Conte: "Firmato il nuovo Dpcm"(Altre News)

Approvato il Family Act - Pmi, indennizzi a fondo perduto direttamente sul conto - Fase 3, e-commerce spingerà mercato, fino a 5,5 mln nuovi clienti - Pari opportunità, Manageritalia: una legge per chiudere il gender pay gap

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Conte: "Firmato il nuovo Dpcm"

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"Ho firmato il Dpcm". Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte in una dichiarazione dopo il Cdm a palazzo Chigi.

"Riprenderanno i centri estivi, anche per l’età da nido ovvero da 0 a 3 anni. Riprendono gli spettacoli con alcune cautele. Restano sospese fino al 14 luglio tutte le attività legate a sale da ballo, discoteche all’aperto o al chiuso che siano, e anche fiere e congressi. Riaprono centri benessere e terme sempre che ci sia compatibilità con l’andamento dell’epidemia", ha detto il premier a proposito del nuovo Dpcm.

Altre novità riguardano gli eventi sportivi. "A decorrere dal 12 giugno -ha spiegato- riprendono gli eventi e le competizioni sportive a porte chiuse, quindi anche la Coppa Italia di calcio, senza la presenza di pubblico nel rispetto dei protocolli che sono stati emanati dalle rispettive federazioni sportive al fine di prevenire occasioni di contagio. Il 25 giugno possono riprendere gli sport di contatto amatoriali se le Regioni ma anche il ministro dello Sport e il ministro della Salute accertino che ricorra la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica".

Approvato il Family Act

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Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge delega sulla famiglia, il cosiddetto Family Act. Il testo, sottolineano fonti di governo, è stato "approvato integralmente".

"Abbiamo approvato il Family act per sostenere la genitorialità, contrastare la denatalità, favorire la crescita dei bambini e giovani e la conciliazione della vita familiare con il lavoro, soprattutto femminile", ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine del Cdm. "Devo a Bonetti e Catalfo - ha sottolineato il premier - l’impegno per portare a compimento questo importante provvedimento".

Ad anticipare con un tweet alcuni pilastri del provvedimento era stato, a Cdm ancora in corso, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri: ’’Assegno universale per tutti i figli, riforma dei congedi parentali, sostegno all’educazione, incentivi per promuovere l’occupazione femminile: tutto questo nel Family Act approvato oggi dal Governo. Un grande investimento sulle famiglie e sul futuro del nostro Paese’’.

"Con questo provvedimento - aveva twittato anche il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo - frutto del lavoro svolto in sinergia con il ministro Elena Bonetti, garantiamo più sostegno alle famiglie e un importante incentivo al lavoro femminile’’.

"E’ un momento storico per il nostro Paese, che finalmente si dota di una riforma integrata per le politiche famigliari. Una riforma ampia, una riforma strutturale che vede nelle famiglie del nostro Paese soggetti capaci di dare prospettiva, futuro alla comunità", le parole della ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, che ha definito il family act "un atto concreto di ripartenza dopo questi mesi difficili". "Credo -ha aggiunto Bonetti- che da questo momento davvero l’Italia possa ripartire e possa dire con orgoglio che sia stata una scelta di speranza e coraggio. E’ stato un lavoro di concerto con tutto il governo e con le forze della maggioranza. Credo sia un tema di trasversalità, non solo della maggioranza, mi aspetto che ci sia davvero il contributo di tutto l’arco parlamentare. E’ una riforma che deve vedere il gioco di squadra di tutti".

Soddisfazione via social anche dal leader di Iv Matteo Renzi: "Il Family Act presentato dalla ministra Elena Bonetti alla Leopolda10 - ha rivendicato - è stato appena approvato. Molto bene. Soldi e diritti per figli e famiglie".

Un’"ottima notizia che va nella giusta direzione di pari opportunità ed equilibrio tra vita professionale e famigliare. Avanti così!", commenta in un Tweet la vice presidente della Camera del M5S, Maria Edera Spadoni che sottolinea due elementi contenuti nel Family Act, il "diritto a congedo parentale di 10 giorni per i neo papà e assegno unico per tutti i figli".

