Conte:Renzi? Era nell’aria

Di Battista attacca il Pd: non vi fidate - Marcucci: i deliri di Di Battista - Italia Viva, gruppo anche al Senato - No Pd a M5S su sindaco Assisi - Salvini:Duello tv con Renzi?

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Conte: "Renzi? Era nell’aria, sorpreso dai tempi"

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La mossa di Renzi? "Era un po’ nell’aria" ma "mi hanno sorpreso i tempi, l’ho detto francamente a Renzi nella telefonata che mi ha fatto. E’ bene che un presidente incaricato abbia piena contezza". Così il premier Giuseppe Conte, intervistato da Enrico Mentana alla festa di Articolo Uno. "Se avessi saputo che era una decisione concreta, avrei io stesso preteso una interlocuzione diretta con gli esponenti di questo gruppo". "Ci sono tante sinistre? "E’ bellezza, è varietà. Questa è una ricchezza", ha aggiunto poi.
Dai migranti al Conte bis passando per l’Europa, il presidente del Consiglio ha affrontato molti argomenti nella sua intervista.

Lega -"Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto: ’assolutamente no’ perché per me quell’esperienza politica per me era chiusa", rivendica Conte che dice di non aver "più sentito Salvini". Al giornalista che gli domanda se questo sia da considerarsi un bene, il presidente del Consiglio risponde secco: "Salvini ora siede all’opposizione, faccia il suo lavoro che io faccio il mio...". Il mio no alla Lega, sottolinea, vale "all’infinito".

Conte bis - Il cambio di governo "è stato un passaggio molto impegnativo anche dal punto di vista concettuale. Non lo pensavo possibile, non lo avrei mai immaginato. Nel giro di pochi giorni però ho registrato un cambio di atmosfera nel Paese, che mi ha molto sorpreso. La mia sensazione è che il Paese d’un tratto ha cominciato a ragionare in termini diversi. Per me la mia esperienza politica era finita lì, ma poi c’è stato un fuoco concentrico di sollecitazioni", afferma aggiungendo: nel nuovo governo "c’è un ottimo clima di lavoro, ci siamo parlati sin dall’inizio. Abbiamo preso un grande impegno con il Paese, per portarlo avanti non devono esserci personalismi, bisogna mettere da parte l’io e al centro i cittadini. Ciascuno di noi è chiamato a inserirsi in questo progetto. Se si riesce a entrare e a mantenere lo spirito di squadra - e lo pretenderò - potremo fare cose utili per i cittadini".
Asilo nido, giovani e lotta alla fuga dei cervelli, l’occupazione e il contrasto agli incidenti sul lavoro sono le priorità del nuovo governo. "Asili nido, micronidi, per dare a tutti la possibilità, soprattutto alle donne - dice il premier rispondendo alle domande di Enrico Mentana - di partecipare alla vita del paese, intervenendo già nei primi anni di vita per consentire di vivere quest’esperienza in modo più sereno e meno gravoso. Con un occhio al tasso di natalità che ci preoccupa molto. dobbiamo far di tutto per contrastare il calo demografico". Altra priorità, illustrata dal presidente del Consiglio, "i giovani, è una follia lasciarli andare all’estero. Poi ancora il tema del lavoro, lavorare per incrementare anche le riforme già varate. Ad esempio, il rdc: bisogna lavorare sull’aspetto occupazionale, solo così non assumerà un carattere assistenziale" ma consentirà di "recuperare quante più persone possibili oggi emarginate". Infine Conte si sofferma sulla necessità di varare un "piano straordinario contro le morti sul lavoro".
"Io non posso vendere fumo, dire ’questo Paese in qualche mese sarà cambiato’. Il nostro è un progetto riformatore che richiede anni, non mesi", sottolinea Conte.

Ue - "Sono sempre stato convinto della nostra collocazione" internazionale, "siamo in un sistema integrato" ma "ho sempre ragionato su un europeismo non fideistico" perché "questo atteggiamento acritico fa male a Europa", sottolinea il premier.

Di Battista attacca il Pd: "Partito più ipocrita d’Europa, non vi fidate"

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"In uno dei primi interventi che feci in Parlamento dissi: ’il malaffare ha rovinato questo Paese ma è l’ipocrisia che uccide la speranza’. Ecco io reputo il Pd il partito più ipocrita d’Europa. Ed io che ho molti difetti ma non sono ipocrita vi dico che nelle ultime 48 ore è accaduto tutto ciò che temevo sarebbe accaduto. Prima Renzi ha formato i suoi gruppi parlamentari (stando attento, sia chiaro, a lasciare ancora qualche suo ’palo’ nel Pd); poi il Partito Unico Lega-Fi-Pd-Fdi ha salvato l’ennesimo deputato votando contro una richiesta d’arresto da parte dei giudici di Milano dopo aver votato no persino sull’utilizzo di intercettazioni contro di lui". Così Alessandro Di Battista in un post su Facebook, dove avverte: "Non vi fidate".

