Carla Casolari, poetessa
" Ora,forse"

L’International Web Post è lieto di riservare questo nuovo spazio ad una delle forme più nobili della creatività dell’animo umano: la poesia.
Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo la poesia della poetessa Carla Casolari, che arricchisce questa nostra rubrica "Sulle note dell’Anima”", di cui ciascun lettore potrà farsi protagonista inviandocene la propria.
Il nostro Commento
L’autrice ci ospita in un viaggio coraggioso dove la dimensione spazio-temporale delle emozioni trova una possibile destinazione.
Il titolo “Ora, Forse” simboleggia la cerniera evolutiva della espansione poetica creando una affermazione e nello stesso tempo una negazione della stessa, insinuando il dubbio.
Quando ci inoltriamo nella declinazione emotiva della poesia possiamo rintracciare un’eco del titolo nel verso “Amore non trovo pace”. Ognuno di noi, quando sperimenta intensamente i propri sentimenti non può non vivere una dimensione di incertezza ospitata nella sperata certezza.
Struggente e intenso è l’inizio della poesia, come un sipario che si apre su possibili alternative decisionali che ci restituiscono un passato rivisitato e corretto.
“Ora, forse, saprei come fare.”
L’autrice è consapevole che solo dopo aver attraversato tanta vita, diventiamo più saggi a non sprecare i doni ricevuti ed a vivere i giorni come sentieri che conducono alla serenità della notte.
Recuperare la tenerezza della memoria ci permette di avere maggiore slancio nel vivere il nostro quotidiano. Importante e basilare è tentare di superare il guado, la palude che trattiene l’evoluzione della nostra anima.
Carla compie un viaggio attraverso vari stadi della sua percezione e della bellezza, e fa dono di sé nell’offrirsi al lettore nella sua struggente umanità: conosce il valore del rispetto nella relazione amorosa, auspicabile fusione dei complementari.
Soltanto attraverso il riconoscimento dell’altro nella sua totalità è possibile far trionfare l’immenso valore dell’unità, non come negazione delle caratteristiche specifiche dell’altro, ma come sublime comunione di due parti complementari.
Solo così, il duale può raggiungere l’unità salvifica.
Info:“Sulle note dell’anima” -International Web Post - Redazione di Nettuno - Via Santa Marinella 157 – 00048 Nettuno (RM)
Maria Casalanguida - Manuela Fiorini de Rensis
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