Pmi, indennizzi a fondo perduto direttamente sul conto

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"Con i ristori a fondo perduto, imprenditori, commercianti, artigiani, agricoltori avranno un sostegno in più: un contributo concreto che si ottiene con una semplice procedura dell’Agenzia Entrate direttamente sul conto. Nessuno deve restare indietro". Così in un tweet il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

Sull’argomento anche un post su Facebook del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli: "Da lunedì 15 giugno partiranno gli indennizzi a fondo perduto, una delle misure del Decreto Rilancio pensate per ristorare direttamente parte dei danni che il Covid ha prodotto sulle Pmi del nostro Paese. Si tratta di liquidità immediata a favore di società e imprese individuali con ricavi fino a 5 milioni di euro, che sarà erogata dall’Agenzia delle Entrate".

"Un’altra misura arriverà dunque a regime grazie al lavoro dell’Agenzia delle Entrate, che ringrazio per aver agito velocemente e per aver creato un modulo semplice, già scaricabile da oggi dal sito", spiega.

Fase 3, e-commerce spingerà mercato, fino a 5,5 mln nuovi client

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(Andreana d’Aquino)- Nel pieno dell’emergenza coronavirus, il digitale ha iniziato la sua corsa e questa accelerazione "può diventare una grande opportunità per il mercato italiano anche nell’era post-Covid" visto che, stando alle prime stime sull’e-commerce in lockdown, ad aprile il commercio online ha registrato un aumento del 73% nei retail puri, mentre per i retail tradizionali si stima un incremento record del 92%. Insomma, stando ad un’analisi diffusa da Making Science nel digital coffe "Accelerare le strategie di e-commerce e Dtc nella Nuova Normalità", il digitale spingerà il mercato italiano con stime per l’e-commerce fino a 5,5 milioni di nuovi clienti.

Stando ai dati analizzati dagli esperti di Making Science, sul piano dello shopping online, lo scenario italiano certamente "è stato fortemente impattato dal confinamento, condizione che ha determinato un cambiamento nelle abitudini degli utenti italiani con particolare crescita dell’uso dei mezzi digitali e dei servizi di e-commerce". E la conseguenza è stata la crescita per i retailer, tanto che gli esperti esortano a "puntare ora su nuove strategie".

In particolare, infatti, l’audience digitale è cresciuta durante il periodo dell’emergenza sanitaria tra il 60% e il 118%, stando a dati Audiweb, Nielsen, il 31% degli utenti utilizzerà più frequentemente l’e-commerce, secondo l’Ipsos, e nelle analisi di Emarsys, Good Data e Y-Collective, i rivenditori online puri crescono tra il 30% e il 70% settimanalmente rispetto al periodo gennaio - aprile del 2019, inoltre anche il canale online tradizionale cresce tra l’8% e l’85% settimanalmente rispetto all’anno precedente dall’inizio del lockdown.

Ma nonostante questo quadro, gli esperti di Making Science hanno ricordato che in questo momento il paese presenta, stando a Eurostat 2019, un tasso di penetrazione di internet inferiore alla media europea, 85% vs 90,0% nell’Ue, e di una penetrazione di consumatori digitali del 67,8%, rispetto al 72,6% nell’Ue. "Proprio per questo, la progressiva digitalizzazione in Italia dovuta al Covid19 e tutt’ora in crescita, è una vera opportunità per le aziende e i brand che vogliono massimizzare il business, in particolar modo alcuni settori che, seppur avendo sofferto nei mesi di lockdown, hanno davanti a sé un’occasione per pianificare e implementare strategie di successo" hanno rilevato Carlo Baratti, Head of International Business Development, e Antonio Negro, Head of E-Commerce, nel corso del digital coffe.