"Sono sempre stato contrario - prosegue - ad un governo con il Pd. Non è un segreto. Ho sempre reputato il Pd il partito del sistema per eccellenza, quindi il più pericoloso. Il Pd è un partito ’globalista’, liberista, colluso con la grande imprenditoria marcia di questo Paese, responsabile (paradossalmente più della destra che ho sempre ugualmente contrastato) delle misure di macelleria sociale che hanno colpito i lavoratori italiani".

"Sono stati soprattutto gli uomini e le donne del Pd - aggiunge Di Battista - a svendere i gioielli di Stato ai loro amici; loro hanno regalato le autostrade ai Benetton; loro hanno spinto affinché si bombardasse la Libia dando il La alla destabilizzazione della regione e al conseguente aumento dei flussi migratori. Loro, soprattutto loro, hanno impedito che venisse approvata una legge sul conflitto di interessi", dice.

"Non vi fidate del Pd derenzizzato, Renzi ci ha lasciato dentro decine di ’pali’. Non vi fidate - l’avvertimento - dei giornali che per la prima volta vi apparecchiano interviste più morbide. Il loro obiettivo è la ’normalizzazione’ del Movimento (come se aver lottato contro questo sistema fosse anormale). Non vi fidate delle smielate parole di Franceschini. Franceschini vuole fare il presidente della Repubblica e sta già in campagna elettorale parlamentare...", continua Di Battista elencando in otto punti altrettante ragioni per non fidarsi dell’alleato di governo del M5S.

"Non vi fidate - prosegue - delle false aperture del Pd sulla revoca delle concessioni ai Benetton. Salvini non ha voluto togliergli le concessioni per codardia e pavidità, il Pd cercherà di non farlo per contiguità. Non vi fidate dell’Europa (e sia chiaro, io non sono affatto un anti-europeista), in cambio di un po’ di flessibilità in più chiederanno all’Italia le ultime chiavi di casa rimaste. Non vi fidate della Lagarde, chiedete ai disgraziati greci e argentini ciò che ha fatto. Non vi fidate delle notizie che arrivano dal Medio Oriente, al contrario lavorate per la Pace. Ne va dell’interesse del popolo iraniano, saudita e yemenita e di quello di un mucchio di imprese italiane che hanno sempre lavorato bene con Teheran. Non vi fidate dei ’nuovi ambientalisti’. Costoro sono i più sporchi, sono quelli che reputano il rispetto dell’ambiente solo uno spazio politico da occupare o che vorrebbero far pagare la lotta all’inquinamento ai poveracci e non a chi inquina davvero".

E ancora: "Fidatevi di chi soffre, di chi cerca un posto letto in ospedale, di medici e infermieri che lavorano in condizioni disperate, dei pensionati che rovistano, dei ricercatori che fuggono, di chi vuole solo una casa o la possibilità di metter su famiglia, di chi guadagna una miseria o si mette in tasca una miseria per pagare le tasse. Fidatevi di loro, di ciò che dicono, di quel che gridano. Mischiatevi con loro, è la sola ’normalizzazione’ che ci è consentita".

"Io, da fuori, farò le mie battaglie. Lo dico fin da subito. Non voglio destabilizzare nulla e nessuno, voglio solo esprimere le mie idee e sono sempre le stesse...", aggiunge.

Marcucci: "Conte e Di Maio tengano a bada i deliri di Di Battista"

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"Il governo rischia di essere messo sotto scacco dalla furia di Di Battista e dall’area radicale del M5S". Lo afferma il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci, che aggiunge: "Consiglierei al premier Conte e al ministro Di Maio di tenere a bada i deliri di Di Battista, che sembra pronto a fare di tutto per rompere l’attuale maggioranza parlamentare. Chi nei giorni scorsi ha paventato rischi, nella realtà inesistenti, per la formazione del gruppo parlamentare Italia Viva, stia invece attento a quello che succede nel M5S".

Italia Viva, gruppo anche al Senato

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E’ stato costituito un nuovo gruppo al Senato: "Partito Socialista-Italia Viva". Lo annunciano in una nota congiunta il segretario del Psi Enzo Maraio e il presidente, Riccardo Nencini. "In merito alle indiscrezioni stampa degli ultimi giorni – hanno specificato – non è mai stata all’ordine del giorno la confluenza del Psi nel movimento" di Matteo Renzi. Il "Psi manterrà la sua autonomia politica e la propria identità. Il sostegno del Psi al governo giallo-rosso rimane responsabile e leale" hanno proseguito.

