Controspionaggio: le accuse dell’FBI contro l’esecutivo Xi Jinping

La nuova guerra fredda

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La disputa storica tra le due superpotenze mondiali, Stati Uniti e Cina, ormai estesa ai più svariati ambiti, da quello meramente politico a quello economico, sino ad arrivare al piano elettorale, considerando la strumentalizzazione messa in atto dal presidente Trump, nei confronti dei fallimenti dell’esecutivo Xi Jinping sulla questione coronavirus e dazi, arriva ad inglobare anche il mondo della tecnologia e delle app.

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Risale infatti alla giornata di ieri, la dichiarazione a sfondo accusatorio, del capo dell’FBI, Cristopher Wray, nei confronti della Cina, designata come il paese che costituirebbe la “minaccia più grave” per gli States, nell’ambito del controspionaggio; si consideri che quasi la metà dei 5.000 casi sospetti, analizzati dall’agenzia in tutto il mondo riporterebbero una qualche connessione con la Cina. Sotto i riflettori in particolar modo l’app Tik Tok, il social network ultrapopolare tra le nuove generazioni, con più di 315 download nei primi 3 anni del 2020; app che sarebbe stata catalogata come un vero e proprio rischio per la sicurezza statunitense.

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«Scaricate l’app solo se volete che le vostre informazioni private finiscano nelle mani del Partito Comunista Cinese», afferma Pompeo, il numero uno della diplomazia della squadra dell’esecutivo Trump, appoggiato dal gruppo degli hacker- attivisti di Anonymous, i quali denunciando la pericolosità di Tik Tok, avrebbero etichettato l’app come un «malware controllato dal governo cinese, intento in una colossale operazione di spionaggio di massa». D’altra parte l’amministratore delegato di Tik Tok, Kevin Mayer, paradossalmente di nazionalità statunitense, ha cercato di chiarire la posizione dell’azienda da lui rappresentata e di tranquillizzare l’amministrazione Trump dichiarando : «La nostra priorità più alta è promuovere un’esperienza affidabile e sicura ai nostri utenti», precisando che la società non avrebbe «mai fornito alcun dato al governo cinese».

Federica Scippa

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