Dai dati emersi al webinar, "in generale, il valore dell’acquisto tramite e-commerce negli ultimi 5 anni è raddoppiato, confermando una maggiore fiducia da pare degli utenti verso questo canale, rispetto a quello tradizionale" e "nello specifico, il settore della moda è quello che vanta numeri di crescita più significativi dal punto di vista dell’acquisto online, con sempre maggiore utilizzo del mobile (45% delle operazioni)". Inoltre, il mobile come strumento è sempre più diffuso anche per l’editoria e l’arredamento (42%), computer ed elettronica (41%), food (32%), viaggi (18%), pacchetti assicurativi (9%) definendo un canale sempre più ’on the go’ tra il preferito dagli utenti. Nei mesi dell’emergenza dettata dal nuovo coronavirus, questo andamento si è confermato, dando vita a previsioni di 5 milioni di nuovi utenti e 5,5 milioni di nuovi clienti previsti nei prossimi anni (da 67,8% di oggi a 74,6% entro fine 2024).

Consumatori più consapevoli e penetrazione della rete "sono aspetti cruciali e uno strumento in più sui quale puntare" secondo gli analisti. La crescita esponenziale interessa i retailer in due diverse ed eclatanti misure: se i retailer puri sono cresciuti fino a un +73%i nel mese di aprile rispetto all’anno precedente, i retailer tradizionali hanno visto punte di crescita fino a +92%. Segno evidente, hanno sottolineato gli esperti nel corso del digital coffee, "di una domanda urgente da parte dei consumatori impossibilitati a recarsi nei punti vendita fisici, ma anche un’occasione che ha inevitabilmente attratto nuovi utenti online", insomma "un vero potenziale".

In particolare in Italia la percentuale di conversione da una ricerca o un annuncio ad acquisto è del 0,99%, tasso che ci posiziona attualmente al di sotto della media, ma che dall’altra parte indica un bacino di utenza in possibile crescita. Secondo dati Google la crescita degli annunci Shopping durante il 2019 conferma una propensione sempre più solida all’acquisto online nel Bel Paese. Al di là della situazione straordinaria verificatasi per via dell’emergenza sanitaria i dati riportano infatti una crescita del 60% nell’uso di link pubblicitari specifici per e-commerce.

La riattivazione nei prossimi mesi interessa tutte le industry, in particolare quelle dell’hotellerie, l’automotive, i business locali e il fashion, mercati per i quali i piani d’azione a venire saranno cruciali per una ripresa di successo, come ha affermato Antonio Negro, Head of eCommerce, Making Science. "Considerato il contesto -ha detto Negri- è fondamentale agire tempestivamente effettuando analisi strategiche mirate, che si basino su obiettivi concreti e pianificando campagne aggressive sia B2C sia D2C con una visione di medio-lungo termine al fine di offrire migliori esperienze di consumo e successivamente concentrarsi sulla fase di consolidamento".

Pari opportunità, Manageritalia: una legge per chiudere il gender pay gap

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Una proposta di legge innovativa che ribalta le logiche in gioco proponendo un controllo attivo delle segnalazioni al posto dell’attuale disciplina che prevede blande verifiche passive sulle dichiarazioni dalle aziende. E’ questo l’obiettivo della proposta di legge sul Gender Gap a prima firma del deputato Alessandro Fusacchia (sottoscritta insieme a Lia Quartapelle, Rossella Muroni, Paolo Lattanzio e Erasmo Palazzotto, deputate e deputati iscritti a Movimenta), sostenuta da Manageritalia e dal suo Gruppo Donne Manager. Se ne è parlato ieri sera in un partecipato webinar online dal titolo Attiviamoci per chiudere il (Gender Pay) Gap organizzato da Manageritalia.

"La proposta è finalmente in discussione in Parlamento e prevede che siano valutate le segnalazioni delle dirette interessate o delle Consigliere di parità con indagini campionarie continuative, creando un dialogo costruttivo tra azienda e lavoratrice, per cambiare la cultura del lavoro in Italia. Insieme a questa rivoluzionaria riforma si propongono altre novità come il congedo parentale, lavoro agile, per dare davvero a tutti il diritto al lavoro", spiega una nota di Manageritalia che prosegue: "Il Gender Gap è molto diffuso in tutto il mondo ma in Italia ancora più d’intralcio al definitivo decollo dell’occupazione femminile, perché troppo spesso proprio la minor retribuzione della donna determina scelte familiari che affossano il lavoro femminile e lo sviluppo del Paese".