"Il gruppo parlamentare avrà un taglio riformista che rafforzerà la nostra azione politica, nell’ottica dell’allargamento del campo del centrosinistra. Continueremo a vigilare affinché i punti inseriti dai socialisti nel programma di governo siano rispettati, a cominciare da lavoro, sanità, infrastrutture".

Insomma, gruppi pronti per Italia Viva. A tempo di record, appena 48 ore. Risolto il nodo del simbolo al Senato, la prossima settimana ci sarà l’insediamento ufficiale dei nuovi gruppi e quindi la scelta dei presidenti. Se ne sta discutendo, spiegano fonti parlamentari di Iv, e al momento l’ipotesi sarebbe quella di Maria Elena Boschi capogruppo alla Camera e - in osservanza al principio di parità di genere negli incarichi, ribadito da Renzi - un uomo a palazzo Madama.

Il nome che circola è quello di Davide Faraone, ex capogruppo Pd in commissione Vigilanza Rai (dove Italia Viva conta anche un altro esponente, Michele Anzaldi). Altro nome possibile è quello di Francesco Bonifazi, fedelissimo di Renzi, ma fonti parlamentari assicurano che non sarà lui il presidente del gruppo a palazzo Madama. Del resto, per Bonifazi si parla già della carica di tesoriere della nuova formazione, ruolo già ricoperto nel Pd con Renzi segretario. E lui? I suoi dicono che il leader di Iv non ci pensa proprio. Intanto, si sta anche iniziando a valutare qualche spazio a Roma per una sede del nuovo partito. "Ma senza fretta, tanto dalla prossima settimana - spiega un parlamentare di Italia Viva - avremo i nostri uffici a Camera e Senato".

No Pd a M5S su sindaco Assisi, serve ’nome davvero unificante’

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Non è un no sulla persona ma un atto di coerenza rispetto al principio che i sindaci devono finire il loro mandato, "principio che abbiamo sempre sostenuto". Il Pd trova una formula ’cortese’ per respingere la proposta, lanciata stamattina dall’umbro M5S Filippo Gallinella, di candidare Stefania Proietti, sindaco di Assisi, alla presidenza della regione. Già nei giorni scorsi, da parte dei dem, l’ipotesi Proietti era già stata valutata come poco percorribile. "Una candidatura troppo debole".

Sicuramente più debole di Andrea Fora, ex-presidente di Confcooperative Umbria, che resta al momento il candidato sostenuto dal Pd a cui, dicono i dem, sarebbe comprensibile chiedere un passo indietro solo in presenza di un nome di altissimo profilo. Come potevano essere quelli di Brunello Cucinelli e Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont e presidente di Terna. Entrambi però hanno declinato. E il tempo stringe. "Da parte nostra nessun ultimatum, ma una decisione va presa", dicono dal Nazareno.

Il Pd affida all’umbra Valeria Cardinale, membro della Direzione, la risposta ai 5 Stelle. "Dobbiamo lavorare senza porre veti, senza avanzare ultimatum, senza proporre candidature che come Pd abbiamo da tempo deciso di non poter prendere in considerazione". Come quella della sindaca di Assisi. "Non è un problema di persone -sottolinea- ma è evidente che i sindaci che guidano le città non possono lasciare le stesse senza guida anni prima della fine del mandato (...) sono certa, in questa regione non mancano personalità sulle quali raggiungere una intesa innovativa".

Salvini: "Duello tv con Renzi? Ipocrita, sfidiamoci al voto"

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"Renzi vuole sfidarmi a duello televisivo. Va bene la sfida, ma sfidiamoci alle elezioni vere. Paura? Caro il mio ipocrita...". Matteo Salvini si esprime così, rivolgendosi a Matteo Renzi, in una diretta Facebook. "Mi fa piacere che Salvini abbia accettato la proposta di confronto lanciata a Porta a Porta. Tra il 15 e il 17 ottobre, su Rai1, finalmente ci confronteremo con l’omonimo. Sarà divertente", ha scritto oggi Renzi nella sua enews.

"Mezzo mondo ci guarda e ride per il governo pagliaccio. Presidente Mattarella, non sarebbe più rispettoso dare il diritto di voto agli italiani. La sovranità appartiene al popolo un po’ sì e un po’ no? Ovunque si vota, in Italia no... Giochini... Gente che va e gente che viene, Renzi entra ed esce. Una senatrice di Forza Italia (Conzatti, ndr) eletta in Trentino con decine di migliaia di voti della Lega... bum, va con Renzi. Senatrice, non si vergogna ad aver rubato i voti di decine di migliaia di trentini?", aggiunge.

Capitolo immigrazione: "Conte ha calato le braghe, ha riaperto i porti. Faremo di tutto per bloccarli. Sindaci e governatori della Lega diranno tutti i no possibili perché si impedisca che tornino ad aprirsi i rubinetti del business dell’immigrazione clandestina", dice ancora.

Redazione

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