Capire il G7 alla luce dei nuovi eventi internazionali

Da Oggi l’International web Post seguirà i lavori con tre inviati

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“L’11 maggio si apre il G7 a Bari e sono orgoglioso di contribuire a far conoscere questa meravigliosa città ai colleghi che vengono da tutto il mondo”. Con queste parole, Pier Carlo Padoan ha presentato ieri l’evento che radunerà nel capoluogo pugliese i ministri dell’Economia e i governatori delle Banche centrali.

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“Bari è una bellissima città, ma è anche un esempio delle qualità e delle situazioni di eccellenza che si trovano nel Mezzogiorno”. Una perla da mostrare con fierezza, che infatti colpì i componenti della delegazione già durante i sopralluoghi dello scorso settembre, per il livello di decoro urbano, i contenitori culturali e le infrastrutture. Fu il sindaco Antonio Decaro a raccontarlo.

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I lavori prenderanno il via domani. Al centro del dibattito: la crescita inclusiva, la lotta alle disuguaglianze, la cyber-security. Ma alla luce dell’elezione di Macron, almeno tra i rappresentanti europei presenti, qualche parola sarà spesa in favore del rafforzamento dell’Ue, con un occhio attento alla crescita italiana, in un contesto di cooperazione, anche in materia di “tassazione internazionale”.

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Se oggi l’euro-scetticismo è un sentimento ancora radicato, alimentato probabilmente dalla paura e dal disagio sociale, “i risultati elettorali in Francia fanno ben sperare in un miglioramento futuro”, ha detto infatti ieri il Ministro dell’Economia agli studenti del liceo classico “Orazio Flacco”. L’idea del neopresidente francese include – stando a quanto dichiarato in campagna elettorale – un aggiustamento del tiro. Del resto, già da ministro aveva invocato una riforma dell’eurozona, lavorando progettualmente con il vice cancelliere tedesco Sigmar Gabriel, subito dopo la crisi greca. Obiettivo: una strategia macroeconomica efficace, oltre alle regole, che da sole non bastano. “Ci abbiamo provato per tre anni – disse allora – ma non è stato sufficiente. Bisogna riconoscerlo, e pensare a delle nuove strutture”.

cms_6235/padoan.jpgSi guarderà dunque a un’Europa veramente unita politicamente, “più integrata”, che miri coesa alla ristrutturazione del debito. L’enunciato di Padoan non va in una direzione diversa: “L’Europa si trova di fronte all’opportunità di rovesciare una tendenza all’euroscetticismo alimentata da una prolungata fase di disagio sociale e di disoccupazione elevata, soprattutto giovanile. Questa opportunità non può andare sprecata – ha detto ancora agli studenti baresi del Flacco, ponendo l’accento sulla questione occupazionale che attanaglia il paese - Questo richiede di continuare lungo la strada dell’integrazione europea, ma allo stesso tempo richiede di dare a questo progetto un più incisivo connotato di inclusione sociale. Occorre dare nuova priorità alla questione dell’occupazione e alla qualità del capitale umano”. Il governo italiano da tempo aveva lanciato l’idea di un ministro dell’economia europeo.

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A Bari si preparerà altresì il terreno affinché l’anno prossimo, a livello Ocse, si possa iniziare a lavorare concretamente all’attuazione della web tax. In programma, anche se l’argomento non è in agenda summit – un confronto tra Pier Carlo Padoan e il segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin, per affrontare il tema delle spinte protezionistiche dagli USA, e non solo, sul versante commerciale.

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20 le delegazioni attese: oltre ai ministri delle finanze e i governatori dei sette Paesi - Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Canada, Stati Uniti e Giappone - anche il commissario europeo per gli Affari economici e monetari, il presidente dell’Eurogruppo e i vertici di Bce, Fmi, Ocse e Banca Mondiale. Un G7 interessante, incubatore di un nuovo coordinamento delle istituzioni finanziarie internazionali per evitare sovrapposizioni e impiegare al meglio le risorse, in cui possono intravedersi le premesse di una nuova Unione.

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In questa chiave va letto l’evento che sarà seguito accuratamente dai nostri inviati, Umberto De Giosa, Cristina Negro e Roberto Pedron. Un’informazione puntuale per i lettori nazionali ed internazionali dell’International web Post.

(servizio fotografico di Roberto Pedron)

Silvia Girotti

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