Dice Alessandro Fusacchia, deputato Gruppo Misto alla Camera: "Con Movimenta stiamo facendo un lavoro molto ampio che riguarda diversi aspetti della parità di genere: dal congedo di paternità agli stereotipi presenti all’interno dei libri di testo scolastici. Questa legge in particolare, che punta a garantire una parità salariale effettiva, e che quindi non rimanga solo su carta, prevede l’utilizzo di dati già in possesso della pubblica amministrazione (non creando quindi ulteriori oneri burocratici) per verificare che non vi siano scostamenti significativi fra i salari erogati a uomini e donne all’interno di un’impresa".

"Nel caso in cui ciò si verificasse, -aggiunge Fusacchia- la consigliera di parità inizia un dialogo con l’azienda, utile a formulare raccomandazioni per risolvere il problema. Si tratta dunque di un accompagnamento, di un percorso di rientro sostenibile, ‘personalizzato’ per l’azienda, fatto con le imprese e non contro le imprese. Per le realtà virtuose è invece previsto un meccanismo premiale, affinché ottengano anche un riconoscimento sociale”.

“Siamo impegnati da sempre – dice Massimo Fiaschi, segretario generale Manageritalia – ad operare, anche attraverso i manager che rappresentiamo, per raggiugere una reale e fattiva inclusività, fatta di più produttività e benessere per persone e aziende. Questo a favore di tutti, in primis delle aziende. Lavoreremo anche e soprattutto con i manager per cambiare davvero e dare alle donne e a tutti quelle possibilità che sono alla base di un decollo del Paese. I manager hanno indubbiamente in questo un ruolo e tanto da fare, ma non è un caso che il lavoro femminile trovi maggiore spazio proprio in alcune aziende più evolute in tutti i sensi, anche per cultura, gestione e presenza manageriale”.

“Il nostro gruppo, nato in Lombardia oltre 23 anni fa e poi sviluppatosi in tutt’Italia – dice Luisa Quarta, coordinatrice Gruppo Donne Manager Manageritalia – è per Manageritalia un avamposto per stimolare i necessari cambiamenti del mondo del lavoro a favore di tutti. Da sempre lavoriamo per promuovere smartworking, lavoro agile, inclusività, diversity, intergenerazionalità e worklifebalance. Progetti e azioni che da anni promuoviamo per fare cultura e cambiare davvero le cose con l’iniziativa Cambia il lavoro con Produttività & Benessere".

"Questo serve alle persone, alle famiglie, alle aziende e al paese oggi per un vero sviluppo culturale, economico e sociale. Nel nostro gruppo abbiamo anche uomini e quello che ci guida da sempre è far prevalere solo e unicamente il merito e le competenze, l’unico modo per dare a tutti le stesse opportunità e al paese una reale possibilità di sviluppo”, conclude Quarta.

“Il pensiero sotteso di questa legge – dice Carolina Pellegrini, consigliera di Parità Regione Lombardia – può certamente contribuire a cambiare il paradigma e fornire anche alle consigliere di parità uno strumento per supportare un vero e proprio salto culturale, più che una caccia alle streghe che non è mai stata nel nostro compito e dna. Tra l’altro, permetterà anche con le eventuali sanzioni di finanziare il fondo che ci sostiene che, in un lavoro come il nostro di quasi volontariato, serve unicamente per poter raggiugere più aziende possibile in questa importante opera di dialogo e crescita per il ruolo della donna nel lavoro e nella società”.

Manageritalia (Federazione nazionale dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato) rappresenta dal 1945 a livello contrattuale i dirigenti del terziario privato e dal 2003 associa anche quadri e professional. Offre ai manager rappresentanza istituzionale e contrattuale, valorizzazione e tutela verso la politica, le istituzioni e la società, servizi per la professione e la famiglia, network professionale e culturale. Promuove e valorizza il ruolo e il contributo del management allo sviluppo economico e sociale. Oggi Manageritalia associa oltre 37.000 manager ed è presente sul territorio nazionale con 13 associazioni e una dedicata agli Executive Professional.

Redazione

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