare avanti gli straordinari risultati di Lionel Barber e sono grata per il suo tutoraggio negli anni».

“Congratulazioni a @khalafroula per essere il prossimo direttore del Financial Times. Una grande giornalista e leader del prossimo capitolo del FT”, fa eco Barber, aggiungendo l’hashtag #Leave.

E davvero non c’è che da congratularsi con una donna che, per spuntarla sugli uomini in una competizione così dura, deve avere certamente dimostrato delle capacità molto al di fuori del comune.

Gianmatteo Ercolino

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